Droga nello zaino di scuola e i nomi di due amici legati allo spaccio di stupefacenti scritti sul diario: due minorenni che vivono a Morrovalle sono stati denunciati, con loro anche una 39enne originaria di Parma. Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Osimo hanno messo a segno una perquisizione vicino ad una scuola superiore di Loreto. I militari hanno controllato un macedone di 17 anni, che vive a Morrovalle, e nel suo zaino, nascoste nei libri, hanno trovato 11 dosi di hashish, del peso di 10,95 grammi. Sul diario di scuola il giovane citava due amici, entrambi residente a Morrovalle. I carabinieri hanno così messo a segno una perquisizione nelle abitazioni di un 16enne di Morrovalle e di una 39enne di Parma, anche lei residente a Morrovalle. A casa del 16enne i carabinieri hanno trovato, 1,53 grammi di hashish e un bilancino di precisione, oltre a materiale per la preparazione della droga. A casa della 39enne, A. P., i carabinieri hanno rinvenuto 28,7 grammi di hashish, suddivisa in dosi. La droga è stata sequestrata e i minorenni e la 39enne sono stati tutti denunciati.
(Gian. Gin.)
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In ogni scuola, anche nelle medie inferiori, c’è un’attività di spaccio, o all’interno dell’istituto scolastico oppure nei pressi.
Si spaccia senza pietà anche a ragazzini di 11-12 anni, e si dà loro, per cominciare il viaggio nel tunnel delle sostanze, la cannabis con una concentrazione del principio attivo del 50%, che è devastante, soprattutto per gli adolescenti con il sistema cerebrale ancora in fase di formazione.
E’ ora che tutti i dirigenti scolastici, sinora realmente sensibilizzati al problema solo in parte, escano dalla loro indifferenza, oppure dalla fittizia attenzione, prestata solo occasionalmente, svogliatamente e per dovere d’ufficio.
E’ ora che i dirigenti scolastici coinvolgano i genitori, informino i genitori, aiutino i genitori a capire la pericolosità della situazione nei loro istituti, come sta facendo, ad esempio, la scuola “Dante Alighieri” di Macerata, che ha indetto un incontro con i genitori per il prossimo 5 dicembre.
E’ ora che gli insegnanti siano attenti e vigili al problema, parlino senza reticenze ai ragazzi, e non si lascino andare a frasi sciagurate del tipo: “che sarà mai … lo fanno tutti … lo abbiamo fatto anche noi da giovani e siamo sopravvissuti” (scordandosi che quella cannabis di 30 anni fa aveva una concentrazione del principio attivo del 2 – 3%).
E’ ora che in tutte le scuole si faccia una continua ed articolata attività di prevenzione, in modo che nessuno dei ragazzi, malauguratamente incappato comunque nella droga, possa un giorno dire: “Se a scuola me l’avessero spiegato bene, non ci sarei cascato”.
Come sono cambiati i tempi, a 16 anni ai miei tempi si guardava Postal Market in bagno nelle pagine dell’intimo, o si leccava il francobollo da appiccicare nella busta per spedire una lettera d’amore una fidanzata, o si giocava giù al fiume a raccogliere le ranocchie, si catturavano le lucertole, si rispettava il professore, oggi questi ragazzini cresciuti/crescenti a sms, touch, whats up, e solo col mito del Denaro tutto e subito, e magari rubando i soldi alla nonna, o i gioielli della mamma, per comparsi le sostanze, o per avere l’ultimo modello di telefonino, vedono nello sballo l’unica via della loro crescita. Mi auguro e spero che siano solo la minoranza dei ragazzi attuali, ma stando a quello che si legge e si vede in giro, ne dubito. Scuola e genitori hanno un ruolo importantissimo, nel parlare con questi ragazzi, sempre che professori e genitori ( e consumatori in generale) non minimizzino la cosa solo perchè ai loro tempi le canne se le facevano tutti. Mi dispiace solo che la 39 enne si sia solo presa una pacca sulle spalle… una pena severissima.
Non so, saranno cambiati e tempi e i modi e le tendenze (e oramai io comincio ad essere collocato nella casella del jurassico) ma, da quasi tutti i miei coetanei, la canna era considerata il momento d’eccezione/evasione (festa, capodanno, attesa alba in riva al mare, ecc.) e, soprattutto, ci si teneva alla larga da pasticche, polverine e quant’altro…
Ricordo ancora l’eccezionale ed enorme “notizia” (mai confermata, tra l’altro: calò su tutto un silenzio sepolcrale che nemeno i servizi segreti sarebbero riusciti ad ottenere) che, come un fulmine a ciel sereno, colpì un giorno l’ITC:
Sembra che abbiano trovato una siringa in bagno…. Pare che qualcuno si è fatto d’eroina….. Sembrerebbe che i bagni della sezione X sono stati chusi perchè dentro uno si era bucato…. Un ragazzo si è sentito male perchè si è drogato
Era così spaventosamente unico e straordinario l’accadimento che se ne parlò (sottovoce) per diversi giorni, tanto era una cosa mai sentita/accaduta prima…
Probabilmente oggi (da quel che si legge) una tale “notizia” sarebbe una non-notizia, accolta con una semplice scrollata di spalle, solo un veloce sguardo come a dire “e allora? dove è la novità?”
Vedendo cosa è successo in USA, con il proibizionismo sugli alcoolici (una battaglia persa in partenza!), non credo che questa sia la strada giusta da perseguire.
Per uno spacciatore che arresti ne trovi, al suo posto, 2 e per ogni furgoncino di droga che fermi passano 3 autoarticolati con rimorchio: stai sempre ad inseguire, in una lotta che non potrai mai vincere.
Meglio forse allora regolamentare l’uso, vietando al contempo la guida di autoveicli sotto l’effetto (se sei fatto/ubriaco e causi incidente è un aggravanta; e finisci in galera, per anni, senza passare dal via e senza sconti di pena altri cavilli).
Così facendo inoltre si potrebbe produrre cannabis con principio attivo uguale a quello di 20 o 30 anni fa (3% contro l’attuale 40-50%).
Ed ai giovanissimi (12-13 anni) che si approcciano alla droga direi semplciemente e senza peli sulla lingua: anche se ti fai una canna tra 3 o 4 anni non ti cambia nulla, adesso meglio che pensi alla [email protected], ti diverti di più e sei cento vlte più soddisfatto….
principio attivo 50%? no mi dispiace ma credo si sbagli…mica è cannabis olandese coltivata in serra, al massimo il 50 percento è amoniaca piombo lana di vetro e tutte queste sostanze che vengono usate per farla sembrare migliore, per “sballare” di più o per farla pesare di più, ed è molto ma molto peggio…
Favorevole alla prevenzione. Ma se per prevenzione di intende dare informazioni “scientifiche” sui rischi a breve e lungo termine (peraltro a qualsiasi tipo di studi si faccia riferimento ce ne sono almeno altrettanti che affermano il contrario….) ritengo che questa modalità sia assolutamente insufficiente e nasconda un approccio assolutamente ingenuo e grossolano al tema delle dipendenza patologica.
Tanto per capirci :Sono più di vent’anni che scriviamo sui pacchetti di sigarette “il fumo causa il cancro” ecc , con annesse immagini di polmoni malati, ma mi sembra che si continui comunque a fumare….
Questo è il motivo per cui pensare di sconfiggere la droga dando informazioni scientifiche è come pensare di fermare quelli dell’ISIS con la bandiera della pace……
La prevenzione per come viene realizzata nel nostro territorio deve essere radicalmente ripensata se si vuole che abbia una qualche efficacia.
non penso che fumo di sigarette e sostanze stupefacenti sia la stessa cosa, anche se è vero che il fumo uccide migliaia di persone; prevenzione radicalmente ripensata per me significa continuare a far capire (tramite la scuola o la famiglia) che non ha senso avvicinarsi alle sostanze stupefacenti solo perché lo fanno tutti o perché uno cosi si sente più grande, o per altri motivi. E’ dura ma col dialogo ci si può riuscire. La vera vittoria di un ragazzino è riuscire a superare questi convincimenti stimolanti da parte di altri compagni che gli offrono di provare certe cose. Poi…ognuno libero di procedere per la sua strada. Il fenomeno droga si può sconfiggere basterebbe che la gente non facesse più uso di quelle sostanze e il mercato (fatto da pesci piccoli che da pesci grossi, come tante volte qualcuno dice) crollerebbe nel giro di un mese.
le sigarette sono come le droghe…però ci fa i soldi lo stato invece che la malavita…
comunque mi dispiace finchè parlerete per sentito dire, per quello che leggete sui libri non cambierà mai nulla…non dico che dobbiate provare, ma almeno sapere di cosa parlate…questa fantomatica erba da 50 % se la sognano…e se avreste parlato con qualcuno “del giro” che sia un po’ informato, e non lo spacciatore di 16 anni che lo fa per fare il grande o l’immigrato che lo fa per soldi, magari non scrivevate queste fesserie. Cioè io sono d’accordo a combattere certe cose, ma almeno bisognerebbe prima sapere di cosa si parla. Combattere una cosa usando le menzogne si è sempre fatto ma non è forse ora di finirla?
Caro Matteo con simpatia accolgo la tua ingenuità. Se posso, vorrei darti un consiglio: contatta personalmente Bommarito o l’associazione La Rondinella di Corridonia di cui ho sentito parlare molto bene. Fidati, il mio è un buon consiglio. Lo stesso consiglio vale per tutti i dirigenti scolastici!
Per Matteo Romani
Per quanto riguarda la cannabis con il principio attivo al 50%, che Lei definisce come una fesseria, La invito ad andare sul sito del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga. Oppure, può anche sentire il dott. Gianni Giuli, Responsabile del Dipartimento Dipendenze dell’Asur, Area Vasta 3, e chiedergli se e quanto soggetti segue con problemi di dipendenza da cannabis, e quali caratteristiche abbia questa cannabis.
Caro Matteo e quanti altri la pensano come lui, se non avete seguito il servizio delle Iene di questa sera vi invito a vedere la la replica. Aprite gli occhi! Ne va della vita dei nostri figli!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Stasera un servizio su “Le Iene” parlava proprio di questo.
La concetrazione del principio attivo dell’erba venduta “su strada” arriva anche al 60%, magari mischiata con pesticidi, eroina….
Se più tardi finisce su internet il servizio lo posto
Il video delle Iene
http://www.ultimenotizieflash.com/benessere/2014/11/27/le-iene-i-pericoli-nascosti-nella-marijuana-video/