Paolo Nanni (Stammibene) e Jan Mozzorecchia presentano Condom Cafè e il concerto tributo a Freddie Mercury
di Claudio Ricci
Un preservativo per un caffè. Torna per il quinto anno “Condom Cafè” l’iniziativa sanitaria per sensibilizzare i giovani tra i 18 e i 40 anni sulle malattie sessualmente trasmissibili. Da venerdì prossimo 28 novembre fino la 1 dicembre – giornata mondiale della lotta all’Aids – in 58 bar di 11 comuni della provincia di Macerata i baristi serviranno la bevanda più amata dagli italiani accompagnandola con un profilattico e un vademecum sulle malattie sessualmente trasmissibili. L’operazione ideata dal team di Stammibene è promossa dal Ddp, Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3 e sostenuta dal comune di Macerata, si è estesa negli anni, salendo agli onori della cronaca nazionale e arrivando oggi a toccare 11 centri del territorio. Macerata, Tolentino, San Severino, Treia, Camerino, Matelica, Castelraimondo, Montecassiano, Esanatoglia, Recanati e Porto Recanati le località dove si potrà gustare il caffè approfittando del gentile quanto utile omaggio. «Il dato rilevante – commenta Paolo Nanni di Stammibene – è che sono in continuo aumento le attività che aderiscono all’iniziativa. Rispetto allo scorso anno 6 bar in più hanno accettato la sfida vincendo l’imbarazzo di lanciare un messaggio provocatorio come quello della nostra campagna». Obiettivo dell’iniziativa è associare la quotidianità del caffè al bar con la naturalezza con cui si dovrebbe fare sesso in maniera protetta per evitare patologie trasmissibili, su tutte l’Hiv.
Gianni Giuli, Stefania Monteverde e Massimo Tasso (Glatad). La rete isitituzionale e di associazioni che rende possibile il Condom Cafè
«Anche se in provincia la statistica è oggi ferma alle cifre del 1998 – spiega Gianni Giuli, direttore del Ddp Area Vasta 3 – con un decremento dei casi a partire dal 1987, il virus dell’Hiv rimane comunque un rischio reale. Oggi purtroppo si è abbassata la guardia rispetto al passato. La malattia non è più mortale grazie ai farmaci che bloccano la replicazione virale ma ancora non si è trovata la cura. Ciò comporta, oltre tutto, una spesa sanitaria piuttosto elevata per ogni paziente in cura. Condom Cafè vuole mettere in guardia rispetto a questa patologia e alle numerose altre poco conosciute». Numerosi, a causa dei rapporti non protetti i casi di gonorrea, epatite, sifilide, clamidia e candida. Una buona fetta delle mst non viene poi rilevata perché i pazienti si rivolgono direttamente agli specialisti che non convogliano il dato sulla statistica. Un anno particolare per Condom Cafè che aumenta lo sforzo estendendo il numero dei giorni e organizzando una serata in musica dedicata all’icona del rock Freddie Mercury, stroncato proprio dall’Aids.
Jan Mozzorecchia e la tribute band anconetana dei i King’s Head omaggeranno i Queen e il loro storico leader con un concerto in piazza Vittorio Veneto, giovedì 27 novembre, in collaborazione con l’università di Macerata. «Un’iniziativa per avvicinare anche gli studenti – commenta Barbara Pojaghi, docente Unimc – vogliamo che il messaggio della prevenzione passi in contesti di aggregazione attraverso linguaggi stimolanti e quindi più incisivi». Fondamentale sul territorio oltre al supporto delle associazioni On the Road e Glatad che assisteranno Stammibene durante le giornate di Condom Cafè anche la disponibilità degli esercenti che hanno aderito. «Credo che sia un dovere partecipare – dice Aldo Zeppilli, titolare del Caffè Centrale di Macerata – a maggior ragione se si ha un bar nel cuore di una città capoluogo. Ben vengano altre iniziative del genere per cui siamo sempre disposti a collaborare».
(foto di Lucrezia Benfatto)
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Che Civitanova rimanga fuori da una iniziativa così importante non è giustificabile. Forse che da noi come prevenzione, si pratica l’astensione?
Da tirarglielo in faccia il caffè, se mi venisse servito con un preservativo. Che relazione c’è fra il caffè e l’atto sessuale? Magari perché uno, presa la bustina col cappuccetto, potrebbe andarlo a usare direttamente nel bagno del bar?
E perché non promuovere la stessa “iniziativa”, magari, nelle farmacie: un’antibiotico o una supposta con un preservativo gratis. Uno potrebbe sempre criticarla per la stravaganza, ma certamente si sarebbe in “argomento”
Da farci sopra un sondaggio: questa “iniziativa” è più cretina o più triviale?
Cosa dire oltre che dichiarare di non condividere la scelta degli ambiti e delle situazioni in cui si “pretende” di mandare il “particolare” messaggio? Probabilmente la pubblicità (per i Bar) e “l’apparire” (per le persone) fa mettere da parte non solo il “buon senso”, ma proprio il “buongusto!”.
Se proprio si vuol fare perchè non lo si consegna nelle Mense Universitarie, negli Uffici, nelle Mense aziendali? A nessuno è mai venuto in mente che nei Bar, locali cosidetti “Pubblici”, una tale iniziativa possa “toccare la sensibilità” delle persone? Qual’è il messaggio che si manda agli adolescenti già fin troppo “adescati” da pusher, bulli e bulletti vari…ecc.? Famiglie……meditiamo!
Per me un caffè al preservativo con schizzetto di viagra…
Secondo e terzo commento da far rabbrividire per quanto sono pieni di ipocrisia, bigottismo e chi più ne ha più ne metta.