di Laura Boccanera
Chi questa mattina è andato a farsi visitare presso l’ambulatorio del sindaco medico Tommaso Corvatta ha trovato un adesivo con il viso del primo cittadino e la scritta “Evasore”. Ma lo sticker era stato incollato anche in altri numerosi posti della città, pali della luce in corso Umberto e un po’ ovunque qua e là nelle vie centrali. Una trovata ovviamente non firmata dall’autore che ha scelto l’anonimato per tornare su una vicenda che per mesi ha occupato le cronache locali ovvero l’accatastamento e la relativa rendita catastale (con conseguente versamento Ici e Imu) dell’ambulatorio del sindaco (leggi l’articolo). Il primo cittadino ha più volte risposto sulla vicenda sostenendo di aver perfino pagato di più rispetto a quanto dovuto. Oggi in merito alla mascalzonata non commenta direttamente ma lo fa attraverso Facebook anche se solitamente è restio a parlare tramite i social. Sull’accaduto ha scritto questa riflessione:«Divertente l’adesivo che mi ritrae appellandomi evasore – scrive Corvatta – va indubbiamente a colpire il mio modo di sentire più profondo e ciò a cui tengo. Credo che nel merito tutti coloro che mi conoscono possano testimoniare e ciò mi conforta. Cercando di estraniarmi dall’essere ancora una volta oggetto di violenza, l’adesivo mi suscita l’idea della disperazione di coloro che non riescono a trovare nulla di migliore da addebitare, se non il falso. Duole constatare che una parte della città viva la vita sociale sul nulla, sul nulla speculi e magari nel nulla sia disposta a credere, pur di avversare chi non le aggrada. Il problema è che poi di questo nulla fa proposta, e con questo nulla si pensa di risolvere i problemi della città. Il nichilismo è filosofia ottocentesca e di un altro livello, noi abbiamo bisogno di proposte e del confronto con la realtà». Il post del sindaco ha ricevuto subito numerosi commenti e in tanti hanno espresso solidarietà a Corvatta per l’attacco subito. L’autore dell’adesivo rischia ora una denuncia per diffamazione.
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Giusto.
Non dimentichiamo i fatti. A ‘sta gente non va fatto passare nulla !!!
La disperazione semmai, dato che stiamo parlando comunque di Civitanova e dei civitanovesi, nasce dal nulla, si, ma quello che voi amministratori rappresentate. Il nulla che viene creato dalla mancanza di risposte, da una politica privè fatta in casa e per i soli padroni di casa. Una politica incomprensibile, che non sta con i cittadini.Forse verrà condivisa con amici e colleghi ma non certo con chi non vuole essere amministrato dal nulla. Qui nessuno rifiuta niente o crede che siamo parte del nulla. Civitanova è una città viva, vibrante, attiva che merita ben altri amministratori. Non parlerei proprio di ” nulla “, casomai di vuoto, un vuoto voluto da chi sta in Comune.
solo una parola, VIGLIACCHI!!!!!
Io leggo questo: chi svolge l’attività medica, oltre ad avere un’attività ben remunerata ha innanzitutto più chance di essere eletto, in particolare i medici di base che partono già avvantaggiati con i loro mutuati. La solita italietta del medico, prete e maresciallo… occhio che si candidano i preti … sbaragliano a tutti quanti!!!!!!!
Probabilmente sara’ stato qualche “villano” buontempone,,,,,
Qualche villano buontempone ?????? Chissa’ puo’ essere…………e se fosse invece qualche suo ex paziente al quale non è stata fatta regolare ricevuta fiscale ???????
Perche non sarebbe la prima volta che un medico che ti visita in ambulatorio non ti fa la ricevuta fiscale
Gengis Can è, ultimamente, sempre più confuso ed ermetico, con la sua ( pensa lui ) divertente battuta, credo faccia riferimento a quell’episodio pubblicizzato anche in tv nazionale, delle famose ville che adornano le colline civitanovesi e che pare non fossero in regola con l’ agenzia delle entrate. Praticamente la stessa accusa che viene rivolta a Corvatta. Comunque a distanza di diversi mesi, mi sembra che questa questione non sia stata del tutto chiarita e dato che il sindaco la trova divertente, facciamoci una risata anche noi.
io mi chiedo ancora cho l’ha votato visto che c’è tutto questo malcontento
non sono pochi, quelli di civitanova, che sono convinti che fatture e scontrini siano da fare solo dietro esplicita richiesta del ciente…
Un’altra cosa, il nostro sindaco ultimamente filosofeggia citando Platone, il Nichilismo, per dirci che non abbiamo pensiero e che viviamo nel nulla. Forse il sindaco pensa di offenderci intellettualmente, però se lo deve fare non citi Platone che della politica come ho già detto aveva una visione etica e morale molto diversa da quella che ci tocca, e non citi neanche il Nichilismo che con il discorso che ha fatto non centra niente. Si accontenti di essere un pessimo sindaco. Perché vuole dimostrarsi anche un pessimo filosofo.
E poi usare la filosofia per screditare i civitanovesi?!?! Ma impari a fare il sindaco piuttosto, anche se i suoi trascorsi politici parlano di un caso veramente disperato. Lui offende i civitanovesi, ma la porta di ingresso del suo ambulatorio è diventata quasi una bacheca.” Conosci te stesso”. Poi parla.