E’ tutto pronto, Fabio Gasparri e Daniele Angeletti partiranno domani mattina dall’aeroporto di Roma Fiumicino per raggiungere la missione di North Horr in Kenya. Dopo l’avventura già vissuta a febbraio e il successo della raccolta fondi organizzata in questi mesi (leggi l’articolo), sono pronti per ripartire e portare aiuti a chi è in difficoltà. “Le valigie sono pronte e noi pure – raccontano Fabio e Daniele – abbiamo il volo domani alle 13. Prima di partire vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di raccogliere una buona somma di denaro da portare in missione per aiutare dare il nostro contributo a chi è meno fortunato. I gestori del bar pistello, del ristorante Palace di Macerata, il bar h7 di Casette Verdini e a tutte le attività che hanno fornito gratuitamente i loro prodotti. Staremo in Kenya due mesi e mezzo per dare un aiuto concreto e contribuire a migliorare la condizione di tante persona in difficoltà”.
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Attento alle frappe Danie’
Credo di avere partecipato in gioventù alla raccolta fondi per l’Africa, i lebbrosi, il Sud Sudan. Di mio ho messo… Da giovanissimo sentivo lo slogan “L’Africa agli Africani”. Poi venne lo slogan “Ora dateci con una mano ciò che ci avete rubato con l’altra.” Infine, “mettiamo gli Africani in condizione di fare da soli”…
Tutto ciò è avvenuto. Oggi hanno l’indipendenza dal colonialismo. L’Africa è ricchissima. Con le sue terre potrebbe sfamare il mondo. Invece…
Invece, gli Africani sono incapaci di creare uno Stato, una Nazione che possa tenere il passo con gli altri Stati del pianeta. Rimangono tribali, divisi, in mano a governanti indetti, quasi sempre ladri e all’occorrenza criminali. Lacché delle multinazionali e delle potenze neo-coloniali. E’ razzismo in mio? Sì, è razzismo. Gli Africani rimangono primitivi, selvaggi e sanguinari all’occorrenza. Hanno sporadici m omenti di altruismo, di idealità, di fratellanza. Ma sono eccezioni… Forse tra mille anni ci raggiungeranno, facilitati dal fatto che la nostra civiltà sta decadendo.
Quando ci battevamo per l’indipendenza del Sud Sudan ci trovavamo con guerriglieri male armati e con lance e frecce si opponevano ad un esercito nord sudanese armato dai paesi comunisti e pure dall’Italia. Oggi, a dipendenza avvenuta, dopo l’assassinio del presidente John Garang, due pezzenti di capi guerriglieri stanno facendosi la guerra per appropriarsi delle ricchezze petrolifere del Sud Sudan, al pari di altri despoti africani. Eppure, si scannavano tra tribù pure all’epoca di quando erano poveri in canna. Ho documenti mai tirati fuori prima. Rimangono sempre dei tribali, opportunisti e sanguinari. E ci stiamo riempiendo di Africani in Italia. C’è stato un ministro del precedente governo che proponeva di dare la cittadinanza agli immigrati a patto che facessero il servizio militare. Non sa, il povero tapino, quale mostro di violenza diventa un Africano in divisa ed armato…
Il Kenya ha ormai decenni di indipendenza… Spero solo che gli aiuti vengono dati ai missionari, gli unici che possono garantire che essi vengono spesi per la popolazione. Già le ONG sono al di fuori di questa visione. Figuriamoci gli uffici governativi e le strutture dell’ONU.