Esposto del M5S sul bilancio
Silenzi: “Solo farneticazioni”

CIVITANOVA - Il vicesindaco invita ad affrontare la questione in Consiglio comunale: "Troppo facile sottrarsi alle spiegazioni"

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L’assessore al bilancio Giulio Silenzi

di Laura Boccanera

“Esposto farneticante con affermazioni pretestuose, infondate e indimostrabili”. L’assessore al bilancio Giulio Silenzi commenta il documento inviato ad agosto dal Movimento 5 Stelle a Procura della Repubblica, Procura regionale, Corte dei Conti, ministero Economia e Finanze, presidenza del Consiglio dei Ministri e Prefetto nel quale si evidenziano alcuni aspetti del bilancio di previsione che secondo il movimento sono stati messi in atto con “fini del dolo e della colpa grave”. In particolare si fa riferimento ad alcuni aspetti molto tecnici inerenti il bilancio e il rendiconto finanziario. In sostanza i grillini, su esposto firmato dal consigliere Pier Paolo Pucci, direbbero che il bilancio preventivo 2014 è stato chiuso in pareggio violando i principi del testo unico. “Non è vero – dice Silenzi – il bilancio 2014 rispetta e aderisce ai principi dal momento che non usiamo alienazioni o entrate straordinarie per le spese correnti, ad eccezione degli oneri di urbanizzazione, in parte usati ma come prevede la legge”.
In un altro passaggio si contesta all’ente che l’assestamento sul preventivo del 2013 viola la legge: “ma se il bilancio 2013 è stato approvato a novembre e non abbiamo fatto nessun assestamento”. Infine nell’esposto il Movimento 5 Stelle denuncia che le entrate non potevano essere messe in bilancio fino a che non si ha la certezza di incasso, “invece si può fare – continua l’assessore al Bilancio – se impegnate per investimenti e solo all’effettiva realizzazione dell’entrata”.
Da qui la critica politica al Movimento 5 Stelle: “Si paventa una crisi irreversibile perché secondo loro non ci sarebbe la copertura finanziaria. Il bilancio invece si chiude in pareggio come certificato dal collegio dei revisori dei conti. Si cerca di far apparire una realtà sognata solo nella loro indole distruttiva. Credo che se ne dovrà discutere in Consiglio comunale, è troppo facile fare gli esposti e poi sottrarsi alle cavolate che si dicono. Ci spieghino poi come mai proprio loro che sono i paladini della rete e della trasparenza non hanno dato comunicazione né sulla rete né tramite stampa di questo esposto. E’ un modo torbido di lavorare, vivono solo di una cultura della distruzione e del retro pensiero”.



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