Nella foto inviata dal nostro lettore Adriano Mariani è ritratta tutta la suggestione dell’alba di oggi, domenica 28 settembre. Lo scatto immortala la prospettiva su Macerata, vista da Pollenza. La fresca aurora di primo autunno è perfettamente restituita nell’immagine colta da Mariani. A conferire magia al paesaggio la leggera coltre di nebbia, che spesso in questi giorni vela colline e borghi nelle prime ore del mattino, regalando allo spettatore, o come in questo caso all’attento fotografo, un’immagine indimenticabile.
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Un proprietario terriero, qualche tempo fa e a seguito di una domanda che gli posi su cosa coltivasse in prevalenza, mi rispose: “girasoli ed erba medica soprattutto, poi orzo e grano, pannelli fotovoltaici, un po’ di ulivi ed un ripetitore”.
Questa bella foto è l’esatta realtà che viviamo in questo tempo……
I pannelli solari sulla sinistra conferiscono una magia magica
Mah perché i pannelli fotovoltaici vi creano così tanti problemi ???
I pannelli fotovoltaici non creano problemi, non inquinano, non fanno rumore, non emettono gas nocivi o puzzolenti e, soprattutto, creano energia pulita! Hanno solo un piccolo difetto: che a guardarli, appoggiati come un ufo tra le nostre colline, fanno schifo e, a mio modo di vedere, rovinano il paesaggio. Molte volte mi sono trovato a guardare tra le nostre vallate e, ad un certo punto, dover voltare lo sguardo perché quasi accecato dal riflesso innaturale che proveniva da un campo. Forse fra qualche secolo saranno parte integrante del paesaggio ma non saranno mai “frutto della terra” come un uliveto, un campo coltivato con il grano, un campo di girasoli. Il nostro paesaggio rurale è una cosa unica, importante e va tutelato; non dico che i pannelli fotovoltaici vadano eliminati ma posti in luoghi o istallazioni già esistenti consoni e non “sbracati” tra un campo di girasoli ed uno di vigne. Che tra una pala eolica ed un pannello solare stiamo modificando in peggio, sempre a mio parere, un paesaggio così equilibrato tra uomo e natura conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo (fino ad oggi).
Per i pannelli fotovoltaici a terra (che rendevano di più, prima, con le varie agevolazioni che coltivare) si sarebbe potuto mettere un SEMPLICISSIMO freno: sui tetti dei capannoni, sui balconi, sulle civili abitazioni, sulle pensiline, ecc. SI….Ma NON a terra, a rubare spazio all’agricoltura.
Una leggina semplice e stupida naqzionale/regionale.
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Ma siccome prima era un business ecco che interi ettari sono “coltivati” (spesso dagli amici degli degli amici amici dei politici, un pò come poi è avvenuto per il biogas speculativo) a pannelli.
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E non sono poi così sicuro che, anni ed anni di pannelli, poi non impoveriscano il terreno: di sicuro non drenano in caso di smottamenti…
Io personalmente non ce l’ho con i pannelli fotovoltaici (ce l’ho con la gestione che è stata fatta delle autorizzazioni e delle contribuzioni scellerate).
Stavo solo rimarcando il fatto che, oggi, sono parte integrante del paesaggio e una foto artistica li può immortalare, senza per questo diventare….. “meno artistica”.
Anzi, visto che tra poco più di una decina di anni, molti verranno smantellati, essi sono oggi lo specchio dei nostri tempi, tempi brevissimi (vent’anni in tutto sono un’inezia), tempi che però, il contadino di turno, può sintetizzare con la propria naturalezza e spontaneità, come adatti alla loro “coltivazione”. Tutto qui.