di Marco Cencioni
Gravissimo incidente sull’autostrada A1, muore un sacerdote agostiniano di origine tolentinate. Padre Domenico Raponi, 78 anni, si è spento ieri pomeriggio in seguito al tremendo impatto fra la Fiat Bravo su cui viaggiava come passeggero (guidata da padre Pasquale Cormio, 41 anni originario di Trani, vice priore sino a due anni fa a Tolentino) e un furgone con a bordo alcuni turisti francesi. Stavano proprio tornando a Tolentino i due religiosi quando è avvenuto l’incidente. Padre Domenico, a sei anni dall’ultima visita, veniva a trovare la sua famiglia, il fratello Giuseppe e la sorella Lina. Per più di quarant’anni era stato un missionario sulle Ande del Perù, nella regione di Apurimac. Padre Pasquale Cormio, invece, avrebbe dovuto partecipare, con un intervento introduttivo, ad un convegno di studi sulla ceramica che si è svolto oggi pomeriggio al convento di San Nicola degli Eremitani di Sant’Agostino. Era stato a Tolentino per 4 anni, dove aveva vissuto il periodo della formazione prima del noviziato, per poi diventare sacrista e vice priore. E’ uno dei quattro consiglieri provinciali della provincia Agostiniana d’Italia, responsabile della cultura per la provincia e attualmente vive a Roma, nella casa provinciale Sant’Agostino in Campo Marzio. Padre Cormio è rimasto gravemente ferito e si trova ricoverato in prognosi riservata. L’incidente è avvenuto all’altezza dell’uscita di Magliano Sabina, sulla corsia nord di marcia dell’A1. Dai rilievi condotti dalla polizia stradale sembrerebbe che il furgone con a bordo alcuni turisti francesi abbia invaso la corsia opposta in un tratto a doppio senso di circolazione, in quanto chiusa la corsia sud per dei lavori alla sede stradale. L’impatto è avvenuto frontalmente e per il sacerdote tolentinate non c’è stato niente da fare. La salma di Padre Domenico Raponi si trova attualmente all’obitorio dell’ospedale di Rieti. I funerali si svolgeranno a Tolentino, con ogni probabilità all’inizio della prossima settimana.
(fonte rietinvetrina.it)
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la rete autostradale delle Marche è un’indecenza,uno squallido esempio di ritardi ed inefficenza.. inutile fare campagne di promozione turistica..premi… quando sono 5 anni che è tutto un cantiere!!
decine di chilometri e chilometri…. e chilometri… di transenne deviazioni,gincane,asfalto malmesso,camion e chi più ne ha più ne metta (che poi mi chiedo,non potevano chiuderne un tratto alla volta..?)
che sia rimasta l’unica fonte di reddito certo per le mazzette della politica?.Chiamare l’esercito per supervisionare i lavori?non prendiamoci tanto per culo su questa atavica lentezza…. e la gente ci lascia le penne!tutti sulla vostra coscienza a patto che certi politici ne abbiano una dietro quella facciaccia tosta..
Sig.ra Pantanetti, l’incidente di cui si parla nell’articolo è avvenuto sull’A1 all’altezza di Magliano Sabina… Cosa c’entrano le Marche?
Poi sul tratto marchigiano dell’A14 le posso anche dar ragione… Ma piano pure a lamentarsi sempre… Dove sono state completate le 3 corsie si viaggia più che bene… Poi certo ci sono sempre i fenomeni che devono sempre stare sulla sinistra considerando una vergogna il viaggiare sulla corsia di destra… Ma questo coi politici c’entra ben poco…
i problemi della rete autostradale delle marche sono trasversali poichè interessano tutte le province e non centra il colore politico che tra l’altro a mio parere è solo una formalità…
naturalmente mi riferisco a dove c’è il cantiere ,ci mancherebbe che dove hanno terminato non si viaggiasse bene ,sarebbe un paradosso.. mi auguro che ci siano dei controlli e che non diventi un’altra salerno reggio calabria,un’incompiuta che la cronaca ci descrive continuamente come un pozzo senza fondo..
La mia veemenza nei commenti è riferita a problematiche reali,dettati dal buon senso,anche se non si può migliorare o risolvere niente.
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