Punto da un insetto mentre stava tagliando il prato, va in choc anafilattico e rischia di morire: un assicuratore di 52 anni è vivo per miracolo “grazie ai medici che mi hanno salvato”.
E’ lo scorso sabato mattina, una giornata di sole ideale per fare qualche lavoro in giardino. E così nella tarda mattinata in contrada Fontangela di Pollenza, dove abita, C. P., assicuratore pollentino, che lavora a Macerata, decide di tagliare l’erba in giardino. Alle 12,50 però viene punto in testa da un insetto. “Altre volte mi era accaduto, ma non mi era mai successo nulla – racconta l’assicuratore –, entro in casa, ero solo (vive con il figlio, che in quel momento non c’è, ndr) e metto sulla puntura lo stick con ammoniaca”. Però non serve, qualcosa non va “pulsazioni elevate, sudore, respiro corto, mi rendo conto che devo fare velocemente” continua il 52enne. Prende il cellulare e alle 13,12 chiama il suo medico di base, “Luigi Rosini, che è ad un congresso ma mi risponde subito. Capisce la gravità, mi fa ripetere l’indirizzo e dice che chiama lui il 118, ha anche l’intuizione di chiamare la guardia medica che è sopra la mia abitazione. Il medico, dottor Luchetti, arriva subito” racconta l’assicuratore. Il tempo di fare la telefonata al medico di base e, passati due minuti, C. P. perde coscienza. La guardia medica arriva a casa dell’assicuratore, lo trova in choc anafilattico. Gli fa una puntura di adrenalina. Poi arriva il 118 che carica l’uomo e lo trasporta all’ospedale di Macerata. Sul posto arrivano anche i vigili del fuoco “tutti sono stati bravissimi” dice l’assicuratore. Al pronto soccorso di Macerata il 52enne si risveglia, “erano le 14,45, mi sono ritrovato in un ambiente efficiente, pulito. Si sono prese cura di me delle persone competenti e gentili – dice l’assicuratore –. Alla fine la dottoressa Angela Di Fabio, che mi ha praticato tutta la profilassi, mi ha detto: ‘le è capitata una cosa grave, ora è qui insieme ai suoi cari, poteva morire’. Sì, potevo morire e non è successo per una serie di coincidenze, per una filiera di persone che hanno fatto il proprio dovere, che lo fanno in silenzio e con abnegazione. Voglio ringraziarle tutte sperando di rintracciare i nomi anche tramite questo giornale”. Tra le persone che lo hanno curato c’è una infermiera “riccia, di cui vorrei ritrovare il nome per ringraziarla personalmente per il modo con cui si è presa cura di me”.
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bravi. complimenti. bravi veramente.
bravo il medico curante, la guardia medica. bravi tutti.
queste notizie sono sempre le migliori.
Di questa ITALIA abbiamo bisogno. Non degli squilli dei tromboni inconcludenti.
Questo articolo capita a puntino, voglio confermare che il personale del 118 è straordinario e altamente qualificato ma quando arrivi al pronto soccorso non con l’ ambulanza e ti danno un codice giallo ti conviene portarti anche il sacco a pelo o ritornare, è scandaloso l’ho visto con i miei occhi pochi giorni fa, ci vuole personale più giovane e professionalmente qualificato non solamente due operatori in camice giallo e un infermiere in camice verde da solo che non arriva per tutti e non ho visto dottori, entrato ore 18,30 uscita ore 1,30, una ragazza con un piccolo taglio alla mano diceva che era entrata alle 14,30 ed è uscita con 3 punti alle 23,15 non è un fatto di tagli alla sanità ma di mancanza di personale qualificato, una volta c’erano direttori sanitari che ti giravano anche di notte per controllare il personale infermieristico e qualcuno l’ho può confermare.
da RICORDARE l’Assicuratore in questione (probabilmente assicurato con polizza infortunio/malattia quasi sicuramente) Chiama il suo medico personale, il 118 e la guardia medica e non il numero verde della struttura sanitaria della sua compagnia assicurativa….!!!!
Ricordiamoci che abbiamo una struttura SANITARIA PUBBLICA PREZIOSA PIU DELL’ORO, piena di buchi da chiudere…ma di per sè PREZIOSA E DA MANTENERE. Non è privatizzandola che la si migliora, ma chiudendo i buchi, con la collaborazione ed il massimo impegno di chi ci lavora in primo piano…gRAZIE
stento a capire i 2 pollici giù di due persone che non ci danno l’onore di presentarsi. forse son quelli dei selfie con il volto tumefatto o dei selfie con le secchiate di acqua per la sla o quelli per la pace nel mondo turbati nella loro vita VIRTUALE, non appena vedono che una vita REALE è stata salvata da 2-3-4-5 persone REALI?
Pantos, cos’è la vita senza un paio di imbecilli?
e pure vigliacchi