Nel giro di un’ora investiti due caprioli: nulla di grave per gli automobilisti ma entrambe le bestiole sono morte a causa delle ferite riportante. Il primo incidente è avvenuto alle 20,30 lungo la superstrada, all’altezza dell’uscita della frazione di Sforzacosta di Macerata. E’ lì che un automobilista si è trovato un capriolo in mezzo alla strada e non è riuscito ad evitarlo. Sul posto, per i rilievi dell’incidente, è intervenuta la pattuglia della stradale di Camerino. Il cui intervento è stato richiesto anche circa un’ora più tardi: questa volta a Colbuccaro di Corridonia. Dove a due chilometri dal guado, lungo la provinciale, è stato investito un secondo cerbiatto. In entrambi i casi gli animali sono morti a causa delle ferite dovute all’impatto con le vetture. Incolumi invece i conducenti delle auto.
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non si possono mettere sbarramenti soprattutto sulla superstrada?
🙁
Ma in superstrada non c’e ‘ il divieto di transito ad animali selvatici
Forse stavano scappando per la paura dei fucili dei cacciatori ?
Visto che in questi giorni ci sono venti di guerra con l’apertura della caccia .
Ho letto che fanno salti alti 2 metri di altezza e 7/8 di lunghezza!!! In superstrada si potrebbe anche mettere…ma nelle altre strade? Mi dispiace per l’animale… ma mi dispiace di più per l’uomo e per i danni che può causare un incidente di quel tipo!
I due caprioli sono morti, peccato!
Considerate anche che degli autisti si sono trovati d’avanti inconsapevolmente questi animali che hanno causato loro dei danni.
e noi paghiamo…
40 anni di patente mai ucciso un animale sulla strada , addirittura un grosso rospo che attraversava inconsciamente non sulle strisce pedonali mi fermai lo presi con le mani e riposto al sicuro , itaglianiiii
popolo cacciatore. e frenate qualche volta che i riflessi sono innati.
Non credo che sia una questione di riflessi, dato che la maggior parte degli investimenti di animali capita quando l’animale sbuca improvvisamente dal lato della strada e lo si investe senza nemmeno rendersi conto di quello che è successo… linko un video che, secondo me, rende bene l’idea https://www.youtube.com/watch?v=n4UxVVI3A28
mi rallegro che abbia salvato il rospo ma credo che questo abbia uno scatto un tantino più lento di un capriolo…!
Ma lo volete capire o no che ne sono troppi. Autorizzate abbattimenti selettivi efficaci anzichè aspettare che vengano abbattuti dalle automobili con le conseguenti spese dei danni provocati.
Anche qui occorre aspettare che ci vada di mezzo la vita di qualche essere umano???
Gio bruno non ha capito , che se guidi qualsiasi veicolo l’occhio umano percepisce qualsiasi movimento dal video si vede sbucare sulla sinistra a 0.26 il cervo in velocità una frenata salva la vita il cervo colpisce a 0.29 e 0.03 sono decimi che fanno la differenza , istiti bestiali.
I ricci sono i più colpiti eppure non corrono , ma i gatti capita eppure se sei sveglio si evita.
Teresa Punzo, solo due/tre cose:
Lei ha 40 anni di patente sulle spalle, ma se avesse percorso 100.000 km in tutto, la percentuale di possibilità di incontrare un animale vagante, sarebbe molto bassa. Se poi lei usa l’auto, prevalentemente di giorno, si ridurrebbe ulteriormente.
I riflessi pronti possono anche salvare l’animale, ma portano il conducente a compiere manovre che possono fare invadere la corsia opposta o il margine destro; forse l’animale si salva……. l’animale.
Alla Sig.ra Punzo a me ha attraversato un cinghale di notte mentre ero in moto alla velocità di circa 70 orari lungo la SS16 sbucato da un campo di girasoli alto 1 metro e mezzo. I riflessi servono a ben poco la mia è stata solo fortuna. Risultato io sono caduto per fortuna l’ho preso di striscio e sono caduto in mezzo al campo dei girasoli. Io la sto qui a raccontare, moto distrutta e cinghiale che non si muoveva. Ho fatto tutto le denunce del caso alla Regione Marche, Parco del Conero, Forestale ecc… e mi sono ritrovato con un pugno di….. mosche. Questi animali sono pericolosi non solo per le auto ma soprattutto per i due ruote e se non vengono abbattuti regolarmente si riproducono a dismisura…. Quindi ben vengano gli abbattimenti controllati.
Lei guarda l’immagine rallentata (e comunque sono secondi e non decimi)….
in tempo reale il cervo sbuca e colpisce tra gli 0.11 e 0.12 ovvero in meno di un sec che è il tempo di reazione medio per un essere umano (fonte Polizia di Stato: http://www.poliziadistato.it/poliziamoderna/articolo.php?cod_art=1156).
Quindi se questi animali attraversano a meno di un sec l’impatto è inevitabile, se si ha poco tempo di reazione si rischia la propria ed altrui incolumità con sterzate improvvise (come giustamente dice Furio).
E’ fisica…
Sfortunatamente è un problema tipico delle zone ricche faunisticamente, come avviene per le alci in Lapponia, al quale non si sono ancora trovate soluzioni efficaci.