Claudio Moffa querela il Pd di Potenza Picena

Dopo le accuse di “negazionismo” ed “antisemitismo” il docente dell'università di Teramo, invitato ad un convegno dal sindaco Francesco Acquaroli, annuncia le vie legali

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Claudio Moffa

Claudio Moffa

“Leggo il comunicato del Pd locale, seguirà mia querela ai sensi del art. 595 del codice penale, e in caso di lungaggini del procedimento, ricorso per danni civili contro i responsabili.” E’ quanto scrive in una nota il prof. Claudio Moffa, in risposta alla lettera aperta a firma del segretario del Partito Democratico di Potenza Picena, Enrico Garofolo (leggi l’articolo) . Il Pd aveva sollecitato il sindaco Acquaroli a ritirare l’invito a partecipare come relatore agli incontri dibattito promossi dall’amministrazione comunale allo stesso prof. Moffa, accusato di “negazionismo” ed “antisemitismo”. In difesa di Moffa è intervenuto oggi lo stesso sindaco Acquaroli che rivendica l’altissimo livello intellettuale della manifestazione  (leggi l’articolo)Nella lettera si fa riferimento ad un episodio verificatosi durante una sua lezione all’Università di Teramo, riportato da alcuni media nazionali e finito con l’assoluzione del docente universitario e con un risarcimento dei danni patiti a causa del reato di diffamazione a mezzo stampa. “La differenza tra gli estensori del comunicato, e i magistrati – aggiunge Moffa – è che i primi avrebbero letto Repubblica (e pare che abbiano una memoria eccezionale visto che la mia lezione risale al settembre 2010), mentre i secondi hanno vagliato con l’attenzione dovuta il video e la trascrizione della mia conferenza di allora, spendendo parole non solo di assoluzione ma anche di elogio della mia professionalità”. Il prof Moffa allega anche una serie di documenti tra cui la relazione del Giudice per le indagini preliminari presso la Procura della Repubblica di Pescara che conclude: “Dalla lettura degli atti risulta certamente che la lezione del prof. Moffa non contiene alcuna affermazione lesiva della memoria delle vittime dell’Olocausto, alcuna legittima opzione ideologica, limitandosi a sottolineare agli studenti di un corso di storia l’importanza di un approccio critico a qualsiasi argomento, per “caldo” che possa essere, anzi rappresentando che tanto più “sensibile” risulta un tema storico, tanto maggiore è il pericolo che il “fatto” possa essere strumentalizzato… la lezione tenuta dal prof. Moffa appare pregevole e metodologicamente ineccepibile”.



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