Gli importi inseriti nella nuova voce “deposito cauzionale”, inseriti nella bolletta dell’acqua (della società Atac) relativa all’ultimo periodo, si riferiscono alle somme che l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha stabilito debbano essere versate da tutti gli utenti.
I singoli importi inseriti in bolletta sono modulati in funzione del consumo storico, della tipologia di utenza e commisurati a tre mensilità del predetto consumo annuo.
“In mancanza del dato sui consumi storici, il deposito sarà stimato e calcolato secondo una apposita tabella consultabile sul sito aziendale – spiega Francesco Mantella, presidente dell’Atac civitanovese – . Le somme che dovranno essere versate con la bolletta saranno poi restituite all’utente in caso di revoca dell’utenza tramite riaccredito nella fattura di chiusura. Il deposito non dovrà essere pagato se l’utente si avvale già del pagamento tramite domiciliazione bancaria o postale. In caso di una nuova attivazione della domiciliazione della bolletta le somme versate per il deposito saranno restituite dall’Atac all’utente non appena perverrà la comunicazione relativa all’avvenuta attivazione”.
Per ogni necessità informativa l’utente potrà rivolgersi agli sportelli aziendali di via Cecchetti.
(Cla. Ro.)
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TENETEVELE SE BELLE NOVITA’
non ho capito bene, questo è per incentivare-obbligare il pagamento attraverso la domiciliazione bancaria?
Se siamo arrivati a cominciare a non pagare le bollette dell’acqua siamo a buon punto!
che fantasia hanno i nostri imprenditori altro che corsi di Marketing!
Ecco che i malevoli esempi in campo nazionale di enti preposti al servizio idrico per spolpare gli utenti hanno attecchito anche nelle Marche, anche in Toscana dove abitualmente vivo nella città di Arezzo la Società Nuove Acque , si appresta a far pagare questa odiosa tassa, anche a quegli utenti che sono in regola con i pagamenti, ma che non hanno la domiciliazione bancaria, mentre la politica si trincera dietro un assordante silenzio.
Le precisazioni a mezzo stampa del presidente dell’ATAC Francesco Mantella, in merito al versamento del deposito cauzionale richiesto nella fattura inviata ai cittadini che usufruiscono del servizio idrico, cercano di giustificare in maniera impropria e approssimativa il comportamento anomalo dell’azienda, da lui stesso presieduta, nonostante i dubbi non ancora chiariti, circa la sua compatibilità. Le colpe stranamente sono sempre degli altri e in questo caso dell’Autorità Garante Nazionale.
Volutamente dimentica che tale provvedimento rappresenta un atto d’indirizzo, di conseguenza una deliberazione non immediatamente applicabile perché non si è provveduto all’aggiornamento della Carta e del Regolamento dei Servizi, e che necessita l’adozione di una specifica delibera con la determinazione dell’Organo Amministrativo.
Lo stesso provvedimento dell’Autorità Garante, per i contratti in essere all’entrata in vigore dei provvedimenti concernenti i depositi cauzionali, dispone che “gli esercenti devono comunicare con adeguate modalità a tutti gli utenti le forme di garanzia previste” e qualora decidessero l’applicazione del deposito, lo stesso deve essere spalmato su almeno quattro bollette, ovvero non può essere chiesto più del 25% per volta dell’importo totale. Nel caso specifico quali sono stati gli atti informativi messi in essere dal Servizio Idrico Integrato ATAC? Purtroppo la maggior parte dei cittadini sono venuti a conoscenza di tale situazione soltanto al ricevimento della bolletta e in molti casi hanno già pagato nonostante non siano state rispettate tutte le procedure previste. Solo oggi abbiamo appreso dalla stampa che la domiciliazione bancaria o postale è considerata una valida forma di garanzia sostitutiva del deposito cauzionale, anche se non sono mancate bollette con deposito, anche a chi paga attraverso la domiciliazione, quindi oltre il danno la beffa!
Tale deprecabile comportamento rappresenta un nuovo atto vessatorio da parte di un’amministrazione di sinistra arrogante, che soltanto a parole chiede il confronto con la cittadinanza, che non riconosce la propria superficialità gestionale, rigettando continuamente le proprie colpe.
@fabrizio ciarapica
stai dicendo che quello che fanno pagare è improprio e quindi non si dovrebbe pagare??????