di Ugo Bellesi
Gli chef di tre noti ristoranti della provincia di Macerata (Maria Rosa Tarantini del “Galileo” di Civitanova, Giovanni Bartolini de “La Luma” e Rosaria Morganti del “Due Cigni”, entrambi di Montecosaro) si sono impegnati, in questo primo scorcio di estate, nella realizzazione di altrettanti “laboratori gastronomici” per la creazione di piatti di pesce e di carne con l’inserimento della pesca Saturnia come ingrediente integrante delle ricette pescelte. La pesca Saturnia come è noto è un prodotto di eccellenza delle Marche che da oltre 30 anni ha trovato a Montecosaro e a Montegranaro il terreno e il clima ideale per esaltare tutte le sue grandi potenzialità organolettiche. Tutti e tre gli chef si sono dimostrati all’altezza di affrontare la sfida cui li aveva chiamati Marco Eleuteri “ambasciatore” della pesca Saturnia in tutta Italia, ed hanno preparato dei piatti eccezionali che sono stati poi valutati da commensali assai competenti.
Nel ristorante “Galileo” sono stati giudicati eccezionali due piatti in particolare: gli “scampi crudi su carpaccio di pesca Saturnia profumato al lime” e il “filetto di rana pescatrice arrostito con fois gras e pesche Saturnia macerate al vino passito”, seguiti da un ottimo “tonno cotto a bassa temperatura con brunoise di pesca Saturnia e fiori di capperi”. Il ristorante “la Luma”, dove i giurati erano costituiti dagli accademici della Delegazione di Macerata dell’Accademia italiana della cucina, ha ottenuto il massimo punteggio con uno degli antipasti e cioè la “terrina di coniglio allo specchio, in insalatina, pesca Saturnia e agretto maceratese”, con il secondo “petto di quaglia stufata, cipolla, pesca Saturnia e visciole spiritose” e il dolce “pesca Saturnia al latte di mandorle, acquavite nobile di pesca Saturnia Passion Fatal”. Notevole anche il primo costituito da “ravioli con cuore di burrata pista di mortadella e pesca Saturnia”.
Uliassi con pesca Saturnia
Nel ristorante “Due Cigni” molto apprezzati gli antipasti, ma sono risultati eccezionali soprattutto la “zuppetta di cozze e pesca Saturnia al timo limonato con pane di pesca Saturnia” e la “lasagnetta aperta di farina di Saragolla dei monti Sibillini stratificata con l’azzurro, le sfoglie di melanzane e pesca Saturnia”, oltre al secondo “effetto d’oca alla doppia marinatura nella pesca Saturnia, speziata con datterini confit al sentore di fumo”. Nella preparazione di piatti alla pesca Saturnia è stato impegnato in via del tutto eccezionale anche il pluristellato Max Alajmo nel celebre ristorante “Le Calandre” a Rubano di Padova. Una ristretta cerchia di commensali ha giudicato tutte le sue preparazioni veramente eccellenti partendo dal “maxpacho” e proseguendo con il “carpaccio di gamberi rossi al mandarino e acqua di pistacchi con insalata di pesca Saturnia e melone”, “risotto alla rosa damascata, pesca Saturnia e zenzero”, “costolette di agnello al timo con pesche Saturnia arrostite”; “macedonia Bellini con sorbetto di litchi” e “pesca Saturnia all’olio con sorbetto di basilico e menta, pane alle mandorle e salsa di yogurt”.
Riuscitissima anche la serata che ha visto il grande Mauro Uliassi esibirsi al ristorante “La Luma” di Montecosaro con un menù che vedeva alternarsi piatti storici del ristorante di Senigallia con piatti dedicati alla pesca Saturnia: gambero rosso pesca Saturnia cetrioli e indivia; tonno rosso alla puttanesca; triglia croccante, pesca Saturnia e pomodoro verde in osmosi di lemon grass; albanella di molluschi e crostacei; cappelletti di zia Elena, burro e foglia di pesca Saturnia; rana pescatrice in porchetta; gelato di pesca Saturnia, infuso di foglie di pesco e meringa.
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