Da oggi San Marone si affaccia sul porto. È stata inaugurata questo pomeriggio la targa in omaggio al patrono della città, un segnavento posto all’estremità del molo nord. A terra campeggia l’iscrizione che reca in sè un vecchio adagio popolare: “che tte sa li milanesi!”. “Ma non se la prendano i milanesi veri – dice Primo Recchioni membro dell’Accademia Primo dialetto che ha promosso l’installazione – con milanesi si intende tutti coloro che non sono di Civitanova e che non sanno cosa si perdono alla vista del mare”. Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco Tommaso Corvatta, gli assessori Francesco Peroni e Cristiana Cecchetti, oltre a Ena Giuggioloni presidente dell’accademia e esponenti della Capitaneria di porto e numerosi sponsor dell’iniziativa. “Sono tanti i civitanovesi che amano il porto – ha detto il sindaco Tommaso Corvatta – il porto rappresenta la vita che cambia ed è un orgoglio per i civitanovesi”.
Primo Recchioni ha poi spiegato l’aneddoto dal quale trae origine il detto “Che tte sa li milanesi quanto è bella Citanò” di cui tanto si è parlato nei giorni scorsi (leggi l’articolo) e ha spiegato il perchè dell’accostamento col santo: “Mi voglio augurare che tutti coloro che attraversano il porto inviino un saluto verso l’effige del santo”. Per nulla offeso un milanese vero che da anni conosce la città e che ha voluto dire la sua: “sono 40 anni che sento questo detto non ho ancora capito bene il perchè – sottolinea – e il suo significato, ma spero di essere sulla strada giusta”.
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…. O’ frà …. ma che tte sà … pure quilli de Macerata
Comunque la si guardi è stata fatta una fesseria. L’immagine del Patrono San Marone utilizzata come segnavento e la frase sfottò sui milanesi, per giunta abbreviata che è ancora peggio. Capo cerimoniere Corvatta, sindaco mediocre per un’iniziativa mediocre. Dispiace che ad un’operazione del genere abbiano contribuito istituzioni e cittadini attaccati a Civitanova, forse troppo da scadere nella goliardia. Ora non resta che aspettare un’amministrazione seria che rimuova tutto e collochi sul molo nord un monumento vero a San Marone che guarda il porto. Ad esso si rivolgeranno pescatori e uomini di mare per avere protezione durante la navigazione. Ricordo che a Civitanova con il contributo del Comune si sta realizzando un monumento all’arma di Cavalleria (San Giorgio che uccide il drago), mentre mancano monumenti al patrono San Marone e al grande letterato Annibal Caro. Unica consolazione che la targa con la frase canzonatoria sui milanesi sia stata collocata all’altezza degli scogli, così qualche cane a passeggio sul molo si incaricherà di dare il giusto riconoscimento alla squallida operazione compiuta ieri. Perchè “O fra, che tte sanno lo recanatese Corvatta e lo fermano Silenzi quanto è bella Citanò”.
“O FRA… CHE TTE SA LI MILANESI CHI GOVERNA CITANO’ “.
Anni fà durante un viaggio nel Nord Europa mi imbattei in una scritta incisa nell’acciaio che recitava così:
” Hva vet de disse “Civitanovesi” hva er de vakre Norske fjordene !!
Tradotto maccheronicamente dovrebbe significare.. ma che ne sanno i Civitanovesi di quanto sono belli i fiordi Norvegesi. Ne rimasi veramente stupito e fortemente infastidito, come un offesa alla sensibilità, alla capacità estetica ed anche all’intelligenza non solo mia, ma di tutti i Civitanovesi.
Da qual momento non ho più rimesso piede in Norvegia !!
E come amava ripetere molti anni fa Renzo Arbore… meditate gente, meditate !!!
Meditare significa ” fermare il pensiero su qualsiasi problema che impegni l’intelletto allo scopo di intenderne l’essenza, indagarne la natura, o trarne sviluppi, conseguenze ” ( voc. Treccani), .ecco pensate alle conseguenze di una pagliacciata del genere !! Il dialetto, gli aneddoti, i vecchi adagi, hanno fatto la loro storia, teniamoceli per qualche pizzata tra amici, magari trascriviamoli su qualche bel volume della BCC.
Per favore, vediamo di crescere anche Noi come Città e cerchiamo di non offendere altre persone.
Togliere l’iscrizione sarebbe cosa gradita !!!
“vecchio adagio” ……mai sentito!!!!
Pòro sando Maro…
Un’iniziativa sciocca e ridicola.
L’iniziativa e’ paragonabile alla montagna di immondizia messa avanti lo sferisterio nei giorni scorsi! Dunque una caduta di stile ed una sciatteria che pareggia i conti fra le due citta’ che vorrebbero contendersi il primato in provincia. FINIREMO PER ANDARE IN VACANZA A CAMERINO!
ma almeno altri 200 euro per completare il detto popolare no eh?
insulsa ridicola e indecente.
costoro continuano a perpetrare goliardie e campanilismi coi soldi (e la pazienza) della gente come il peggior centrodestra ci aveva abituati a fare.
mi dispiace, ma la prossima tornata di elezioni, io voto M5S che a livello locale (solo quello), garantisce un minimo di serietà in più.
Ma che te sa quelli de Recanati e de Capo a’Arco di Fermo de Citanō? Patetici.
ho letto l’articolo e ho cercato di capire l’accostamento o l ‘aneddoto che vuol significare, e sinceramente da persona di media cultura lo trovo proprio squallido. Mi associo a quanto dice il sig. Biondi …. e spero vivamente che la targa venga rimossa o distrutta come viene rimosso un escremento di un cane … Non posso pensare (riferimento Vox Populi) cosa possa pensare un milanese o un qualsiasi altro turista che legga. L’accostamento e l’aneddoto lo capisce solo il sindaco e il vice sindaco …… bohhhh rimango sbigottito !!!! E poi si permettono di distruggere la targa che indicava la via ALMIRANTE …. senza pudore, persone senza nessuna remora ….. meglio finire qui ………………
Siamo preda di cretinismo… non c’è niente da fare…
Quanto ci costerà rimuoverla?
Ho letto i commenti più intelligenti (a mio modesto parere), in un contesto tra i meno intelligenti che mi sia capitato di leggere (sempre a mio modesto avviso).
” O’ frà, se sapesse lì milanesi che la storia de Pinocchio é rrnata a Citanó ” !!!
La targa è pericolosa, messa così per terra, pensate ad un bambino che ci inciampa e si sfracella sugli scogli o ci scivola sopra. Dopo chi paga ??.
RIMUOVETELA PRIMA POSSIBILE !!
Oppure mettetiici un bel cartello come quello della pista ciclabile ” Attenzione Iscrizione Dissestata e Dissennata procedere con molta cautela “