Pugni al barista e al carabiniere
Arrestato un 44enne

RECANATI - K.I. di nazionalità macedone, protagonista dell'aggressione ai danni del titolare del bar "La Pais" di piazza Leopardi, sarà processato per direttissima. Tra i reati configurati anche lesioni e violenza a pubblico ufficiale

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carabinieri recanati

L’intervento dei carabinieri al Café de la Paix ieri pomeriggio a Recanati

di Claudio Ricci

Sarà processato domani mattina per direttissima al tribunale di Macerata K.I.,  44enne macedone, che ieri ha turbato il tranquillo pomeriggio di piazza Leopardi a Recanati. Era una pacifica domenica agostana fino quando l’uomo fuori di sé, forse anche per abuso di alcol, ha aggredito i titolari del bar “la Pais”, scontrandosi in un secondo momento anche con i carabinieri della stazione locale intervenuti per calmarlo. La rocambolesca vicenda ha avuto luogo in due atti. In un primo momento l’uomo è entrato nel bar già visibilmente in stato confusionale, cominciando ad infastidire la clientela. A quel punto sono stati chiamati i vigili urbani e i carabinieri della stazione locale. Gli agenti, giunti sul posto, hanno convinto il macedone a salire in macchina per essere trasportato in caserma. Dopo le brevi operazioni di rito, essendosi reso protagonista solo di molestie, lo hanno lasciato andare via con la promessa che sarebbe ritornato a casa. Contravvenendo ai patti però il macedone ha fatto ritorno al bar e al rifiuto da parte dei baristi di servirgli da bere ha cominciato a scaldarsi. In un primo momento ha strattonato violentemente la titolare, Irma Lombardo facendola cadere a terra. Quando l’altro titolare, Massimiliano Brizzi, lo ha invitato ad uscire dal locale il macedone gli ha sferrato un pugno al volto. Entrambi sono ricorsi alle cure del pronto soccorso. A questo punto sono intervenuti di nuovo i carabinieri guidati dal comandante, Silvio Mascia, che hanno cercato di immobilizzarlo. L’uomo ha cominciato allora a opporre resistenza e nella concitazione ha fatto partire un nuovo pugno che ha centrato al fianco lo stesso maresciallo Mascia. Condotto in caserma il macedone è stato assegnato, su decisione del magistrato, agli arresti domiciliari con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e violenza privata, in attesa del processo di domani.



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