Chiodi: “Bilancio stangata per i cittadini di San Severino”

L'opposizione consiliare denuncia: "Oltre alla Iuc anche il balzello nascosto dell'autovelox, abbiamo proposto la nostra ricetta in cinque punti per i risparmi di spesa, questa manovra e irresponsabile"

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Gilberto Chiodi

Gilberto Chiodi

Riceviamo da Gilberto Chiodi  per il gruppo consiliare di San Severino “Una Città da vivere”:

«Mentre Matteo Renzi restituisce agli italiani 80 euro al mese ricorrendo al debito, Cesare Martini propone una manovra di bilancio che “stanga” tutti i settempedani. La proposta di bilancio 2014 che Martini e Felicioli proporranno in Consiglio comunale determinerà una vera e propria stangata per i cittadini di San Severino, senza avere alcun evidente riscontro in termini di servizi e di opere per il prossimo triennio. Per essere precisi e per dare i numeri della manovra finanziaria scritta dagli amministratori settempedani, questa prevede l’istituzione della imposta unica comunale (Iuc) che si compone di Imu, Tasi e Tari per un totale complessivo di 4.459.000 euro per circa euro 205.000 in più rispetto alla fiscalità locale dello scorso anno. È come dire che questa manovra incide su ogni nucleo familiare medio per euro 1.032 (4.459.000/4.322). La tassazione prevista è chiaramente insostenibile e politicamente ingiustificabile anche a fronte di una forte riduzione dei trasferimenti, che nel caso di specie – per il Comune di San Severino – non pare così marcata come invece disposta per altri Enti Locali della nostra provincia.

Inoltre, occorre sottolineare che Martini e Felicioli si sono inventati un ulteriore balzello nascosto quale, quello derivante, dai rilevatori di velocità, i cosiddetti autovelox, posti lungo la strada provinciale 361 dai quali pensano di ottenere ulteriori euro 890.000. La politica di aumentare le tasse locali, voluta dal governo centrale ed ottimamente interpretata da Martini e Felicioli penalizza ed annienta ancora di più i contribuenti locali e la nostra piccola e media impresa, già ampiamente fiaccata dalla feroce crisi economica.

A questa scellerataggine esiste una alternativa! Come già detto più volte ed in altre circostanze la ricetta da seguire è un’altra:

  • Riorganizzazione della macchina amministrativa con azioni dirette sul risparmio di spesa, non ultimo il costo del personale;
  • Incremento della produttività ed esternalizzazione dei servizi non fondamentali;
  • Revisione dei contratti stipulati e riduzione del 5% come consentito dal vigente contesto normativo;
  • Tagli drastico delle spese improduttive ed incremento dei servizi a domanda individuale con eccezione dell’asilo nido;
  • Implementazione dei servizi assegnati all’Assem spa.

I cinque punti elencati, dalle previsioni fatte e prodotte, consentirebbero un risparmio di spesa che si potrebbe attestare tra euro 300.000/450.000 consentendo una significativa riduzione della pressione fiscale a vantaggio delle categorie più deboli e più soffocate da questa crisi che sembra aggravarsi tanto più i contribuenti si avvicinano alle istituzioni locali.

Il momento politico ed economico non appare dei migliori, ma farsi del male con le proprie mani è assolutamente intollerabile. Chi avrà l’irresponsabilità di sostenere questa manovra, domani, dovrà chiedere scusa ai suoi concittadini per non aver evitato di fiaccare ulteriormente il nostro tessuto socio-economico.»



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