di Alessandro Trevisani
“Sono problemi della Giorgi”. E’ questo il solo commento che riusciamo a strappare a Sabrina Montali, a proposito di un vivace battibecco avuto ieri mattina nella sede della Regione Marche con l’assessore per la Difesa della costa Paola Giorgi. La scena, agli occhi dei presenti, è stata questa: incontro tra le due amministratrici e gli operatori balneari di Porto Recanati, presente anche il geometra Daniele Re, responsabile dei Lavori pubblici del comune di Porto Recanati. A un dato momento il sindaco Montali chiede di imbastire un intervento immediato e congiunto Regione-Comune, a partire da settembre, per mettere in sicurezza le strutture balneari più minacciate dalle mareggiate, che già hanno procurato seri danni agli stabilimenti a nord e a sud di Porto Recanati. “Quale intervento? Con quali soldi? Te li gestisci tu 300 mila euro!”, risponde piccata la Giorgi, riferendosi allo stanziamento che la Regione ha girato al Comune di Porto Recanati all’indomani del crollo del ristorante dello stabilimento Palm Beach, a maggio. Montali riparte alla carica argomentando che la Regione dovrebbe avere interesse per prima a tutelare il turismo.
La Giorgi la interrompe alzando la voce: “Le parole vuote qui non funzionano. Stai dicendo un sacco di banalità, non hai fatto una proposta!”. La riunione muoveva dalle esigenze di alcuni operatori particolarmente colpiti dalle mareggiate che hanno eroso la spiaggia di Porto Recanati. In particolare al Lido delle Nazioni, dallo scorso novembre fino al mese di aprile, una serie di intemperie avevano minacciato la ferrovia e divorato la spiaggia che copriva i piloni dello chalet Mauro, fino a inghiottire in mare il deposito dello stabilimento. Il contratto di ripascimento siglato dal Comune con la Dicearco di Messina, l’11 giugno, non è bastato a far decollare i lavori, che si sono piantati immediatamente per problemi logistici reclamati dalla ditta appaltante. A nord abbiamo parlato del crollo del Palm Beach: i fondi stanziati dalla Regione sono stati impiegati per ripascere la spiaggia che va da Acropoli al Barracuda, ma i lavori erano stati sospesi a giugno dal sindaco, perché la sabbia, prelevata in profondità intorno al porto di Numana, emanava cattivo odore e metteva in fuga i bagnanti, oltre a colorare di nero il mare. “Restano dei denari da spendere da quell’intervento, sarò più precisa carte alla mano”, dice Montali, ma di fatto il Comune reclama ancora una volta l’aiuto della Regione, che dal canto suo il 21 luglio aveva approvato, su proposta proprio della Giorgi, una variante al Piano di difesa della costa, che riguardava, oltre a Porto Recanati, anche Fano, Montemarciano, Potenza Picena, Civitanova, Fermo, “anche in considerazione – aveva spiegato Giorgi – della cronica mancanza di apporto di materiale dai fiumi, che fa venir meno il naturale rinascimento della costa”. Chiaramente l’iter prevede lo stanziamento di nuovi fondi, che è però molto più lontano del mese di settembre, quando gli operatori vorrebbero sistemare delle protezioni a mare per i loro balneari.
All’incontro di ieri era presente anche Andrea Marcelli, titolare del Barracuda di Scossicci, che spiega: “Come associazione di categoria chiediamo un nuovo incontro al sindaco, per capire che cosa intende fare la giunta comunale per mettere in sicurezza le strutture in pericolo”. Domani intanto sarà pubblicata la variante approvata in Regione, poi partiranno i 60 giorni a disposizione dei cittadini e delle istituzioni per fare le loro eventuali osservazioni, dopodiché gli uffici della Regione avranno ancora 45 giorni per le loro controdeduzioni, finché il piano tornerà in giunta regionale per il secondo passaggio.
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Mi pare che a Porto Recanati…… era meglio quando era peggio.
RIDATECI LA UBALDI!!!!!!!!!
dice la Montali “restano dei denari da spendere per quell’intervento, sarò più precisa carte alla mano” che significherebbe “non so manco quanti soldi abbiamo a disposizione ma visto che i miei elettori venivano in Regione a chiederne altri, ci son venuta anch’io…”. Le carte andrebbero studiate prima, poi si fa il possibile con ciò che si ha e, infine, se ne occorrono altri, dopo aver presentato rendiconto puntuale di quanto speso, si presenta un progetto per chiedere nuovi fondi. Questo dovrebbe essere il normale iter. Se non sai nemmeno quanto ti resta come pretendi che te ne diano altri? Sindaco!!! Assegno circolare o preferisce contanti? ma mi faccia il piacere…
..DILETTANTE allo sbaraglio!!!!!!
Aridatece la ubaldi….certo come no? E’ stata sindaco ed assessore all’urbanistica per 15 ANNI, e cosa ha combinato?