Taglio del nastro per la seconda edizione di Futura Festival (clicca sull’immagine per guardare il video)
Si apre il sipario su Futura 2014. La seconda edizione si appresta ad animare Civitanova Alta senza interruzione fino al 3 agosto con oltre 100 ospiti e altrettanti incontri e dibattiti sul tema della rivisitazione dei classici, della scienza e della letteratura. Il primo week end si apre all’insegna del linguaggio con un ospite di punta come Alessandro Bergonzoni, chirurgo della parola che assieme al linguista Massimo Arcangeli dialoga proprio sulle nuove frontiere della lingua.
Ma il festival s’è aperto ufficialmente nel pomeriggio sotto la pioggia.
Se le condizioni meteo non sono state favorevoli numerose sono state le autorità e il pubblico “di eroi” ha detto Gino Troli intervenuti alla cerimonia inaugurale. Tra i presenti l’assessore alla Cultura regionale Pietro Marcolini, quello provinciale Massimiliano Sport Bianchini, gli amministratori locali, la presidente della Pinacoteca Enrica Bruni, lo storico dell’arte Stefano Papetti.”Questo festival è tra le cose più originali fatte nella regione – ha detto Marcolini – nelle Marche durante l’estate abbiamo da 259 a 400 appuntamenti, un mare magnum in cui c’è di tutto. Penso che il Sestival Futura segni un punto della riflessione su filosofia e scienza a livello nazionale. Bisognerebbe tenere il festival un mese intero. Qui ci sono tra le figure più importanti a livello internazionale come la prima uscita nelle Marche di Bauman”. Del festival ha parlato anche il sindaco Tommaso Corvatta come di un festival nato da intellettuali civitanovesi e che si apre alla città. Stefano Papetti ha poi illustrato la prima delle mostre inaugurate: “Arte e cibo”. L’esposizione infatti parte da manufatti archeologici che descrivono il tema del banchetto per poi passare alla rappresentazione delle nature morte “il rito del mangiare per anni è stato anche un modo per dimostrare il proprio status sociale grazie ai prodotti in uso sulla tavola” ha spiegato Papetti sottolineando il valore simbolico del cibo nell’arte e i rapporti fra il bello e il buono. Soddisfatta del lavoro per “Visioni” la presidente dei TdC Rosetta Martellini. “L’azienda disponeva di un patrimonio inestimabile e in occasione di Futura abbiamo scelto le locandine legate ai film di fantascienza. È stato un lavoro davvero corale”.
Dopo la cerimonia inaugurale al Teatro Annibal Caro, è previsto per domani, venerdì 25, il primo evento ufficiale, precisamente alle 17 nel chiostro Sant’Agostino con il saluto delle autorità e l’aperitivo di benvenuto. Si prosegue poi alle 17.30 nel cortile dell’ex liceo dove viene aperta la sezione scientifica del Festival con l’appuntamento realizzato in collaborazione con “Festa di Scienza e Filosofia” di Foligno, Giardino della Scienza, Inaf e Sofos Bologna, Universita degli studi di Camerino: Cortile della Scienza – Planetario e area giochi fisici e matematici.
Alle 18, sempre nel cortile, è la volta di Vaghe stelle dell’Orsa, con “Dov’è il sole di notte?”, incontro in cui conversano il filosofo Roberto Casati e il fisico Eugenio Coccia su temi di astronomia; alle 18.30 invece laboratori di fisica e chimica per grandi e piccini.
E’ poi il turno della sezione Padri e figli/I vecchi e i giovani alle 19 nel chiostro Sant’Agostino dove si discute di Due lezioni giornalistiche per il futuro, due libri recenti: “Oriana. Una donna” e “Tutte le speranze. Montanelli raccontato da chi non c’era”.
Ne parlano gli autori Cristina De Stefano e Paolo Di Paolo. Gli spaccanumeri, esilaranti laboratori di matematica per tutti, vi aspettano nel cortile dell’ex liceo alle 21.
Alla stessa ora in piazza della Libertà Alessandro Bergonzoni dialoga sul palcoscenico in “Frontiere del linguaggio. Linguaggio di frontiera”, con la partecipazione di Massimo Arcangeli. Spirito anarchico, i suoi spettacoli sono incentrati nell’assurdo comico, nel rifiuto del reale come riferimento artistico e nella capacità di giocare con il linguaggio. Uomo poliedrico ed originale, Bergonzoni è scrittore, autore e attore di teatro, maestro nel creare e ricreare situazioni comiche surreali o paradossali.
Alle 21.30, nel cortile ex liceo, nuovo appuntamento con i laboratori di fisica e chimica per grandi e piccini, mentre alle 22 il Caffè scientifico con ”Matematica tra fornelli e lavelli”.
Attraverso Vaghe stelle dell’Orsa si raggiunge la lectio di Eugenio Coccia dal titolo“Questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’Universo)”, alle ore 23 nel Teatro Annibal Caro.
Infine nel giardino della Pinacoteca alle 23.30 il laboratorio delle stelle, osservazione del cielo con il telescopio ed esperienze di ottica e spettri stellari, conclude questa prima giornata del festival dell’intelligenza e del pensare.
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Scusate, ma Silenzi ha un sosia? Sembra ce ne siano due all’inaugurazione di Futura Festival, anche se quello davanti è più basso. Con Futura aperta da Bergonzoni che porta il gusto del paradosso, ci sta bene l’affermazione di Corvatta: “un festival nato da intellettuali civitanovesi che si apre alla città”. Futura è il festival di Troli, di San Benedetto del Tronto, che ha al suo interno 7 coordinatori nessuno dei quali di Civitanova, questa è la realtà. Futura Festival nasce da una decisione di Palazzo, con l’assessore Silenzi che si viene a trovare senza festival estivo (“Ercoli non mi risponde al cellulare”). Allora Silenzi chiama l’amico di partito Troli, collega di giunta quando lui era assessore regionale, e lo incarica di fare un festival sostitutivo, con i risultati che abbiamo verificato. Altro che “intellettuali civitanovesi” di cui parla il sindaco, anche se è probabile che gli sfugga il significato del termine. Comunque, alcuni di essi per essere coinvolti, come di ricorderà, hanno dovuto fare azioni di protesta e articoli sui giornali. Quanto al fatto che il festival “si apre alla città”, occorre constatare che non c’è più il lavoro sistematico di ascolto e collaborazione messo in campo da Popsophia con tutte le scuole e le associazioni, i cui risultati erano portati al festival. Ora la collaborazione si limita a singoli soggetti e non c’è un reale coinvolgimento delle agenzie culturali cittadine. Si preferisce evidentemente un festival deciso dall’alto, evitando il rischio di confrontarsi con proposte non condivise. Ma il problema sta in chi tiene, o dovrebbe tenere il manico: l’assessore Silenzi, un uomo che non ha in mente un indirizzo culturale per Civitanova, di cui ha una conoscenza limitata. In due anni da assessore ha portato avanti iniziative già in essere, alcune le ha soppresse, unica novità Futura, festival che i civitanovesi non sentono e si appresta al secondo flop.