Montelupone sceglie Recanati per i servizi associati, e lascia Montecassiano. L’ultimo Consiglio comunale, infatti, ha deliberato, con i nove “sì” della maggioranza ripetuti tre volte, sia l’approvazione che l’immediata esecutività in relazione ai tre punti all’ordine del giorno: 1) recesso dalla convenzione tra i Comuni di Montelupone e Montecassiano per il settore affari generali; 2) convenzione tra i Comuni di Montelupone e Recanati per il servizio in forma associata della segreteria comunale; 3) convenzione quadro tra i Comuni di Montelupone e Recanati per la gestione associata di funzioni e servizi comunali.
I temi trattati e le delibere emanate sono frutto della legge Delrio i cui termini deliberativi erano in scadenza. Chiuso il rapporto con Montecassiano, Montelupone avrà un segretario generale in condominio con Recanati, in un rapporto del 25 percento per il primo e del 75 percento per il secondo: tali rapporti indicano la ripartizione sia dei costi, che dell’utilizzo.
Per quanto riguarda, invece, la “Gestione associata di funzioni e servizi”, per ora si tratta di una Convenzione quadro, cioè aperta e quasi tutta da approfondire e costruire in una serie di prossimi e successivi incontri, durante i quali un piccolo Comune, qual è Montelupone, porrà molta attenzione per assicurarsi un continuum di autonomia e di efficienza dei servizi per i propri cittadini.
Il Consiglio comunale ha dibattuto sul tema in modo pacato sulle due opzioni (Recanati e Potenza Picena). La minoranza, guidata dall’ex sindaco Giuseppe Ripani, era per la soluzione potentina, esistendo già un comune asse viario, un unico istituto scolastico comprensivo e una maggiore vicinanza geografica. La maggioranza ha invece scelto Recanati: il sindaco Rolando Pecora ha spiegato che il turismo potentino è prettamente balneare, che la collinare Montelupone sarebbe periferia della periferia rispetto al polo porto potentino, mentre Montelupone e Recanati si affacciano dirimpettai sulla vallata del fiume e i legami tra le due comunità sono già plurimi e molto estesi.
E’ un fatto, comunque, che nel tempo si andrà verso il superamento dei Comuni con meno di diecimila abitanti: prima Gestioni associate di funzioni e servizi, poi Unioni, infine Fusioni o accorpamenti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Giustamente l’articolo conclude: “E’ un fatto, comunque, che nel tempo si andrà verso il superamento dei Comuni con meno di diecimila abitanti: prima Gestioni associate di funzioni e servizi, poi Unioni, infine Fusioni o accorpamenti.”
Se così è Montelupone rischia di fare un errore che potrebbe essere irreparabile. Recanati (per non parlare di Potenza Picena) non ha più pretura, ospedale ecc. Le vie di comunicazione sono inadeguate e i servizi altrettatnto.
Nell’ottica di una fusione sarebbe naturale che almeno i Comuni che come Montelupone confinano con il capoluogo di Provincia si uniscano a questo, potenziandolo e potenziando di conseguenza se stessi. La SP Potentina congiunge da sempre Macerata alla costa passando per Montelupone e è transitata da autobus extraurbani e urbani, cosi come la statale Helvia Recina lungo la vallata del Potenza. A Macerata c’è l’ospedale provinciale (probabilmente l’unico che sopravviverà ai tagli), ci sono tutti gli uffici giudiziari e fiscali, la prefettura e la questura, i patronati, le scuole di ogno ordine e grado, le autorità civili e religiose…
Certe scelte lasciano veramente perplessi: c’è da chiedersi quali siano le motivazioni…