L’ex presidente della Civitanovese Attilio di Stefano e il Dg Giorgio Bresciani, passato e futuro della Civitanovese
di Maikol Di Stefano
La Civitanovese del nuovo corso da domani sarà ufficialmente iscritta al campionato di serie D. Dopo le firme telematiche inviate ieri in Lega (leggi l’articolo), domani mattina Attilio Di Stefano e Giorgio Bresciani andranno a Roma per completare le pratiche cartacee. La “nuova” società rossoblù, nelle prossime ore dovrà chiarire molti aspetti della trattativa, che ha porta all’accordo per il passaggio dalle mani di Di Stefano a quelle della B&L industries. In molti aspettano di capire se Bresciani, nella Civitanovese che verrà, sarà nuovamente il direttore generale o se per lui si profilerà una nuova carica. Daniele Muscariello e Antonio Mecomonaco, come già detto ieri, sembrano oramai certi rispettivamente del ruolo di direttore sportivo e di allenatore. Giampaolo Gorelli è stato riconfermato come segretario generale, nell’organigramma resta quindi un solo buco; la presidenza. Per tale ruolo nei mesi scorsi, l’ex attaccante di Bologna e Napoli, aveva dichiarato di preferire una figura di Civitanova, già conosciuta in città. Sembra così credibile la candidatura di Flavio Rogani, presidente di Gas Marca e con il quale Bresciani ha saputo instaurare negli ultimi mesi un forte sodalizio. Insieme i due avevano organizzato lo scorso 16 marzo in occasione della gara interna contro la Fermana, la festa del settore giovanile. Una volta sistemato l’assetto societario, bisognerà pensare alla rosa per la prossima stagione. Quasi sicura la conferma del capitano Marco Morbiducci, mentre è in discussione quella di Sebastian Valdes.
La punta che lo scorso 5 maggio, al Tubaldi di Recanati, ha siglato il gol salvezza a quattro minuti dalla fine. “Vorrei restare a Civitanova – confida il fantasista argentino – è la mia prima scelta. Quindi aspetterò fino all’ultimo una chiamata da parte della società, nel caso questa non arrivi, inizierò a guardarmi intorno”. Sull’attaccante ex Celano hanno messo gli occhi in diversi; dalla Recanatese al Giulianova, dal Castelfidardo al Chieti.
Domani sera alle 18.30, nella sala consiliare di Civitanova, è prevista la conferenza stampa per la presentazione della nuova proprietà che ha acquistato la maggioranza unica dall’oramai ex numero uno Attilio Di Stefano.
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Quella a cui si è addivenuti è la soluzione migliore per la Civitanovese. L’impressione è che le cordate locali si siano concretizzate troppo tardi. Il passaggio delle quote è avvenuto a poche ore dalla scadenza dell’iscrizione al campionato e a pochi giorni dall’inizio del ritiro, con l’organico della squadra da mettere in piedi. Chi meglio di uno staff collaudato come quello che fa riferimento al dg Bresciani avrebbe potuto provvedere? Dal Sulmona, dove avevano fatto bene (il fallimento di quella società è nella responsabilità del suo presidente), dopo il segretario Gorelli, sono arrivati l’allenatore della promozione Mecomonaco e il ds Muscariello. Alle loro spalle un’industria affermata, che intende radicare la presenza nelle Marche, e garantisce un impegno concreto per tre stagioni calcistiche. Potrebbe essere questo il tempo utile per la cordata locale di Biancucci (no grazie, dopo l’avventura con la Sangiustese, a Pantanetti) per cosolidarsi e prepararsi a rilevare la società. Qualcuno ha espresso perplessità circa l’eccessiva presenza del Sulmona, già iniziata la scorsa stagione, nella Civitanovese. Ricordo che quella squadra, prima della crisi societaria, era ai vertici della classifica e aveva nelle proprie fila giocatori che sono un lusso per la D. Magari se qualcuno di quelli – Bresciani ci starà certamente pensando – vestisse il prossimo torneo la maglia rossoblu. Non a caso San Cesareo e Matelica hanno già attinto assicurandosi Brack e Vitone.