«Noi siamo alternativi a Spacca. Non cambiamo pelle. Spacca deve essere chiaro e non deve lanciare segnali alla ricerca di nuovi alleati che potrebbero schierarsi a sinistra e, pertanto, non gli faremo da sponda». Questo quanto affermato da Erminio Marinelli e Ottavio Brini, presidente e consigliere regionale del gruppo “Per le Marche”, nel corso della conferenza stampa di stamattina in Consiglio regionale. L’incontro era stato indetto proprio per esporre le strategie e gli obiettivi che il gruppo ha intenzione di concretizzare da qui alla fine della legislatura.
«Mentre i gruppi consiliari regionali sono in difficoltà e perdono pezzi – hanno detto i consiglieri – il gruppo “Per le Marche” raddoppia con l’ingresso di Ottavio Brini (leggi l’articolo), già vice coordinatore regionale del Pdl e già capogruppo di Forza Italia, “Per le Marche” è un gruppo di centro destra che lavorerà in maniera decisa e determinata per l’aggregazione di tutti i moderati, perchè una coalizione forte può ambire al governo della regione e perché la frammentazione non porta da nessuna parte. Se c’è frammentazione non ci può essere nessuna vittoria. Una coalizione unita di centro destra porterà sicuramente a un buon risultato.
«Ne è da esempio Potenza Picena dove finalmente le forze si sono unite – dice Christian Battistelli , neo consigliere del comune di potenza Picena, presente alla conferenza – consapevoli dell’errore fatto 5 anni prima quando si presentarono due liste di centro destra. Oggi consci di quell’errore e con un latro spirito collabortivo hanno ripreso il comune dopo 20 anni».
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..e probabilmente neanche voi!
BRINI……..IL NUOVO CHE AVANZA…..IN TUTTI I SENSI!!!!!!!!!!!
Non c’è che dire, si tratta di un ritorno di amorosi sensi tra Brini e Marinelli. Dalla guerra tra i due, Marinelli che si era dichiarato contrario alla ricandidatura a sindaco di Mobili, è nata la vittoria della sinistra a Civitanova nel 2012. Sinistra che ha riportato in sella ferri vecchi del calibro di Silenzi e Costamagna, di cui stiamo assistendo ai danni. Ora Brini appena rientrato in consiglio regionale, dopo le dimissioni del neosindaco potentino Acquaroli, non si è iscritto come si pensava al gruppo del Ncd, a cui ha aderito, ma a quello autonomo di Marinelli. Anche Marinelli ora è nel partito di Alfano – pare non seguito da nessuno della sua lista civica civitanovese – ma ha mantenuto il gruppo in Regione. In politica quando c’è “amore”, di solito c’è odore di accordo e tra i due probabilmente c’è stato. Otto è noto punta, a dispetto della stagionata carriera politica, a rimanere in Regione il prossimo anno al rinnovo del consiglio e i voti di Marinelli potrebbero consentirglielo. Marinelli, che in Regione è noto ha qualche “problemuccio”, potrebbe aver pensato alla ricandidatura a sindaco di Civitanova. Ha fatto già tre mandati, ma è ancora molto amato, e la scellerata amministrazione di sinistra potrebbe spianargli la strada. Le elezioni comunali si terranno nel 2017, molti “pericoli” potrebbero essere superati, ma se così non fosse – qui sta il forte rischio – a beneficiare dell’accordo sarebbe soltanto l’immarcescibile Otto.
Forse l’aggregazione dei moderati serve per entrare in consiglio regionale. una volta eletti facciamo gruppo autonomo, così arrivano tanti bei soldini solo per il mio gruppo