“Quando inizi a giocare ti poni degli obiettivi e tra questi c’è quello di vincere lo scudetto. Quando sei a un passo, le emozioni sono fortissime e ti si blocca quasi il cuore. Una volta che sei riuscito a conquistarlo, provi una delle sensazioni più belle della vita. Ti vengono in mente tutti i sacrifici che hai fatto nel corso degli anni. L’ultima stagione a Macerata è stata bellissima, con una vittoria conquistata da un gruppo unito e che è rimasto saldo dopo periodi difficili. Abbiamo dimostrato di essere non solo bravi ragazzi, ma anche vincenti”. Una grande vittoria, che però non impedisce a Stefano Patriarca, 27 anni, di cambiare casacca. Il centrale lascia la Lube per giocare nell’ambiziosa Powervolley Revivre Milano. “Milano rappresenta tanto per la mia carriera: dopo l’esperienza con Macerata, è il nuovo che avanza, sia come società sia come mio percorso sportivo – afferma Patriarca -. Ho voglia di rimettermi in gioco, di dimostrare che ho vinto uno scudetto non per caso. Sono pronto ad accettare questa sfida, ho voglia di far bene e le mie ambizioni collimano con quelle di Powervolley. Giocare in una città come Milano affascina tantissimo e speriamo di trascinare il pubblico con qualche risultato importante”.
Con il trasferimento a Milano, Patriarca si mette alle spalle una parte importante del proprio passato e non soltanto per lo scudetto. Il centrale è infatti cresciuto nelle giovanili della società marchigiana, per poi esordire in A1 con la stessa maglia. Dal 2007 al 2013 ha peregrinato per l’Italia – da Santa Croce a Latina, passando per Crema, Castellana Grotte e Verona -, prima di tornare alla Lube. E assaporare in pieno la gioia più grande: quella dello scudetto. Ora, a 27 anni, il gigante ha scelto di rimettersi in gioco. E di certo quando incontrerà la sua Lube da avversario qualche brivido gli scenderà lungo la schiena.
In bocca al lupo campione!