di Marco Cencioni
“La fruibilità dei giardini pubblici da parte delle famiglie nelle ore notturne, soprattutto in estate, mi sembra una possibilità da garantire”. Il consigliere comunale di minoranza Marco Romagnoli ha depositato questa mattina un’interrogazione a risposta scritta, avente a oggetto la questione che riguarda i parchi di Tolentino, a suo dire poco fruibili dai nuclei familiari nelle ore notturne. “Sollecitato da una giovane famiglia a seguire il problema, ho potuto constatare come quasi tutti gli spazi cittadini verdi e attrezzati, durante la notte, sono illuminati inadeguatamente – afferma l’esponente del Pd tolentinate – Particolarmente grave è la situazione del parco isola d’Istria in cui le due aree attrezzate con giochi sono praticamente all’oscuro. Ne conseguono disagi di vario genere: i bambini più piccoli escono facilmente dal raggio di controllo dei genitori e giocare diviene fonte di pericolo considerando anche che al buio è facile farsi male inciampando o toccando un vetro o un lattina depositati in terra. La piccola indagine condotta ieri sera mi ha portato a verificare che il giardino “Lennon” era addirittura chiuso – sottolinea Romagnoli – Tutto ciò premesso, ritengo che in tutti gli spazi attrezzati con giochi per bambini, durante il periodo estivo, vadano installati nuovi corpi illuminati (salvo potenziare quelli esistenti) si da renderli pienamente fruibile almeno sino alle ore 23 o alle ore 24. Chiedo, inoltre, di conoscere se il “Lennon” resterà chiuso per tutta l’estate o, come spero, si riterrà di aprirlo sino alle ore 23 o 24”.
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Caro Marco,
credo sia più opportuna un interrogazione per mettere la luce nei campi !!
La notte…per chi fadiga…è fatta per durmì…non pe c………
Mi ha incuriosito il titolo dell’articolo e l’ho letto.
Chissà cosa pensavo di trovarvi.
Comunque, non conosco le persone ne i luoghi, ma ritengo a mio modesto parere, che la “giovane famiglia che sollecita”, forse proprio perchè troppo giovane,”immatura”, non ha ben chiaro alcuni aspetti:
– eventuali segnalazioni vanno fatte direttamente al Comune ed all’ufficio di competenza, altrimenti che li paghiamo a fare?
– segnalare sin da subito una situazione (non di emergenza), a terze persone, alcune forse “in cerca di gloria”, significa dare in qualche modo potere, compiacimento ecc.ecc. a singoli politici, poi non lamentiamoci che si creano “piccoli centri di potere” ecc.ecc.
Oggettivamente e credo che anche il Sig. Romagnoli ne sia consapevole, sono ben altri i problemi a cui occorre dare “una smossa”, per il bene dell’intera comunità (disoccupazione ad esempio) e non solo di chi vuole fare stare svegli i bambini fino a notte fonda.
Mi permetto di dire due cose proprio perchè il sig. Giovanni ha introdotto un tema particolare. Premetto che l’interrogazione era soltanto un educato (e per nulla polemico) invito all’attuale amm.ne ed agli uffici a provvedere. Nulla di trascendentale, è ovvio che i grandi temi siano altri. Su questi (che possa piacere o no il fatto di come io li abbia posti) Le assicuro di aver fatto sentire la mia voce. Premesso, altresì, che la mia oramai lunga esperienza politica fa di me un soggetto su cui tutti si sono fatti una propria idea, sia essa di infamia o di “gloria” non sono d’accordo con Lei sul fatto che una famiglia debba essere costretta a perdere una giornata di lavoro per andare a rappresentare un problema (non solo loro) ai vari uffici comunali. Hanno incontrato un consigliere comunale e gli hanno esposto una situazione. Ritengo che abbiano fatto la cosa giusta, investendo un rappresentante dell’istituzione (per loro poco contava il ruolo ed il colore poltico) affinchè se ne occupasse. Credo che – anche se a poco – a qualcosa i cosiddetti “eletti” a qualcosa debbano servire. Non trova? Ritengo – entrando nel merito – che d’estate i bambini difficilmente siano disponibili ad andare a dormire prima delle ore 23.00, salvo che non si somministri loro dosi di sonnifero. Tutto qua. Un cordialissimo saluto (ps: il problema è poi stato posto anche perchè si interseca con quello degli atti di vandalismo che interessano i luoghi pubblici cittadini da parte dei più adulti, questi si a notte fonda; su questo non possiamo lasciare il cerino in mano nè alle sole forze dell’ordine nè solo a chi è a capo di un’amm.ne; dovremmo tutti collaborare, ognuno come può…aggiungo che il sottoscritto ha la fortuna di avere un giardino in cui poter far giocare la propria bimba ed abita al confine di uno dei parchi giochi citati, egoisticamente la piu’ totale oscurità e l’assenza chiassosa dei bimbi sarebbe stato l’ideale per miei personali bisogni, ma….)
Salve Sig. Romagnoli, leggo con interesse il suo intervento, anche perchè dimostra che è attento a quanto appare nelle cronache che la riguardano ed è partecipe.
1) L’educata interrogazione, leggitima ed apprezzabile per alcuni versi, è comunque tempo e risorse sottratte a cose più urgenti (non conosco la situazione di Tolentino, ma ritengo che purtroppo anche li non sia l’isola felice). Le faccio un esempio, se l’illuminazione della mia via è carente o si guasta, non chiedo che venga inserito nell’ordine del giorno delle assemblee comunali, ma ricorro all’ufficio tecnico.
– Convengo con lei, che se il cittadino incontra un referente del popolo (molto facile nei piccoli centri), che siede al tavolo “che conta”, segnala la questione, ma subentra sempre il mio ragionamento del punto 1. Io avrei suggerito alla “giovane famiglia” di rivolgersi all’Ufficio di pertinenza o al massimo, per spirito del servitore dello Stato quale un politico dovrebbe essere, avrei forse fatto presente io stesso all’Ufficio la questione, ma non “intaserei” le assemblee per ogni segnalazione (pur legittima e anche utile). Si rischierebbe concretamente di creare il classico ingorgo, tipico ad esempio dei tribunali, dove “casi seri”, vengono rallentati da amenità.
2) lei parla di perdere una giornata di lavoro per andare a rappresentare un problema al Comune di Tolentino. Rimango allibito. (pausa) Mi riprendo. Sinceranente non credo che a Tolentino occorra una giornata per segnalare una questione ad un Ufficio, a Roma cosa accade allora? Per segnalare senza recarsi sul posto, basta una telefonata (del resto credo che a lei sia stata sufficiente una comunicazione verbale da parte della famigliola), ma se vogliamo, c’è la posta cartacea, la e.mail, la pec, un parente pensionato ecc.ecc.. Se fosse vero quello che lei afferma, nella sua lunga esperienza politica, ha dimenticato di porre questa di interrogazione, cioè dei tempi di attesa dei cittadini per essere ascoltati o comunque,per quanto abbia magari “fatto sentire la sua voce”, non ha risolto il problema dei tempi di attesa ( e questo non credo vada messo nel contenitore della “gloria”).
3 ) Per gli atti vandalici, non serve solo l’illuminazione per vederci meglio di notte, ma una visione più ampia, che passa per pene certe e severe,l’ educazione dei giovani e la responsabilizzazione dei genitori.
Comunque, la mia era una riflessione da comune cittadino, che nella politica attuale, non trova nessun degno “eletto” in cui credere.
Cordiali Saluti
Le rispondo in sintesi.
1. poprio per non appesantire i lavori del consiglio comunale la mia interrogazione è a “risposta scritta” onde per cui la segnalazione perverrà al sindaco (che è anche assessore ai lavori pubblici e quindi con controllo diretto sugli uffici competenti) e martedì al massimo tutti sapranno della cosa e decideranno se intervenire o meno;
2. la decisione non è tecnica ma politica riguardando tutti i giardini;
3. concordo appieno con Lei.
Buon week end,