“I compensi sono stati erogati in base ad un’interpretazione della normativa sopravvenuta nel 2010 che, dopo un attento esame da parte del Consiglio di amministrazione, degli uffici e dei consulenti incaricati dall’Aato ha dato esito favorevole”. Così il presidente dell’ambito di autorità territoriale numero 3 Marche di Macerata, Antonio Secchiari, sull’indagine della guardia di finanza che ha segnalato alla Corte dei conti il fatto che 8 consiglieri dell’ente da lui presieduto avevano percepito indennità per 360mila euro nel giro di 4 anni. Secondo gli inquirenti però in base ad un decreto legge entrato in vigore nel giugno del 2010 non ne avevano diritto. Secchiari ritiene invece che il decreto dice due cose: in un articolo “vieta genericamente di corrispondere indennità di carica agli amministratori di comunità montane, unioni di comuni o altre forme di associazioni di enti locali, nell’articolo successivo impone la riduzione del 10% delle stesse per una serie di enti che comprende anche le autorità di ambito”. La Aato aveva sospeso i pagamenti dal giugno 2010 sino all’ottobre del 2011, spiega Secchiari, per poi riprendere dopo aver studiato la normativa e ritenendo che fosse “prevalente la riduzione dei compensi sulla loro eliminazione. La decisione di corrispondere le indennità ridotte è stata quindi frutto di un percorso attento e approfondito” dice Secchiari.
(Gian. Gin.)
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Chi sono gli 8 consiglieri???
per la privacy non si può dire….
Caro Secchiari, la questione dei compensi agli amministratori dell’ATO è un argomento che ha suscitato non pochi problemi interpretativi tra gli studiosi della materia. Correttamente e sulla base di quella trasparenza che dovrebbe caratterizzare ogni amministrazione è stato richiesto parere alla Corte dei Conti delle Marche la quale correttamente non ha ritenuto rispondere a quesito, sicuramente per le modalità in cui è stato formulato. Si è espressa sulla questione la Corte dei Conti della Lombardia nonché il TAR. Ti allego la delibera del Comune di Milano nel quale troverai tutti i riferimenti sulla gratuità del lavoro espletato presso gli ATO.http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=0CCwQFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.atocittadimilano.it%2Fdocs%2Fdelibere%2Fdelibera_8_2014.pdf&ei=_kGtU7TxHqG50QXVvIHoDA&usg=AFQjCNFNiDkwxhFdfcUl2LXCJm_IGBfl3w
La questione, comunque, é ancora aperta e sicuramente non risolta. Bene ha fatto l’ATO n. 3 a sospendere la corresponsione delle indennità.