L’uso e l’abuso delle droghe si contrasta con la conoscenza. Giovedì prossimo, nell’aula magna dell’Università di Macerata (inizio alle 15), si terrà un seminario sul tema “La disciplina degli stupefacenti. Profili giuridici alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale del 12 febbraio 2014”. Il convegno, organizzato dalla Prefettura (in collaborazione con l’Università di Macerata), rientra nell’ambito delle iniziative di contrasto al fenomeno. Il protocollo, operativo presso questa provincia da qualche anno, costituisce la cornice nell’ambito della quale istituzioni pubbliche, private e forze dell’ordine si confrontano ed elaborano strategie coordinate di lotta alla droga sul territorio. Nell’ottica, dunque, del mantenimento di un’elevata attenzione, nonché di un costante miglioramento della formazione professionale di forze dell’ordine ed operatori del settore, l’iniziativa in parola assume particolare valenza.
Il seminario si prefigge l’obiettivo di fornire delle linee di condotta il più possibile chiare tramite l’apporto dei relatori: il viceprefetto Stefano Gambacurta (Ufficio legislativo centrale del Ministero dell’Interno), il professor Rino Froldi (Istituto di Medicina legale dell’Università di Macerata) e il professor Mariano Cingolani (ordinario di Tossicologia forense dell’Università di Macerata). Il seminario, gratuito ed aperto a chiunque vi abbia interesse è accreditato, tra l’altro, dall’Ordine degli avvocati della Provincia di Macerata per l’assolvimento degli obblighi formativi annuali previsti dall’ordinamento forense.
I lavori, che si svolgeranno alla presenza di autorità provinciali e regionali, saranno introdotti dal prefetto di Macerata Pietro Giardina e dal magnifico rettore dell’Università Luigi Lacchè. Coordineranno gli interventi il professor Ermanno Calzolaio, direttore del Dipartimento di giurisprudenza ed il Giuseppe Rivetti, preside del Corso di laurea in Teorie culture e tecniche per i servizi sociali.
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Sono sempre favorevole alle iniziative volte a sensibilizzare ed informare/formare i cittadini e gli addetti ai lavori, circa la negatività delle droghe (tutte), la prevenzione del fenomeno e gli effetti sulla società (economici e umani). Tuttavia, fin quando ci sarà una parte della classe politica, che in contrasto al buon senso,alle norme,alla salute,alla sicurezza e al futuro dei giovani, incita e difende l’uso delle droghe “leggere”, molti sforzi saranno vanificati, sia da un punto di vista normativo-giudiziario , sia da un punto di vista sociale.