La Montali legge il giuramento ai valori della Costituzione e riceve gli applausi di tutto il Consiglio
di Alessandro Trevisani
“Sarà fondamentale la dotazione di un ring”. La frase, ineccepibile e insospettabile a metà del passaggio sullo sport, la pronuncia il neo sindaco Sabrina Montali illustrando le linee programmatiche del nascente quinquennio, nel primo consiglio comunale della sua amministrazione. Ma potrebbe calzare anche per i prossimi “incontri” in quel di Palazzo Volpini, giacché il consiglio di ieri è stato un can can di duelli rusticani all’aroma di campagna elettorale. Montali-Ubaldi, Ubaldi-Poeta, Ubaldi-Paccamiccio: ogni volta sono partiti “sganassoni” dialettici e sciabolate degne degli azzurri della scherma medaglia d’oro a Strasburgo, anche se il suggello finale, con l’ex sindaco che va a dare la mano alla Montali, è stato più che cavalleresco (come pure l’applauso alla sindaco dopo il giuramento, quando tutti i consiglieri, come di prammatica, si sono alzati in piedi).
Si comincia puntuali alle 19, nella terra di confine tra il match inaugurale della Nazionale in Brasile e il rientro – in lieve ritardo – dell’assessore Andrea Dezi dall’America, dov’era in viaggio per lavoro. Proprio l’ingresso del più votato del Pd (243 preferenze) procura il primo, piccolo incidente. La Ubaldi sta parlando delle incompatibilità di carica quando Dezi entra e accende il microfono: “Scusate il ritardo”, si precipita a dire mentre è ancora in piedi, e riceve il saluto della Montali: “Benvenuto assessore”. L’ex sindaco tira su le mani e le lascia cadere sul tavolo indispettita, poi riprende la parola pazientemente, senza sottolineare una mancanza che appare comunque del tutto involontaria.
Una folla di cittadini e giornalisti ha battezzato il primo Consiglio Comunale dell’era Montali
Poco dopo tocca a Sabrina Montali disegnare la Porto Recanati del 2019, quella che la sua giunta si impegna a costruire. Il programma viene accennato per grandi linee, ma noi siamo andati a leggere il documento consegnato anche alle opposizioni, che contiene questi impegni: trasparenza, partecipazione, la creazione di un punto di primo intervento medico e di centri d’ascolto con tanto di psicologi, sessuologi, legali e dietologi; la consulta giovanile, la sala musica per le giovani band, il riadattamento della Diaz per renderla capace di ospitare almeno un biennio di scuole superiori; nuovi stimoli per il teatro e i cinema, la riattivazione di spazi “dimenticati” (si citano la Pineta e il Burchio, che molti indicano come il Convitato di Pietra, silente e ammonitore, di questa consiliatura, stante che la variante del resort 6 stelle proposto dalla Coneroblu tornerà presto in Consiglio per l’approvazione definitiva). Continuando con gli impegni: il potenziamento dell’accoglienza turistica, la Cittadella dello Sport intorno al campo Monaldi, il recupero delle strutture sportive di piazza Kronberg, il già citato ring per la boxe, spazi per tennis tavolo, baseball, cricket, arti marziali; una rete di ciclabili che colleghino centro e campo sportivo, l’eliminazione totale delle barriere architettoniche. E ancora: un tavolo di lavoro per parlare della fattibilità del progetto darsena turistica (volgarmente detto “porto”), con tutti i soggetti interessati; la creazione di start-up e incubatori d’impresa d’accordo con imprese, scuole e fondazioni; misure di contrasto a spaccio e commercio abusivo (da notare che non è stato previsto un assessorato alla Sicurezza); un presidio di polizia permanente all’Hotel House; la gestione elettronica degli accessi al palazzone; per finire con l’investimento sui mezzi di soccorso della protezione civile.
Rosalba Ubaldi va a stringere la mano di Sabrina Montali a fine Consiglio
A parte vale la pena annotare alcuni impegni che fanno più sensazione degli altri: il coinvolgimento delle comunità straniere a livello di “sorveglianza e presidio della legalità” all’Hotel House, che rimane inspiegato nelle modalità. E poi, soprattutto, la riduzione del consumo di suolo ex legge regionale 22 del 2011, con la stroncatura esplicita della “variante c. d. del Burchio”, definita una “ulteriore cementificazione a vantaggio del solo privato”.
A tutto questo Montali affianca e premette 2-3 paginette di considerazioni politiche che coinvolgono la passata amministrazione: “Cambia la prospettiva e al centro di questo mandato torna, dopo oltre un decennio, il cittadino”, che non sarebbe, per Noi per Porto Recanati, “il nemico che bussa alla porta o il fastidio da ignorare”. Infine: “Basta con le chiacchiere di chi cerca di metterci uno contro l’altro. Questo è un paese privo di base di aggregazione e consapevolezza di diritti, dove l’istituzione è vista come una cosa con cui avere un rapporto personale”.
Interventi che fanno scrosciare gli applausi dei 50 cittadini del pubblico, in un’aula arroventata dal caldo (altrettanti stazionano in corridoio, fuori). Al che Rosalba Ubaldi prende la parola e infila una stoccata dietro l’altra: “Ho ascoltato un programma politicamente pieno di niente, per non scontentare nessuna delle componenti così diverse di questa maggioranza. Noi faremo un’opposizione seria, responsabile e sicuramente attenta”, esordisce a nome delle 4 donne di Grande Futuro per Porto Recanati, “non faremo le arringhe che ci sono state riservate, perché questa sede non è un tribunale”. E poi: “Non renderemo pan per focaccia a chi in 5 anni ci ha insultato e deriso con metodi strappa-applausi”. Rivolta alla Montali: “Da quanto si dice avrebbe stretto un patto di desistenza con il suo vice per passargli il testimone tra 5 anni”, e ancora sul vice sindaco Riccetti: “Le sue deleghe all’Urbanistica, alla Municipale, ai servizi demografici gli consentiranno di conoscere tutti i ‘segreti’ della città (…) Non intenderà instaurare un KGB in sede locale, spero!”. Affondi che proseguono nel silenzio più perfetto della sala. Sull’assessore Zoppi (UpP), la più votata con 462 preferenze: “In 5 anni non abbiamo mai ascoltato la sua voce”. Su Fiaschetti, ironica: “Non tralasceremo di esaltare i suoi successi”, e poi “A chi spettano le Politiche giovanili? A Canaletti o a Fiaschetti?” (alla stampa il 10 giugno si comunica il nome di Canaletti, ieri la sindaco le ha affidate ufficialmente a Fiaschetti, sancendo un primo ‘rimpastino’ di governo, ndr). Sul Pd: “È stato relegato a un ruolo marginale”. Sulla pioggia di deleghe a tutti i consiglieri della maggioranza: “Sono state assegnate funzioni inconsistenti, onore a Feliciotti che le ha rifiutate”. Sulla campagna elettorale e i post al veleno apparsi su Facebook: “Non ho bruciato alcun documento né prima né dopo la fine del mio mandato”, “Non abbiamo lasciato nessun buco di bilancio”, “Affermare il contrario è mentire sapendo di mentire e offendere la professionalità di chi vi è intervenuto, revisori e Corte dei Conti inclusa”, al che segue un avvertimento alla Montali a livello di tasse: “Non abbiamo voluto aumentarle, vedremo se lo farà lei”.
Su Facebook l’ex sindaco Ubaldi parla di vergogna riferendosi ad alcune valutazioni della Montali sulla città
Sulle assunzioni e gli impieghi comunali: “Siamo sempre ricorsi ai lavoratori socialmente utili”, tema su cui, accusa Ubaldi, alcuni consiglieri NPP sono arrivati a “diffamare scientemente chi li ha preceduti”. Sugli extracomunitari: “Avete fatto loro promesse che vanno onorate, e so benissimo che non potrete farlo”. Strenua la difesa del suo quindicennio in giunta quando la Ubaldi parla di turismo: “Abbiamo perso la Bandiera Blu per il cattivo comportamento di altri comuni” (l’elenco include Osimo, Camerano, Portonovo, Montefano, Castelfidardo, Loreto e Potenza Picena, rei di sversare nei corsi d’acqua che sfociano nei fiumi Potenza e Musone). “Si vada a riguardare quante persone lavoravano nel turismo 15 anni fa e veda quante ce ne lavorano oggi” (rivolto alla Montali). E di nuovo sul bilancio: “Aspettiamo di sapere come finanzierete i vostri numerosi capitoli di spesa”. Sul tema offese personali: “Avete scientemente impostato la vostra campagna elettorale con l’unico obiettivo di demolire la mia figura sotto il profilo umano. Questo metodo barbaro appartiene alla peggiore sinistra e voi l’avete adottato con successo in barba a chi si professa anche cristiano”, dice Ubaldi a NPP, e la conclusione assomiglia al tiro di Pirlo che Hart ha guardato sbalordito stamparsi sulla traversa, stanotte: “Avreste dovuto chiamarvi ‘Noi tutti insieme per abbattere la Ubaldi’, sulle calunnie alla mia persona avete vinto la vostra battaglia, ma questo non basterà a guidare bene la città”.
L’intervento di Giammario Poeta, che in Consiglio siede accanto all’ex sindaco e capogruppo GFP Rosalba Ubaldi
L’augurio di buon lavoro al Consiglio strappa l’applauso in tono minore di una porzione del pubblico e dell’assessore Canaletti (più altri 3-4 colleghi in NPP), mentre tocca a Giammario Poeta, già candidato sindaco e ora consigliere eletto Cinque Stelle.
“Ringrazio tutti gli attivisti del Movimento”, è l’esordio, molto sentito, dell’architetto, che raccoglie applausi dai grillini in sala e di nuovo da Canaletti, Fermanelli e altri consiglieri NPP. Poi un commento sulla sala consiliare: “Per un consiglio è inadeguata, i banconi degli eletti prendono troppo spazio, ingenerando problemi di ordine pubblico, andrebbero aggiunte 30-40 sedie e predisposto un maxischermo fuori”. Infine la dichiarazione di voto: “Voto la fiducia alla giunta e al sindaco: molti motivi del programma di governo sono presi dal programma Cinque stelle: la cultura, lo stop al consumo di suolo, tutti temi forti che richiedono coerenza. Sull’urbanistica vedo che stiamo prendendo la strada giusta”. Al ché arrivano forti applausi dal pubblico, mentre un ghigno sarcastico si disegna sul volto della Ubaldi.
Parola alla sindaco, che risponde alla Ubaldi con calma disarmante, dopo che nel suo discorso di insediamento le avevamo visto tremare vistosamente le mani (ma tremavano anche i fogli letti dalla Ubaldi, la cui voce si è incrinata più di una volta). “Non spetta alla capogruppo Ubaldi valutare deleghe, partiti e movimenti. Lo faranno i cittadini a tempo debito. In campagna elettorale il diritto di critica politica scrimina dalla calunnia – valuta l’avvocato – quanto alla diretta streaming è proibita dal nostro statuto, ma possiamo ovviare con altre tecnologie. Parlando di territorio non sono contraria allo sviluppo, ma sono per il rispetto delle regole: se in fase di approvazione di qualche provvedimento dovessi trovare delle irregolarità me ne esco in due minuti”.
Sabrina Montali ascolta il vivace intervento di Rosalba Ubaldi, durante le repliche
A questo punto la Ubaldi si scatena: “Che si vuol dire quando si parla di correttezza in materia urbanistica? Io in carcere non sono di certo andata! Non ho mai portato nulla di men che corretto in Consiglio, e non permetto a nessuno di obiettare il contrario. O dobbiamo pensare che è arrivato il Messia? Usate troppa leggerezza quando parlate del passato! Quanto all’Hotel House: io facevo le stesse cose che sta facendo lei, Montali, non intuisco nessun tipo di rivoluzione dal suo approccio. E aspetto di sentir parlare di Burchio e del Kursaal, temi che non avete toccato. Il mio voto al programma di governo è contrario, e ribadisco: so bene con quale correttezza ho operato”. Montali di nuovo con calma risponde di aver parlato “del mio operato, senza riferimenti o allusioni, non si senta coinvolta”. Poi è Poeta a rispondere alla Ubaldi, ma lei si alza ed esce in quell’istante esatto. “Quando si cercava di fare il centro commerciale in Regione mancava un regolamento per gli spazi di vendita: non sono cose che si possono non sapere”, dice l’architetto per sostanziare la sua critica al passato. Arriva il momento di votare: il progetto montaliano prende 12 ok contro i 4 no di GFP, inclusa la Ubaldi che è rientrata. “Ma gli voti pure la fiducia?”, dice la ex sindaco a Poeta. “Beh, come faccio a votare contro un programma che è il mio!”, ribatte l’architetto, sottovoce, mentre casualmente ci troviamo alle loro spalle.
Segue la già narrata stretta di mano Ubaldi-Montali, mentre fuori si fa buio e la gente sciama sul lungomare per prepararsi al programma meno politico che esista: cena e partita negli chalet. E mentre la Ubaldi, sulla bacheca Facebook di una sua candidata, scrive di “vergogna”, commentando il quadro della città descritto a tinte fosche dalla Montali, Italia e Inghilterra chiuderanno con un solo ammonito, Sterling, a fine gara. Hanno badato solo a correre e a segnare, in una gara molto “inglese”, vinta dagli italiani e apprezzata da migliaia di portorecanatesi. Chissà se al prossimo consiglio comunale saranno campioni del mondo o di nuovo semplici cittadini in cerca di risposte ai problemi del Porto.
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volete mette la Montali con la Ubaldi???Tutta n’altra storia,basta che le guardi vedi la differenza!!!!!!!!!!!!!!!
La Montali è novella nel campo amministrativo ed avrà bisogno di tempo. Per ora … il nulla.
Spero nell’interesse della città che vada tutto bene.
Coraggio UBALDI ha cinque anni di tempo per guarire dai mal di pancia e bruciori di sedere se il dolore è insopportabile può andare dal farmacista di fiducia ha sicuramente la medicina giusta.
La sede del consiglio comunale di Porto Recanati mi pare un po’ angusta, siamo sicuri che sia omologata per le battaglie tra Amazzoni? Non sarebbe il caso di progettare, con decisione bipartisan, un’ apposita Arena da Amazônia come quella di Manaus?