“Tutto il sistema bancario galleggia”. Lo ha detto Diego Della Valle, durante l’evento ad Ancona di “Panorama d’Italia”. Il patron di Tod’s ha citato il caso di Banca Marche, “un disastro”, sollecitando l’individuazione dei responsabili.
Affondo anche su Rcs: è come il film “Mission Impossible: ci vorrebbe Tom Cruise come amministratore delegato”.
Sul fronte politico, come cittadino, Diego Della Valle, non darà “un credito illimitato” al Governo Renzi e attende di vedere risultati “entro l’estate”, ma intato c’é un ricambio, una “differenza estetica e generazionale”. “Il vecchio establishment è fuori; negli scandali di questi giorni non è coinvolto nessun trentenne, nessun appartenente a quel mondo di ‘tutti amici’ che hanno agito per cooptazione per 30 anni”. Nella vicenda della sponsorizzazione del restauro del Colosseo, protrattasi per anni, Diego Della Valle ha detto di aver incontrato “cinque ministri, di cui due bravi e tre emeriti deficienti”. Incalzato dagli intervistatori Giorgio Mulè e Alfonso Signorini si è però rifiutato di fare nomi.
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Così parlò Sussiego Della Valle.
Invece di fare il fanfarone, poteva muovere un dito per aiutarla….
Diego de la V., ricco, nobile e famoso. Paladino dei poveri ed indifesi e strenuo combattente dei soprusi esercitati dai potenti e dagli ingiusti nei loro confronti. Uomo d’affari ed affascinante corteggiatore di giorno e indefesso lottatore e giustiziere di notte, meglio conosciuto con il nome di ZORRO!
della valle chi? quello che va da vespa a porta a porta a dire che e’ bello pagare le tasse in italia ma ha la holding in lussemburgo?? oppure quello che vaneggia del made in Italy e in italia non ci fa piu’ neanche I lacci per le scarpe????
Non sarà uno stinco di santo ma “FA”. Con le chiacchiere si è sempre costruito poco …….. Anzi niente.
che FACCIA nessun dubbio……e riguardo agli argomenti trattati nell articolo ha ragione…..ma non occorreva cotanto cervello per accorgersi del disastro,tra le altre cose fuori tempo Massimo! ….meglio marchionne, questo e’ un ipocrita da zona podio!
COME REGIONE MARCHE ABBIAMO POCHISSIME AZIENDE CHE RIESCONO A CRESCERE CONQUISTANDO MERCATI ASIATICI CHE SONO DI DIFFICILI APPROCCIO PERCHE’ LONTANISSIMI DALLA NOSTRA CULTURA.
TRA QUESTE ABBIAMO LA DELLA VALLE CHE DESTINA PARTE DEGLI UTILI AL TERRITORIO PER OPERE AD USO DELLA COMUNITA’ E DECENTRA LAVORO A TERZISTI RENDENDO MENO DURA LA SITUAZIONE ECONOMICA LOCALE.
POTREBBE FARE DI PIU’ SENZA DUBBIO SI, MA PARTITI E BANCHE ( LEGGE ABRAMO BAZOLI ) NON MI SEMBRANO CHE AIUTINO CHIEDENDO COLLABORAZIONE.
BASTI L’ESEMPIO DEL COMUNE DI SANT’ELPIDIO A MARE CON LA LOTTIZZAZIONE ABUSIVA ( RIPETO ABUSIVA ) DEL CASTAGNO E L’ALTRETTANTO ANNOSA VICENDA DEL RESTAURO DEL COLOSSEO, PER NON PARLARE DELL’OSTRACISMO DEL COMUNE DI FERMO.
ORA BANCA MARCHE HA LAMENTELE DA FARE PERCHE’ NON ARRIVANO I SOCCORSI DAGLI IMPRENDITORI LOCALI, MA ANCHE QUI SI ERA DETTO COME FOSSE ESSENZIALE CONCENTRARE L’ATTIVITA’ DELLA BANCA NELLA NOSTRA REGIONE E IN QUELLE ADRIATICHE LIMITROFE, VENDENDO LE FILIALI ALLOCATE ALTROVE, PROPRIO PER POTER CONSENTIRE UN INTERVENTO DI RICAPITALIZZAZIONE DELLA BANCA ALLA PORTATA DEI NOSTRI IMPRENDITORI.
A TUTTO CIO’ IL SINDACATO DEL BANCARI SI E’ OPPOSTO FERMAMENTE E ORA CI SI LAMENTA CHE I NOSTRI IMPRENDITORI NON VERSINO QUEI CINQUECENTOMILIONI DI EURO NECESSARI MA FORSE NON SUFFICIENTI PER FARE GALLEGGIARE BANCA MARCHE.
MA INSOMMA I MARCHIGIANI COSA VOGLIANO DA DELLA VALLE, FA SCUOLE, CENTRI SOCIALI, DA LAVORO DIRETTO ED INDIRETTO, VORREBBE AIUTARE ANCHE BANCA MARCHE SE NON SI DESSE RETTA ALLA TRIPLICE SINDACALE CHE VUOLE SOLO ATTINGERE ALLA CASSA COMUNE DEL DEBITO PUBBLICO PER RIPIANARE I PROPRI CATASTROFICI DEBITI ???
FORSE CONVERREBBE CHE LA POLITICA REGIONALE E GLI IMPRENDITORI DI SPICCO ( NON LA CONFINDUSTRIA CHE COME DICE MARPIONNE PER LA FIAT E’ SEMPRE FILO-GOVERNATIVA ) PIANIFICASSERO UNA SERIE DI INTERVENTI POSSIBILI AL FINE DI ALLEVIARE LA RECESSIONE DI CUI NON SI VEDE LA FINE, NONOSTANTE SIA NATO L’UOMO DELLA SPERANZA CHE PERO’ NON SEMBRA RISCUOTERE GRANDE CREDITO IN EUROPA.
Il voto negativo per Troyli non è per gli argomenti….non riesco a leggere un commento in maiuscolo. Per quanto riguarda le affermazioni di DV non trovo particolari spunti di interesse ma concordo che è necessario fare chiarezza sul passato.
Senza che questo avvenga non si troverà un solo investitore pronto a cacciare un €.
Non ho niente da spartire con Della Valle, ma ce ne fossero di imprenditori come lui , aiuta ed ha aiutato con opere pubbliche il suo paese natale , collabora alla restaurazione del colosseo…..Gli altri industriali marchigiani che fanno ????? Parlano solo !!!!!
per Claudio Voltolini seguirò il consiglio di scrivere minuscolo. Ma Claudio segua il mio consiglio non dia retta alle sirene della triplice che faranno della Banca Marche una banca rete, senza più presa diretta con la nostra regione, una vera e propria morte spirituale per questa banca che è stata parte attivissima della crescita della nostra regione.
Intesi Claudio niente Intesa …….
ultimi 5 Ministri ai BB .CC.:
Sandro Bondi dall’8 maggio 2008 al 23 marzo 2011
Giancarlo Galan dal 23 marzo 2011 al 16 novembre 2011
Lorenzo Ornaghi dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013
Massimo Bray dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014
Dario Franceschini in carica dal 22 febbraio 2014
Della Valle ha pienamente ragione! ai più sarà forse antipatico, ma coglie sempre nel segno senza peli sulla lingua. I fatti lui li fa e come!!!
Caro Fabio, sono stato un dipendente BM, tuttora ho frequenti rapporti di lavoro con la banca. Non mi appassionano le dispute ideologiche, meglio banca rete, meglio banca del territorio o cos’altro, una banca deve essere competitiva e deve saper fare il proprio lavoro, scegliendo chi affidare sulla base di dati oggettivi, non del luogo di residenza. E’ nell’interesse di tutti, soci, clienti, dipendenti e territorio. Tutte le banche,come peraltro tutte le imprese che perdono di vista la competitività sono destinate a scomparire.
E’ ovvio che ad un tal oracolo del fare un’andatura sussiegosa la si perdona volentieri, come si fa con il Grande Capo Estiqaatsi quando snocciola alla radio le sue preziose perle di saggezza.