di Mauro Nardi
Paolo Bravi ha sfiorato il podio alla 100 chilometri del Passatore, la storica maratona che si snoda da Firenze a Faenza attraverso un percorso duro ma altamente suggestivo. Terzo sino a dieci chilometri dalla conclusione dopo una grande rimonta, il presidente e portacolori della Grottini Team Recanati è stato beffato proprio nel finale chiudendo al sesto posto e fermando il cronometro a 7′ e 22′, un tempo molto vicino al suo record personale che è di 7′ e 12′. Malgrado l’amarezza per il bronzo sfuggitogli di mano in extremis, il professionista recanatese ha confermato un ottimo stato di forma che lascia ben sperare per il mondiale di ultramaratona che si correrà a novembre in Qatar. La sua è stata una corsa double face. Partito da Firenze assieme ad altri 2000 atleti tra cui anche la nazionale capoverdiana, è scivolato dapprima nelle retrovie per poi piazzare una incredibile rimonta iniziata al chilometro 44 dove è transitato con il nono posto. L’escalation è proseguita con il quarto posto al chilometro 55 e il terzo al chilometro 85 in località Fognano dove è transitato con appena 2′ di ritardo nei confronti di Giorgio Calcaterra che poi è andato a conquistare il suo nono trionfo al Passatore. Al chilometro 89 è arrivato un piccolo black out per l’ingegnere recanatese che probabilmente ha pagato a caro prezzo il gran caldo ed una preparazione atletica minata da qualche acciacco fisico che non gli ha consentito di dare continuità e sostanza agli allenamenti. “Mi ritengo comunque soddisfatto della prestazione perchè sono arrivati segnali importanti – dice Paolo Bravi – a partire dal personale che si avvicina molto a quello ottenuto ai mondiali di ultramaratona di Seregno dove però il percorso si presentava per lo piu’ pianeggiante. Sono partito meno forte rispetto agli altri pur scollinando al quinto posto e con il secondo miglior tempo in salita, poi ho iniziato a marciare forte recuperando altre due posizioni. Sul rettilineo per Faenza ho visto davanti a me Calcaterra e questo mi ha dato maggiori stimoli ed energie tanto che a dieci chilometri dalla fine ci dividevano meno di due minuti. Poi lui se ne è andato e a me si sono spente le luci. A tre chilometri dalla fine sono stato scavalcato da Palladino che avevo alle calcagne e autore di una grande rimonta, ma va bene così. L’aver chiuso a 17′ da Calcaterra che è l’assoluto dominatore delle ultramaratone è un dato molto positivo”. Paolo Bravi è alla sua quinta 100 chilometri e alla seconda avventura al Passatore, nella quale ha migliorato il nono posto con il tempo di 7,44 ottenuto nel 2011. Un segnale che gli consente di pregustare la convocazione azzurra per il mondiale di 100 chilometri in programma a novembre in Qatar. Un appuntamento nel quale la nazionale italiana è chiamata a difendere il titolo conquistato nel 2012 a Seregno, e Bravi a conquistare una maglia da titolare dopo aver corso come riserva due anni fa.
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grande ammirazione.