“Questa è stata una stagione difficile – esordisce l’allenatore della Civitanovese Leonardo Gabbanini – a fine anno qui alcune cose erano date per scontate, ma non c’era nulla scontato. Prima di parlare forse vorrei vedere se altre squadre a inizio anno si ritrovassero prime, poi perdessero 10 partite di fila, cambiassero non un allenatore, ma una certezza, vengano rivoluzionati nella rosa e poi si salvassero alla fine di tutto ciò. Vorrei vedere altre squadre fare tutto ciò, per questo ai ragazzi il merito per essersi tirati fuori dal pantano, facendo 44 punti che sono pure più dell’anno scorso in un´annata che va detto essere stata disastrosa. Abbiamo schierato ragazzi del nostro settore giovanile e non fuoriquota che arrivavano dalle primavere della serie A o serie B; hanno debuttato tutti da Sako a Colasante, da Santagata a Nocera. Tutti hanno visto e giocato questo campionato. Se siamo salvi il merito è di questa squadra. L´ultima di campionato abbiamo giocato con due elementi strappati Taormina e Scandurra, due ragazzi che lo fanno perchè? Per me? Non credo la facciano solo per me, lo fanno per la causa, perché sentivano su di loro questa salvezza. Parlando dei singoli, anche se non ne parlo mai, ho avuto un Comotto che ha fatto un anno straordinario e può tranquillamente calcare la serie C. Questa squadra nonostante tante situazioni strane e arbitraggi discutibili chiude tra la prima e la seconda gestione con 44 punti, in questo ringrazio la nostra tifoseria per esserci stati vicini, li ringrazio per quello striscione fatto a mia figlia con il quale hanno “comprato” il loro allenatore; posso assicurare che a loro ho provato a dare il massimo fino alla fine togliendo scusanti a ragazzi che potevano averle. Ringrazio la stampa che ha ascoltato e criticato in maniera oggettiva una squadra ed una situazione in difficoltà e facendo ciò l’ha aiutata. Mi auguro che il prossimo anno si veda un Civitanovese che abbia il valore della maglia, dello stemma per i propri tifosi. Sul futuro io aspetto come qualsiasi calciatore e tifoso di scoprire cosa farà questa società: ora la palla passa in mano a gente che sta lavorando per renderlo chiaro a tutti. Un ultimo ringraziamento vorrei dedicarlo a Sandro Piampaini, Valerio Cerolini e tutto il mio staff dal preparatore atletico Marco Carrer, al mio secondo Giorgio Carrer fino al massaggiatore Sante Rossetti.”
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