La Confcommercio Macerata ha deciso di rinviare la decisione su quali saranno i tre rappresentanti dell’associazione di categoria nel consiglio camerale. Solo nella tardissima serata di ieri, al termine di un lungo consiglio, erano stati indicati i nomi di Umberto Testa, Maria Antonietta Rossi e Simone Biangi. Nel pomeriggio di oggi però, attraverso una email, la Confcommercio ha informato i consiglieri che il voto è stato invalidato probabilmente su decisione del vice presidente vicario Gianni Morresi. Non è chiaro quali motivazioni siano alla base della decisione. Forse la volontà di ragionare con più calma la terna dei nomi da indicare in Camera di Commercio, forse per problemi relativi alle convocazioni e al relativo ordine del giorno allegato. In ogni caso il consiglio dovrebbe essere già stato riconvocato per lunedì prossimo. Non sfugge in questa circostanza l’importanza dei tre seggi camerali appannaggio dell’associazione di categoria, seggi che potrebbero essere l’ago della bilancia per la rielezione dell’attuale presidente della Camera di Commercio, Giuliano Bianchi il quale ha dato la propria disponibilità ad un quarto mandato (leggi l’articolo).
La lunga procedura per il rinnovo degli organi camerali, iniziata nel mese di febbraio ha visto prima la suddivisione dei seggi camerali a seconda del peso dei diversi settori: agricoltura 3 consiglieri, industria 4, artigianato 6, commercio 5, cooperative 1, turismo 1, trasporti e spedizioni e altri settori 1, credito e assicurazioni 1, servizi alle imprese 3, organizzazioni sindacali 1, rappresentanti dei consumatori 1, ordini professionali 1. In un secondo momento, sulla base del peso nei diversi settori di ciascuna associazione o di ciascun raggruppamento, la Regione Marche ha indicato il numero dei consiglieri per le diverse rappresentanze e associazioni di categoria.
Alla Confcommercio – inizialmente apparentata con la Confartigianato di Giuliano Bianchi – dopo questi calcoli sono andati solo tre seggi. Questo perché, con la sfiducia del consiglio al presidente Volpini, le altre associazioni – Cna, Confartigianato, Confesercenti e Coldiretti – hanno rotto l’apparentamento con i commercianti maceratesi. Non è detto infatti che ora Confcommercio intenda ancora supportare Bianchi, con alcuni consiglieri che hanno già ricordato come – una volta rotto il patto – l’associazione avrebbe le mani libere. Si immagina però che le persone più vicine a Mario Volpini, storico alleato di Giuliano Bianchi, possano spingere per la rielezione dell’attuale presidente camerale.
Attualmente, sul terreno della Camera di Commercio, è schierata l’aggregazione fatta da Cna, Confartigianato, Coldiretti e Confesercenti che hanno in Giuliano Bianchi il loro candidato. Confindustria e Cisl-Cgil, che al momento non hanno indicato alcun nome, propenderebbero però per un rinnovamento dei vertici e al momento non è chiarissima la posizione delle altre categorie, tra cui appunto Confcommercio Macerata. Le liste con i nomi dei consiglieri dovranno essere comunicate in Camera di Commercio entro pochi giorni, mentre per l’elezione del presidente si dovrà attendere l’inizio dell’estate.
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Come diceva quell’anima candida di San Severino? la burocrazia fa fallire le imprese. E chi e’ che ha creato questi sistemi assurdi dove non cambia mai niente e nessuno? Lui insieme agli altri poltronieri! E qualche sprovveduto in buona fede ci crede pure quando legge certe cazzate!
Ancora lui! Ma diamogli un bel vitalizio per il bene di tutti!….
«Il Congresso assomiglia ad una fiera in un piccolo paese, in cui ognuno dà una lucidata al dorso del proprio bestiame per venderlo e barattarlo».
(giudizio del felmaresciallo Gebhard Leberecht von Blücher, principe di Wahlstatt , sul Congresso di Vienna)
Stando a quel che vedo manifestarsi nel lungo iter per l’elezione del presidente dell’ente camerale maceratese, un iter che per forza di cose (noblesse oblige) è assai più complicato di quello utilizzato a Vienna per ridisegnare la carta dell’Europa e ripristinare l’Ancien Régime dopo gli sconvolgimenti apportati dalla Rivoluzione Francese e dalle Guerre Napoleoniche, mi pare che qua di quelle lucidate al dorso del bestiame ce ne vogliano più d’una.
Credo e ritengo di non essere il solo, che ad oggi, molte imprese e tante persone stanno soffrendo economicamente, oltre a sentirsi vessate, tradite,anche preso “in giro”, da un Sistema che non funziona. Ora, le associazioni , i sindacati ecc. ecc. ,di cui sopra, in una logica di alternanza, ma soprattutto di onestà intellettuale, dovrebbero chiedere scusa per il fallimento delle loro politiche e proporre nuove persone con nuove soluzioni. Se siamo arrivati a questa condizione di criticità economico-sociale, volendo escludere la colpa di chi doveve e poteva fare qualcosa per la collettività e non per pochi, comunque pare evidente, che vi sia stata un’incapacità diffusa nel gestire il Sistema ivi compresa la rappresentanza da parte della Associazione e dei Sindacati, nel proporre ed attuare regole vincenti ed eque. Gli attori oggi fanno i giochi di potere, intanto le Imprese e le singole persone, oltre a non giocare, non lavorano.