di Laura Boccanera
Chiude con un utile di 22 mila euro il bilancio delle farmacie comunali di Civitanova. Un consuntivo 2013 in attivo, pari a circa 4mila euro a farmacia su un fatturato di molto maggiore che ammonta a 8.160.411 euro. Ma sia il sindaco Tommaso Corvatta che il presidente delle farmacie Carlo Centioni sono assai soddisfatti del rendiconto finanziario dell’azienda. In questo bilancio infatti sono state eliminati i debiti che l’ente aveva nei confronti di alcuni fornitori ad esempio e il maggiore fatturato ma minore utile è frutto di una politica sociale di forti sconti soprattutto verso alcune patologie. “E’ passato un anno dalla gestione Centioni – ha detto il sindaco – e il risultato è straordinario. Al netto, pagate le imposte rimangono 22mila euro di utile, una cifra inferiore a quella dello scorso anno di 48mila euro sulla quale però bisogna fare numerose considerazioni. Lo scorso anno infatti il bilancio 2012 aveva beneficiato di un bonus fiscale pari a 50mila euro senza il quale il bilancio sarebbe stato in perdita e mancavano alcuni pagamenti pari a circa 60mila euro. Se avessimo mantenuto gli stessi criterio oggi il bilancio 2013 avrebbe un utile di 142mila euro. Ma insieme con i revisori dei conti si è ritenuto di risanare le situazioni pregresse”. “Siamo molto soddisfatti – ha aggiunto Centioni – complessivamente si può parlare di un volume di 200mila euro redistribuito sul territorio grazie ad una forte politica di sconti che ha permesso alle famiglie di risparmiare anche fino a 80 euro al mese. Non c’è più alcun virus in questo bilancio. L’utile lordo ammonta a 105.407 euro e se confrontiamo i dati parziali vediamo come mentre nel primo trimestre del 2013 rispetto al 2012 si era sotto di circa 50mila euro di incassi, il primo trimestre del 2014 fa registrare +1,39% rispetto al 2013 pari a 30mila euro in più”. Il fatturato è passato da 7.918.824 euro a 8.160.411 euro “ma di alcuni punti siamo orgogliosi – continua Centioni – anzitutto la nuova farmacia che aprirà a fine maggio nella zona commerciale, la farmacia veterinaria che praticamente a costo zero ha prodotto un +15% di vendite e abbiamo potenziato la farmacia dei servizi implementando oltre all’infermiere anche un servizio di psicologia e un nutrizionista. Vero fiore all’occhiello sarà poi l’apertura di “Farmacia33” la prima farmacia di vendita online per le comunali”. Soddisfazione sì ma rimane comunque aperto il dibattito sulla possibile vendita delle farmacie comunali dopo che l’argomento aveva tenuto banco per mesi. Il sindaco al momento non si sbilancia e dice che l’argomento non è all’ordine del giorno: “ci stiamo ancora pensando”.
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…PIù DI 8 MILIONI DI FATTURATO E UN UTILE DI 20 MILA EURO!!!!!! …..SINDACO SODDISFATTO!!!!! INCREDIBILE!!!!!
…..SE FOSSE UNA AZIENDA PRIVATA, I MANAGER, CON QUESTI RISULTATI, ANDREBBERO DIRITTI A CASA!!!!!!!
…CHIEDETE AD ANGELINI COME SI FA A GUADAGNARE CON LE FARMACIE!!!!! …OPPURE CHIDETEGLI SE CON UNA FARMACIA GUADAGNA SOLO 20 MILA EURO!!!!!
@ Bonifazi
….appunto, chiedete ad Angelini. Ma fatevi anche dare un bilancio perché, mentre quello delle Comunali è pubblico, di quello dei privati non se ne sa mai nulla, salvo scoprire poi, nella rete, che sono sempre di più quelle che falliscono o hanno forti difficoltà.
Qualcuno ricorderà (forse) che quando su queste pagine imperversava la polemica se vendere o no le farmacie, intervenni riportando i dati di una ricerca fatta su internet. provate a farla anche voi…. basterà digitare “fallimento farmacie” e ne vedrete delle belle…..
Certo, 22 mila euro di utile netto su un fatturato di 8,16 mln di euro sono pochini; però i risultati di bilancio non sono l’unico metro di giudizio da applicare per valutare la funzione di farmacie che, in quanto comunali, sono pubbliche, e quindi dovrebbero svolgere anche delle funzioni sociali, perché sono queste ultime che ne giustificano l’esistenza.
Da un’amministrazione di centrosinistra ci si aspetterebbe soprattutto questo: la capacità di mettere in risalto anche questi aspetti, e non solo quelli di bilancio. Poi, certo, un’azienda pubblica dev’essere gestita anche secondo criteri di economicità di gestione, ma questi dovrebbero essere un mezzo, non il fine della gestione.
Quel che ci si dovrebbe chiedere è proprio questo: una gestione pubblica delle farmacie ha ancora senso? Se sì, le farmacie comunali di Civitanova assolvono una funzione pubblica? Se no, è possibile fare in modo che la assolvano, e come?
Bhè cos’altro aspettarsi……….un’utile risibile………… quando io facevo il Liceo, Carlo Centioni era già in politica…… e non so se lo fosse anche da prima……….ora ho 41 anni…………….. sarà ora di mandarli a casa o no?
È giusto che, se si applica una politica a favore dei ceti meno abbienti, si possa guadagnare poco. La “forte scontistica applicata”, favorisce il fatturato e penalizza il margine. Tutto corretto e moralmente giusto, soprattutto per un’amministrazione di centro sinistra.
Mi viene però un dubbio; perchè il povero Angelini, che dovrebbe aver visto i suoi ricavi diminuire e gli utili assottigliarsi, vista la ‘ concorrenza sleale ‘ sui prezzi applicata dalle farmacie comunali, non ha detto nulla in proposito? Mi sembra strano, vista anche la sua personalità politica……..
Carlo Centioni è sereno dopo la dichiarazione del Sindaco Corvatta che pensa ancora se vendere o no le Farmacie Comunali?Le farmacie Comunali non hanno vanno giudicate solo per gli incassi ma anche per quel che sono e fanno sul territorio comunale. @Iacopini è vero che Centioni da decenni a fasi alternate ha fatto politica ma al suo posto quale genio della finanza ci manderebbe il M5S?