Un uomo dai diciassette alias, ricercato in tutta Europa per traffico internazionale di stupefacenti, girava per Porto Recanati, nella speranza di ricostruirsi una nuova identità e ottenere il permesso di soggiorno. Ma l’intuito dei carabinieri ha mandato all’aria i suoi piani, e l’uomo, un libico di 36 anni, è finito in manette.
Una fotografia, molti nomi diversi: ben 17. Una fotografia, quella giunta a moltissimi comandi delle forze di polizia in giro per l’Europa e partita dalla Germania dove l’uomo raffigurato era ricercato dalle autorità tedesche per il suo coinvolgimento in traffici di stupefacenti. Una fotografia che è giunta anche negli uffici dei carabinieri di Porto Recanati. I militari della locale stazione, comandati dal luogotenente Giuseppino Carbonari, quella persona l’avevano già vista. Così, almeno, pareva ai militari. Che nel corso dei consueti controlli del territorio avevano notato un uomo che assomigliava parecchio al ricercato della foto. E così, convinti si trattasse della stessa persona, i carabinieri di Porto Recanati e della Compagnia di Civitanova, comandata dal capitano Domenico Candelli, hanno iniziato le ricerche. I carabinieri, dopo averlo cercato in diversi appartamenti, ieri sera hanno trovato l’uomo che era simile al ricercato mentre si trovava in strada, a Porto Recanati. L’uomo è stato fermato e accompagnato al comando di Civitanova. Lì, per accertarne con certezza l’identità, i carabinieri gli hanno preso le impronte confrontandole, attraverso il sistema Afis, con quelle del ricercato. Tombola: era il libico inseguito da un mandato di arresto europeo. Il 36enne era giunto a Porto Recanati con l’obiettivo di ricostruirsi una nuova identità e ottenere anche il permesso di soggiorno per vivere in Italia con un nuovo nome, l’ennesimo. Invece è stato arrestato e si trova nel carcere di Montacuto, ad Ancona.
(Gian. Gin.)
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Complimenti!!!
Come sempre eccellente operazione quella del Capitano Candelli e dei suoi uomini, peccato che come al solito questi scarti di società di cui l’Italia e le carceri ne è piena non si trovi ancora la soluzione per rispedirli a scontare la pena nel loro paese, perché li rimettono subito in libertà o agli arresti domiciliari.
Il mattia pascal dei nostri giorni…
Se aveva 17 alias… è stato preso per 17 volte… e per 17 volte è stato lasciato libero…!!! Poi dicono che il “17” porta sfiga…!!!
Il Libico non sapeva che il 17 porta sfortuna, eppoi si stava facendo fare l’ennesimo passaporto falso, addirittura diplomatico con il nome di Dell’Utri!!
Scherzi a parte, complimentoni agli investigatori dell’Arma, troppo spesso e ingiustamente presi in giro. Ora tocca alla Magistraturanon non vanificare il lavoro delle nostre Forze dell’Ordine!
Invece che la faccia del carabiniere ci facciano vedere la faccia del libico…..!
Certo che beccare un clandestino a Porto Recanati di questi tempi è davvero molto, mooolto difficile..
Ci vuole acume investigativo!
Comunque…Meglio tardi che mai.
Adesso che hanno capito come si fa perché non si accomodano all’Hotel House?
Siii …. l’Hotel House….non lo sapevi? ma dai….!? quel palazzone grande grande sulla destra lungo la statale (se vai verso giù) o sulla sinistra se vieni verso su ..Sai quanti clandestini che ci sono lì????…si si…tanti tanti!!!..magari anche ricercati e con tante cose da sequestrare…
Così potremo leggere tante belle notizie come questa….quanto alla foto…magariiii
Uno così, con il “curriculum” che si ritrova, secondo me non era a Porto Recanati (e specificatamente all’Hotel House) per caso… gli è andata male ma sono convinto che era andato lì proprio perchè sapeva che l’Hotel House è terra di nessuno, un posto dove chi vive nell’illegalità può stare tranquillo
Dice Sua Santità : accogliamo le genti che vengono in Italia in cerca di rifugio , siate accoglienti.
io da ignorante vorrei suggerire al Santo Padre di indicare la Argentina , 15 volte più grande di noi e con metà popolazione.
avverrà il miracolo???
Perché sua santità non accoglie qualcuno di questi ceffi nell’appena restaurato appartamento di 700mq ad uso personale del monsignor Bertone, magari potrebbero anche rifornirli di lacoste e burberry attraverso l’ampio, indispensabile e preziosissimo centro commerciale sito sul retro della basilica di San Pietro.
egr. kampfwagen
le suggerisco di studiarsi la pubblicitaà che fanno per ricevere l’8 per 1000 la chiesa cattolica .
“www.Chiedilo a loro.com ” dove si vedono la suora in estasi che guarda Gesù I bimbi moccolosi , nati credo da una moltiplicazione multicellulare dei fratelli della sig. Kyenge , Ne aveva 38,
ci rifletta e mi faccia sapere quanto intende versare l’obolo .