L’assemblea dei lavoratori della Manas ha condiviso questa mattina un accordo tra Rsu e azienda per 13 settimane di cassa integrazione, a rotazione, fino ad un massimo di 35 dipendenti. Oggi i lavoratori si sono riuniti per discutere della proposta scaturita dall’incontro di ieri in cui era presente l’amministratore delegato Luciano Bagnobianchi, i rappresentanti sindacali (Sonia Paoloni per la Filctem Cgil) e di Confindustria. Un incontro sollecitato dai sindacati dopo che lo scorso mese era arrivate la comunicazione ai dipendenti senza che era stata intavolata una discussione preventiva (leggi l’articolo). Infatti il provvedimento è partito lo scorso 1 aprile e andrà avanti fino al 28 giugno, con l’impegno a riprendere la produzione ordinaria nel mese di luglio prima del fermo estivo.
Le motivazione sono dovute ad un consistente calo degli ordini e tra questi ad una politica adottata dall’azienda di selezione della clientela per evitare sofferenze negli incassi. La produzione calzaturiera interna per la prossima stagione Autunno-inverno si è ridotta da 20 mila a 10 mila paia. Una calo che segue quello più consistente della precedente stagione estiva, quindi di fronte alla proposta che significa comunque un caldo del reddito per i dipendenti Manas la risposta è stata positiva. Un piano industriale di rilancio sarà portato all’attenzione delle parti il 19 giugno. “Per il momento il provvedimento ha riguardato solo 20 dei 35 dipendenti per i quali è stata richiesta – spiega Sonia Paoloni -, sono salvaguardati la maturazione di ferie e tredicesima e gli anticipi dell’azienda. Siamo fiduciosi che questa scelta aiuti a superare le difficoltà oggettive in cui si trova l’azienda, resta la preoccupazione ma in un clima più disteso dopo le vicende dello scorso mese
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Se anche la Manas ha la crisi vuol dire che c’è crisi vera. Dispiace tanto. Invito tutti ad acquistare scarpe made in marche.