“Portarmi alla mia età a stare due giorni consecutivi in un posto è un’impresa”. Così Giuliano Amato – giudice costituzionale, già presidente del Consiglio dei Ministri e vicepresidente della Convenzione per la costituzione europea – ha salutato i quasi duecento presenti tra studenti e non venuti ad assistere alla prima delle tre lezioni che terrà oggi e domani all’Università di Macerata. “Facendo, da giovane per 7-8 anni, il mestiere di docente incaricato – ha proseguito -, ho sviluppato una sorta di allergia agli alberghi. Per questo, anche se vado da per tutto, cerco sempre di rientrare a casa in giornata. Ci è voluta tutta la tenacia della professoressa Barbisan per farmi cambiare idea”.
Il giurista è stato chiamato a tenere la terza edizione delle Alberico Gentili Lectures sul tema “Come lavora la Corte costituzionale e come interagisce con le Corti europee”, il 29 e 30 aprile in Aula Magna. Alle Alberico Gentili Lectures la casa editrice Il Mulino ha dedicato una specifica collana, di cui è in uscita in questi giorni il primo volume con l’intervento del giudice della corte costituzionale americana Guido Calabresi.
La due giorni è stata organizzata dall’Ateneo con il contributo del Centro Studi Gentiliani e dello Studio Lucchetti e la collaborazione del Centro Studi costituzionali.
“Avere qui Giuliano Amato – ha commentato il rettore Luigi Lacchè – è un’occasione davvero importante, soprattutto per i nostri studenti. Non sempre i giudici costituzionali parlano pubblicamente del proprio mestiere, invece Amato ha colto questa sfida per parlare di un organismo percepito dall’opinione pubblica come qualcosa di un po’ misterioso. Giuliano Amato è prima di tutto un professore, uno studioso di diritto costituzionale comparato, che ha dedicato i suoi primi lavori al tema della libertà personale”.
Introdotto dalla professoressa Benedetta Barbisan, che ne ha ricostruito la carriera professionale, e salutato dal direttore del Dipartimento di Scienze politiche, Francesco Adornato, Amato ha trattato argomenti come il lavoro della Corte, il diritto all’anonimato della madre naturale fra le Corti di Roma e di Strasburgo, i diritti dell’imputato contumace.
Dopo le due lezioni odierne, si prosegue domani: la professoressa Barbisan, come da tradizione per le Alberico Gentili Lectures, intervisterà Amato sulla sua vita e carriera accademica e professionale.
Giuliano Amato rappresenta uno dei principali protagonisti italiani delle vicende politiche europee, uno dei migliori costituzionalisti italiani dagli anni Settanta a oggi. Tiene seminari alla Scuola di Legge della Columbia University e della New York University e, dal 2009, all’Università Luiss di Roma. E’ anche uno dei pochissimi professori italiani ad essere stato eletto alla American Academy of Arts and Sciences.
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Cercherò di non farlo sapere a mamma, a cui Amato ha tolto la pensione, dopo che per una vita ha pagato, con mille sacrifici, i contributi volontari! Credo che, malgrado la mitezza di mia madre, se lo incontrasse, potrebbe anche picchiarlo di brutto…
..in compenso, però, nel 2000, la pensione minima INPS di 550 euro, la fece avere agli ultrasessantacinquenni immigrati (che non avevano fatto nessun versamento!)
Amato: il social comunista che ha fatto la rapina sui conti correnti dei poveri risparmiatori. Colui che percepisce pensioni d’oro da 35 mila euro al mese ed altrettanti dalla carica di giudice costituzionale. Almeno avesse parlato di lavoro e di disoccupazione giovanile! Meditate giovani.
vai a casa tua !!
che vergogna. e lo pagate pure per questi convegni!!
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!
Ma il colore dei capelli del Rettore è naturale o piuttosto si è usata una moderna tintura…? il dubbio, a mio avviso, rileva ai fini della definizione del profilo psicologico e spirituale del rettore, soggetto a cui oggi si affida la guida di una università, la nostra, con una Storia quasi millenaria.
ma quale sfida!!!! questo qua è uno di quelli che ha rovinato il Paese sin dai tempi di Craxi, che prende una pensione vergognosamente alta (più di 1.000 euro al GIORNO!!!!), rappresentante di una casta trasversale (politica-magistratura) capace solo di arricchire le proprie tasche e di cui si ricorda solo l’odiosissimo prelievo forzoso fatto di notte dello 0,6% sui conti correnti. E questi qua che gli stendono pure il tapeto rosso!! VERGOGNA!!!!
Sicuramente si sarà fatto pagare l’albergo. Sorcio
Non ho condiviso molte cose che Amato ha deciso in politica e non ho condiviso molte decisioni che ha preso come giudice costituzionale: per questo l’ho ascoltato attentamente, in primissima fila, e gli ho rivolto molte domande.
Detto questo, va precisato che si è trattato di alcune lezioni di diritto costituzionale, a quel che so pagate da una fondazione o associazione privata. E come tali mi sono sembrate ottime e istruttive e mi hanno fatto capire quali meccanismi scattano all’interno di istituzioni nazionali e sovranazionali quando decidono di casi molto concreti, molto delicati e che potrebbero riguardarci tutti.
Ma soprattutto ho capito che se vogliamo davvero rivoluzionare (qualcuno direbbe “cambiar verso” a) questo Paese non bastano -e non servono a nulla- le incazzature da computer o le manifestazioni di piazza che se le fai sei un terrorista e se non le fai sei un qualunquista, bensì:
1. Essere preparati a prendere il posto di questa classe dirigente (come politici, come imprenditori e come manager pubblici o privati) avendo una solida preparazione di base.
2. Essere disposti a dire dei “no” che fanno male.
Sul primo punto osservo:
a) che il livello di istruzione (e quindi culturale) si è in generale talmente abbassato che, come hanno dimostrato certi nostri eletti e tantissimi pseudoimprenditori, vanno avanti solo i più scaltri e i più furbi; eletti da noi o comunque educati dalle nostre famiglie.
b) che anche chi è nuovamente animato da passione politica, si illude di poterne fare a meno e pensa di non dover fare i conti con ciò che già esiste (che spesso non conosce neppure);
c) che comunque c’è sempre una solida maggioranza che non ha alcuna intenzione di interessarsi delle cose pubbliche salvo che non abbia interessi privati diretti o indiretti;
d) che la maggior parte di noi italiani, se fosse messo nella posizione di privilegio che è anche di Amato, si comporterebbe esattamente come lui e rosica solo per l’invidia.
Sulla seconda ipotesi, infine, va da sé che molti di noi sono disposti a dire “no” solo a chi non conosce e a chi sente estraneo (anzitutto stranieri e minoranze percepite come “diverse”) salvando familiari e propri conoscenti.
Con queste premesse, monta l’incazzatura, forse si sfascerà tutto (salvo repressioni via via sempre più violente da parte dello Stato) e se lo sfascio riuscirà, il “nuovo” sarà gattopardescamente uguale a quello che ci siamo lasciati alle spalle: è già accaduto da 150 anni, speriamo di aver imparato la lezione e di non ripeterci un’altra volta. Ma ho ottime ragioni di essere pessimista.
P.S.: Faccio notare che le tasse sui conti correnti e la compressione continua e ripetuta di diritti e previdenze è stata condotta sistematicamente da tutti i governi al potere dalla fine degli anni ’80 in qua, compresi quelli che hanno (sper)giurato di “non mettere le mani nelle tasche degli italiani”. Faccio sempre notare che essi sono stati eletti da noi, e che qualcuno di essi ha goduto persino di livelli di popolarità imbarazzanti.
VI HA PURE RACCONTATO COME HA FATTO A FARE PRENDERE LA PENSIONE AGLI immigrati che ottengono l’erogazione dell’assegno sociale per congiunti «over 65» pari a 13 mensilità da 429 euro, PUR NON AVENDO VERSATO NEANCHE 1 EURO DI CONTRIBUTI? Io solo per questo mi vergognerei anche a stare ad ascoltarlo, poi mettiamo pure che ruba agli ITALIANI 31 mila euro di pensione al mese …..allora siamo proprio al ridicolo. Con queste teste secondo voi possiamo cambiare l’Italia?
TROVA LE DIFFERENZE: ….. che la maggior parte di noi italiani, se fosse messo nella posizione di privilegio che è anche di BERLUSCONI, si comporterebbe esattamente come lui e rosica solo per l’invidia.
PERILLI … MA VA A ……. E DI CORSA!!!
ANDIAMO MALE PROPRIO PERCHE’ CI SONO GLI OTTUSI COME TE!!
Egli rinuncia a dormire nel suo letto per venire a Macerata dove non ci si premura neanche di tributargli il giusto omaggio in quanto padre della legge che istituì le fondazioni bancarie, oh popolo ingrato!