La Civitanovese è uscita letteralmente con le ossa rotte dal turno infrasettimanale contro l’Olympia Agnonese. Dopo il pari subito al 96′ (leggi l’articolo), è arrivata la mazzata del giudice sportivo che ha squalificato per due turni il Polisportivo, oltre a multare la società di 3.000 euro e squalificare quattro tesserati (Gabbanini, Carrer, Sako e Gorelli). Il giorno dopo la sanzione, è la società rossoblu a dire il proprio pensiero: “Presa coscienza delle decisioni del giudice sportivo a seguito della gara interna contro l’Olympia Agnonese, la società si ritiene indignata e in totale disaccordo sia con le squalifiche date che con le motivazioni ad esse collegate. Partendo dal presupposto che nel mondo del calcio gli errori tecnici all’interno del campo di gioco come vengono commessi dai giocatori e dagli allenatori, possono essere fatti anche dagli arbitri e considerando che essi vengono fatti nella totale buona fede da parte dei direttori di gara, non può comunque ignorare il fatto che nelle ultime giornate alcuni di questi episodi a sfavore della società rossoblu abbiano compromesso le gare stesse e influito sulla classifica oggi in atto nel campionato. Per tanto la Civitanovese chiede che tali ingiustizie sportive abbiano fine e che arbitraggi come quelli avuti contro l’Agnonese, per il bene dello sport tutto non abbiano un seguito già dalla prossima gara di campionato”.
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