di Alessandro Trevisani
Dopo il cedimento di ieri dello chalet Palm beach (leggi l’articolo), in seguito alle ultime mareggiate, questa mattina i titolari di alcuni stabilimenti balneari di Porto Recanati sono scesi in strada, a Scossicci, per protestare. Una Bmw, intorno alle 14, è stata posteggiata in mezzo alla carreggiata della provinciale che porta a Marcelli, con le portiere spalancate, in modo da bloccare il traffico e decine di automobilisti sono stati costretti a tornare indietro. Alle 15 il blocco della strada si è concluso e il traffico è ripreso regolarmente. A protestare, come detto, sono i titolari degli chalet di Porto Recanati, per lo più quelli del comitato L’unione fa la costa. Che da tempo chiedono che vengano realizzate scogliere artificiali per contrastare l’avanzare del mare che sta mangiando la spiaggia di Scossicci. Dove sorge il balneare Palm beach, che ieri sera si è piegato vistosamente verso il mare, a causa, sembra, del cedimento dei piloni di sostegno che si trovano sul lato dove c’è la costa. Questa mattina sulla facciata del Palm beach si notavano evidenti crepe. I vigili del fuoco di Civitanova sono intervenuti alle 8,30 di questa mattina, e si sono occupati di ispezionare la struttura, recuperando inoltre molte delle attrezzature che si trovavano all’interno dello stabile.
Nel corso di una intensa mattinata che si è vissuta a Porto Recanati, a controllare la situazione dello stabilimento Palm beach sono arrivati anche il sindaco Rosalba Ubaldi, l’assessore a Turismo e Bilancio Elena Leonardi e i consiglieri comunali Giuliano Paccamiccio e Lorenzo Riccetti. Il sindaco Ubaldi questa mattina ha scritto al presidente della Regione Gian Mario Spacca, chiedendo che il Palm beach sia inserito subito tra le strutture che rientrano tra quelle beneficiarie del Fondo di garanzia regionale, per giungere ad una rapida risistemazione. Ubaldi invoca una indilazionabile modifica del Piano regionale di difesa della costa, e si rammarica con Spacca per i suoi “mille appelli caduti per anni nel nulla”, constatando che “questa città resta marginalmente considerata dalla Regione”.
E proprio dalla Regione questa mattina si è alzata la voce del consigliere Enzo Marangoni (Forza Italia), che accusa l’ente di aver “letteralmente abbandonato Porto Recanati. Quello che è accaduto – afferma Marangoni –, avrebbe dovuto smuovere da tempo i super pagati dirigenti regionali ‘competenti’ sul problema, che invece si sono finora limitati ad ordinare, paradossalmente, la rimozione dei blocchi di cemento a protezione degli chalet. Blocchi di cemento pagati dagli stessi operatori balneari”. Tanto Marangoni che i bagnini chiedono a gran voce la protezione della costa con scogliere al largo, laddove la Regione ha fatto sapere più volte che ridisegnare il piano di difesa richiede parecchi mesi di lavoro.
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me lo sono domandata da sempre perchè non mettono delle scogliere per evitare l’erosione della costa di portorecanati,ogni anno accade la stessa cosa e mi meraviglio che non fossero caduti prima altri chalet,tipo bebo’s,acropoli etc.. che sono sulla via.Spacca e uno di facciata,presenzia le inagurazioni come una reginetta di bellezza e si siede in prima fila ai convegni per far vedere che è bravo sta lì e si interessa,si come no!butta fumo negli occhi con i comizi ma le cose serie per la comunità?i fatti e più fatti di questi?si fanno tanti spot per il Conero e poi il mare si mangia la strada,le strutture e le spiagge.Io dico che quando non avremo più la spiaggia proporrà di fare come a Dubai di costruire un’isoletta in mezzo al mare.
Quando andate a votare per le regionali, ricordatevi di questo, prendono 6.000 euro al mese e alcuni anche 10.000 ma quando c’è da intervenire dove sono? E’ sempre e solo uno che fa interrogazioni regionali, interviene direttamente e gli altri consiglieri dove sono? Gli assessori? A si quando c’è da mangiare alle inaugurazioni sono tutti presenti….comunque mi spiace per i titolari del Palm Beach, bravissimi e sempre molto gentili, quindi spero che chi di competenza possa intervenire per aiutarli, fortunatamente che almeno Marangoni si è mosso!
no, scusate, qui c’è un equivoco di fondo. chi ha costruito/comprato chalet, strade e interi complessi residenziali a 5 metri dal mare, avrebbe dovuto essere informato dai tecnici di parte e degli enti che hanno a suo tempo rilasciato le concessioni che prima o poi il mare avrebbe fatto il suo decorso naturale. le scogliere sono un’assurdità degli anni 70 da smantellare, e non da reiterare, proprio perchè spostano il problema a monte e a valle, oltre a deturpare l’ecosistema marino ed inondare i tratti di costa non coperti dalle scogliere, salvo realizzarle lungo tutto il perimetro della penisola.
andiamo avanti a fare scogliere e a costruire a 10 metri dal mare. Il mare è un sistema vivente, non puoi pensare che se ne stia buono buono. Ma vedo che si insiste con il volere le scogliere, che come dice pantos non fanno altro che spostare a nord o a sud il problema erosione (gioco di correnti e di venti/mareggiate) e non magari spostando le strade o gli insediamenti. Oramai il meccanismo si è rotto. Il mare si sta riprendendo quello che l’uomo ha costruito nel suo ambito.
Mamma mia quanti ingegneri civili che ci sono
è indubbio che il mare come i fiumi seguano il loro corso ma non penso che mettere gli scogli come viene fatto da altre parti deturpi l’ecosistema anzi!!come chi si impunta e non vuole ripulire il letto dei fiumi,è roba da matti.In un parco naturale,una riserva è giusto che non venga intaccato l’ecosistema neanche con misure come queste,ma in zone abitate per evitare esondazioni o che il mare si mangi la strada come in questo caso bisogna fare qualcosa.
chi incassa paghi ed abbassi i prezzi il mare è di tutti e non bene esclusivo dei cocessionari che pagano 4 lire di tasse