Sta facendo il giro di Facebook la foto spettacolare scattata da Andrea Del Brutto dal punto più alto del parcheggio Sferisterio, nella zona di corso Cairoli. L’immagine ritrae il sole che sorge all’alba illuminando Macerata, ed è stata scattata questa mattina, 16 aprile. A rendere particolarmente affascinante lo scatto anche il contrasto tra i colori scuri del cielo e delle nuvole basse, e l’esplosione di luce del sole che sorge ad est.
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Bellissima !!!! Che colori
già.
è macerata che fa schifo.
eheeh..vero 1 Ha perso molto ultimamente peccato pero’!
macellari pensa alla tua civitanova ai tuoi centri commerciali e alle tue rotonde da burini e attento che se piove ancora la fogna si infogna!
vorrei sapere il signor massimiliano come si permette di dire una cosa del genere e mi fa specie che ci sia chi gli mette il mi piace certa gente proprio non si mette vergogna nessuno si deve permettere di offendere macerata: NESSUNO CHIARO??
Giusto eva hai ragione… Pure tu Massimiliano come ti viene pensato … Nn fa schifo fà proprio vomitare
Invece di scrivere cose fuori tema guardate la foto … intendo la parte artistica, l’opera, non la città che è stata ritratta.
Giudicate questo e basta.
Per parlar male di Macerata e del resto avrete altre occasioni……
Complimenti al fotografo …. molto bella
@Massimiliano….. da come parli penso che la bocca non ti serva solo per mangiare……
Massimiliano, ma come fai a dire una cosa del genere?!? Macerata è bellissima, come dicono tutti (almeno a Macerata).
Partiamo da quella splendida piazza senza intralci di inutili monumenti, alberi banali o fontane che causerebbero sicuramente dissidi tra appassionati d’arte, e che non permetterebbero di cogliere la complessità della forma della piazza (un rettangolo? un quadrato? un insieme astratto di forme irregolari? pensa la bravura del geometra comunale che l’ha progettata, senza nessuna troppo facile e scontata simmetria!).
Oppure al corso centrale, in cui nessun fiore o nessuna pianta ostacola la visione delle muffe e delle ruggini depositate sulle facciate dei palazzetti storici, od occulta le deiezioni dei nostri cari animali domestici.
E le meravigliose architetture fasciste che ti accolgono quando finisci di risalire Via Roma o passeggi per i vicoli ombrosi del centro? E la concentrazione di edifici antichi (ho sentito dire “vecchi e fatiscenti” da qualche filisteo) alla fine di Via Trento e Trieste, senza che manacce vandaliche rovinassero i cessi posticci o coprissero con un’antistorica mano di vernice moderna lo spettacolo che si offre all’appassionato di archeologia proto-industriale che percorre la circonvallazione?
Vogliamo parlare dell’atmosfera post-atomica offerta a chi parcheggia al Diaz, o dell’esibizione ecologica di raccolta differenziata che diletta lo sguardo e l’olfatto di chi prende l’ascensore del parcheggio Garibaldi?
E poi, la viabilità: come si fa a non restare ammirati dalla fantasia di chi ha concepito la viabilità urbana ed extra-urbana di Macerata, ancora ignara di quegli orribili sottopassi o cavalcavia che sfregiano e traforano le altre città? Del resto, basti l’esempio della galleria delle Fonti per capire che un’opera del genere non può che essere deleteria, inesorabilmente da rifare non appena completata.
Una città splendida, del resto animata da una vita affascinante e irrequieta: feste, spettacoli, incontri serali (a volte per confrontare la reciproca collezione di armi da taglio), da gustare mentre si percorrono vie illuminate dalle infinite vetrine di negozi sempre più innumerevoli, e nuovi locali di tendenza al cui proliferare si fa fatica a star dietro.
Insomma, come farebbero gli abitanti del territorio circostante senza la bellezza, la pulizia e la vita di Macerata (a parte percorrere le intervallive risparmiando ogni volta mezz’ora di ingiustificabile fila)?
@Macera Tese: La foto è una foto del sole all’alba, ha atmosfera. Però ti consiglierei di ingrandirla, e noterai che il sole si riflette su un ammasso di palazzacci di speculazione anni Cinquanta-Sessanta, che sovrastano quel che resta di una (un tempo) bella città medievale. Non me la sento di dire che sia, nel complesso, un bello spettacolo. Magari un’occasione per riflettere su come vada ripensata dalle fondamenta.