di Laura Boccanera
Chiude con un attivo di 503.610,45 euro il bilancio di Gas Marca. La società partecipata del Comune che fa capo all’Atac ha approvato con il consiglio di amministrazione il bilancio del 2013. “E’ il miglior risultato degli ultimi anni – ha detto il presidente Flavio Rogani in odor di nomina ad assessore al bilancio (leggi l’articolo) – nel 2012 avevamo chiuso con 396mila euro e nel 2011 con 407mila”. Di questi 500mila euro, gli utili che verranno distribuiti all’Atac sono 400mila e l’azienda ha voluto destinare il 10% per la creazione di un fondo di solidarietà che è stato intitolato alla memoria di Vincenzo Berdini pari a 50.361 euro, a disposizione dei servizi sociali: “è un intervento che cerca di calmierare l’emergenza sul sociale – continua Rogani – anche se solo simbolico, ma che ha permesso lo scorso anno di aiutare nel pagamento delle bollette circa 255 famiglie applicando delle riduzioni sulla bolletta pesante per coloro che avevano un Isee che rientrava nei parametri”. Il valore della produzione di Gas Marca è pari a 16.354.709 euro nel 2013 ed è cresciuto rispetto all’anno precedente di 931mila euro (15.423.633 euro nel 2012). “Abbiamo mantenuto alcuni grandi clienti che hanno un consumo elevato di gas, aziende del territorio. Quello che dispiace – continua il Presidente – è il fatto che mentre stiamo crescendo come utenti fuori Civitanova, in città perdiamo alcuni clienti, anche se il dato, nel primo trimestre è in controtendenza
tra coloro che sono usciti e coloro che hanno scelto Gas Marca. Questo è dovuto principalmente ai numerosi competitors”. Il numero di utenze complessive extracittà e civitanovesi sono pari a 16.311 nel 2013 per un totale di 31.980.762 metricubi erogati. Nel 2012 erano 16.639 utenze per 29.109.904 metri cubi. Positivo invece il saldo delle utenze extra rete che passa dalle 167 del 2012 alle 236 del 2013, mentre il dato civitanovese conta 16.065 clienti nel 2013 (erano 16.461 nel 2012). Ancora elevata la morosità tanto che una parte degli uffici è stata delegata alla funzione della riscossione crediti: si passa da 1milione 900 mila euro del dicembre 2012 a 1 milione 200mila del 2013. Sul suo futuro come assessore al bilancio nel clima di rimpasto (il suo nome è stato fatto dall’area Uniti per cambiare in sostituzione di Doriana Mengarelli, Flavio Rogani non si sbilancia, ma manda già qualche segnale: “Prima voglio parlare con la Mengarelli, non voglio dare pugnalate alle spalle e rispetto profondamente Doriana come professionista – ha detto – l’altro punto è capire che cosa si vuol fare con il bilancio. In questo senso non c’è stata discontinuità rispetto alla precedente amministrazione. Oggi la vera emergenza è il sociale, il bilancio va orientato su quello, non è più il periodo da Belle Epoque e la politica deve occuparsi dei più deboli”.
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LA GIOSTRA DELLE POLTRONE:I motivi per cui verrà sostituita l’assessora al Bilancio Mengarelli Doriana tecnico voluto dal Sindaco Corvatta con il Presidente dell’ATAC Flavio Rogani in quota Uniti per Cambiare la lista animata dal Ivo Costamagna non è dato sapere.L’Assessora Mengarelli ha ricoperto per circa 30 anni fino al pensionamento un ruolo strategico nell’apparato Comunale.Per anni ha curato l’ufficio Ragioneria,per hanno ha svolto le funzioni di Dirigente con competenza e serietà e rigore. Si sostituisce un assessore se questo non è in linea o prende iniziative in contrasto con gli indirizzi della Giunta,se compie errori clamorosi,ecc.Gli assessori che pure hanno una qualche autonomia svolgono nella sostanza una funzione collegiale a fronte di decisioni e indicazioni ioperative di carattere politico che si decidono nell’organo collegiale,la Giunta.L’ assessora Mengarelli non ha mai compiuto di questi errori ho ha fatto scelte anomale,divergenti rispetto alla Giunta.Difatti ne il Sindaco ne gli assessori le addebitano tali comportamenti Allora perché l’assessora Mengarelli viene dimissionata? Se un rimprovero si può rivolgere all’assessora Mengarelli è quello di aver abdicato in alcune occasioni al suo specifico ruolo davanti alle pressioni di qualche assessore o aver per conto della Giunta avallato la negazione di una verifica della “spesa corrente” come avevano indicato i “Saggi” nominati dal Sindaco e poi dallo stesso ripudiati,di aver applicato una politica Tariffaria che proprio per quella mancata revisione della spesa e per una superficiale e codina applicazione delle norme si è trasformata per i Civitanovesi in una vera e propria STANGATA come sulla TARES IMU e l’imposta del Sindaco ossia la MINI IMU. Una scelta politica è stata fatta e purtroppo sbagliata sul fronte del Bilancio -Finanze ossia quella di aver tradito l’impegno con la città di operare le scelte attraverso il Bilancio Partecipato,di stringere un vero rapporto di condivisione con la cittyà e le categorie sociali sulle scelte fondamentali.Questa però era una strada che doveva compiere in primis il Sindaco ,la Giunta e la maggioranza consigliare. Questa strada è stata preclusa adottando decisioni burocratiche e di vecchio stampo politico.Sindaco e Giunta in questo passaggio hanno negato fiducia all’intelligenza collettiva della città ,al corpo sociale di Civitanova.Purtroppo queste sono state le scelte che hanno segnato e segneranno il corpo vivo della città.L’unica ragione concreta ipotizzabile a due anni dall’insediamento della Giunta del Sindaco Corvatta è di carattere politico di ruoli e di nuovi equilibri di potere fra i partiti della Giunta .Parliamo di assetti di potere o meglio di spartizioni che diventano una girandola di Poltrone che a cascata si renderanno disponibili.Intanto è possibile fare un primo bilancio di due anni di lavoro della Giunta e del Sindaco.Cosa è cambiato Davvero a Civitanova sul fronte della trasparenza,delle opere realizzate,della qualità sulla mobilità,sui servizi? A questa verifica Sindaco e Giunta si sono sottratti e hanno preferito la politica del “caminetto” nel circolo chiuso dei capi partito e nel Palazzo stanno avviando la vecchia politica della spartizione di potere che stride fortemente con quanto avviene fuori dal Palazzo e dalle aspettative dei cittadini.