di Alessandro Trevisani
Gentile, disponibile, elegante, “tirato”, un “figaccione”. Si presentava così Carlo Vismara, 34 anni, di Recanati, nel racconto di chi ha riferito le sue “imprese” alla iena Matteo Viviani. Il servizi, intitolato “Il tirapacchi di Recanati”, (guarda il video di Mediaset) è andato in onda ieri sera intorno alle 23. Tra le vittime del presunto truffatore, immortalato dalle telecamere di Italia 1, tanti volti noti nella zona, a cominciare da Matteo Mancinelli, che ha innescato la trappola ai danni del malcapitato, e Antonio Rombini, notissimo vongolaro di Porto Recanati, che era stato contattato dal Vismara qualche settimana fa, e che ha commosso tutti con la sua storia di persona genuina che ha raccontato di essere stata più volte truffata, per un totale, dice lui stesso, sopra al milione di euro, ma soprattutto ha strappato risate con le sue imprecazioni opportunamente “bippate” in onda.
L’affare, se così lo possiamo chiamare, doveva consistere in un investimento che avrebbe moltiplicato le 2500 euro che Vismara chiedeva in contanti al pescatore. “Due e cinque… A fine partita, quelli che realmente te ‘rmane su le ma’ è 10 mila”, è la promessa di Vismara al pescatore, registrata dai microfoni di Italia 1, con tanto di sottotitoli in italiano corrente, poco prima che Viviani intervenisse a tempestare di domande e contestazioni il recanatese. “Francesco il falegname ti cerca da un anno, sono 14 mila euro… Qua sono 50 mila euro, qui ci sono 60 mila euro solo di acconto”, è l’elenco della iena, che ha documentato una serie di acquisti e lavori che risultano non saldati dal Vismara, il quale si occupava di allestimenti e ristrutturazioni spesso da svolgere in tutta fretta, arrivando a mandare gli sfortunati che lo incontravano fino in Belgio, come nel caso di una fiera che si è tenuta ad Anversa. Gli intervistati hanno lamentato mancati pagamenti di diversi ordini di grandezza: 10 mila, 4 mila, 15 mila, 500, 2200 e 1500 euro.
L’inviato de Le Iene, Matteo Viviani, potrebbe tornare a colpire a Porto Recanati con un servizio per Mediaset, approfondendo, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi, la questione dei danni provocati dalle mareggiate (leggi l’articolo).
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Mi piace molto guardare Le Iene e devo dire che provo un sincero godimento quando questi lestofanti vengono esposti alla gogna mediatica. Ma la gogna era uno strumento medievale e questo tipo di programmi – benemeriti per carità – esistono solo in un paese come in nostro che come diceva il mai compianto Leo Longanesi era (ed è) “La Patria del Diritto… ma anche del rovescio”. Negli ultimi anni più “del rovescio” aggiungo io.
Visconte, il Diritto nasce in Italia ma poi emigra, il rovescio invece è più stanziale.
“Questi non sono i modi per risolvere queste cose”. Ma sì, che lo sono. Ce ne sono altri che funzionino?
Bravo, Antò, che sei riuscito a beccarlo.
Con la Casta politica che abbiamo questo qui, come probabile truffatore, è una viola mammola.
Penso che anche in natura esistano gli agnelli e i lupi che si nutrono di loro, pertanto di che meravigliarsi se i truffati più di questo non riescono a capire ?? E poi esistono persone che pensano di essere più furbi degli altri e nello stesso tempo rimangono beffati !!! Per essere più esplicito vedasi il sig. R……… !!!!
@ Paolo
Giustissimo insistere su questo punto, mettere questo tipo di truffe nelle mani della “giustizia” ci porterebbe solo ad essere truffati anche dall’avvocato che con dilazioni e scartoffie ci inqla pure a noi…
Una tutela però sarebbe pagare un morto di fame per farlo al posto nostro, tipo uno di quelli che bazzicano zona hotelhous e magari ancora farlo di terza person, non esporsi direttamente per non venir ricattati.
I processi si fanno in tribunali e non in TV, e’ troppo semplicistico quello che fanno le iene, in certi casi anche giusto, molto spesso pretestuoso e vanno dove conviene, pensate solo se un loro sponsor facesse una truffa, andrebbero? In uno stato di diritto ci dovrebbe essere la magistratura che si occupa di giudicare chi delinque è non Mediaset, anche perché se come nel caso del metodo Vannoni, diciamo delle cose non vere, poi la gente ci crede e ricordatevi che la prima notizie, anche se non vera, e’ quella che rimane impressa nella mente della gente. Mi spiace comunque per tutta la gente truffata e spero che questo signore possa restituire i soldi rubati.
Veramente spero che pigli ancora un bel sacco de legnate, a noi recanatesi proprio ci ha fatto una pessima pubblicità.
La faccia come il qlo poi ce l’ha come dicevo nell’altro commento, l’avvocato.
https://www.cronachemaceratesi.it/2014/04/04/carlo-vismara-sotto-accusa-aveva-dato-false-generalita-alla-finanza/448759/
Lo dico sempre, preggio del peggiore delinquente c’è solo l’avvocato che lo difende.