Spadoni presente all’Helvia Recina nella gara con l’Ancona: “Maceratese, verrei di corsa”

L'ex ds della Samb apre le porte ad un suo possibile approdo in biancorosso

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Enrico Maria Scattolini

Enrico Maria Scattolini

di Enrico Maria Scattolini

AVVIO E FINALE DEL DERBYdisastrosi (-) per la Maceratese.

NEI PRIMI VENTI MINUTI DI GIOCO i biancorossi infatti lo hanno di fatto perduto (-). Due sole conclusioni della capolista, ma azzeccatissime. Pur se nella spettacolare girata di Tavares ha contribuito la … compartecipazione di Ferrara, battuto nell’angolo alto della sua porta, dal medesimo controllato; e nel raddoppio la difesa maceratese ha concesso il” fai tu” a  Cazzola, che ha potuto così calciare bene, ma indisturbato, dal limite dell’area avversaria.

NELLA FASE CONCLUSIVA, di nuovo con la complicità maceratese, Degano ed ancora Cazzola hanno invece performato soprattutto per la statistica. Che ha assegnato alla capolista un successo che passerà alla storia per la clamorosa sproporzione del punteggio a suo vantaggio(+). Assolutamente ingeneroso per la squadra di Di Fabio.

L’ESATTO OPPOSTO di quanto accaduto sette giorni prima a Scoppito contro l’Amiternina. Accelerati corsi e ricorsi vichiani, la cui connotazione …abruzzese continua comunque ad assicurare ai biancorossi relativa tranquillità di play-off (+). L’obbiettivo ribadito ieri pomeriggio dalla dottoressa Tardella, in attesa di tempi migliori. Si confida dal prossimo campionato.

ANCHE SE, DOPO 34 ANNI DI IMBATTIBILITA’ DELL’ANCONA A MACERATA, fra “Campo dei Pini” ed “Helvia Recina”, era legittima la speranza locale di un aiutino dalla legge dei grandi numeri (-). Mai presente quando viene invocata.

Guido Di Fabio

Guido Di Fabio

SCARAMANZIA (-). Che non fosse giornata l’ho peraltro intuito subito dall’involontario/jellato incrocio con due menagrami, la cui presenza allo stadio, per mia dolorosa ma documentata esperienza, puntualmente coincide con i flop biancorossi. Crederci o non crederci. Io sono per la prima ipotesi, ma i loro nomi non li farò mai, neanche sotto tortura. Preferisco continuare a soffrire in silenzio. Stupisco però che verosimilmente fruiscano anche dell’ingresso gratuito. Per antiche militanze.

L’IRONIA DEL DESTINO. La Maceratese ha saputo evitare il tonfo disastroso dopo il black-out iniziale, che sembrava foriero di altre pesanti amarezze, per di più in rapida successione; ha riaperto la partita alla mezz’ora con Cavaliere (+); ha sfiorato addirittura il pareggio nei primi venti minuti della ripresa (+++). Ma alla fine, dopo tanto sudore, ha subito parimenti l’immeritata umiliazione di altri due gol nell’interminabile (ma ineccepibile) recupero.

AL DI LA’ DEI DEVASTANTI NUMERI, i biancorossi sono però piaciuti (+). Tanto da meritare il caloroso applauso del pubblico amico, al commiato.

SALVO OVVIAMENTE le già accennate incertezze difensive dell’approccio (-), che hanno pesantemente condizionato il divenire del derby. Sfruttate per altro con apprezzabili giocate dall’Ancona, ad ulteriore dimostrazione dell’elevato tasso di qualità dei propri uomini e del suo strapotere di squadra.. Non a caso i dorici hanno virtualmente ottenuto la promozione con sei turni d’anticipo, hanno solo subito una sconfitta in 28 incontri, non hanno mai perduto in trasferta, dove hanno costruito il loro successo, ottenendo più punti (34) rispetto al bottino interno (31).

Maria Francesca Tardella, presidentessa della Maceratese

Maria Francesca Tardella, presidentessa della Maceratese

CAPOLISTA ANCHE CINICA, dal momento che ha tirato poco nella porta avversaria, ma ha segnato tanto (più il legno di Bondi nel secondo tempo). Ma questa è una virtù delle grandi formazioni (+).

SAREBBE STATO MEGLIO NON PROVOCARLA? Conoscendone la forza, sarebbe stato forse preferibile …contattarla con maggiore prudenza, badando alla copertura in difesa, ma soprattutto a centro campo magari con un uomo in più (Ruffini), opzionato alla terza punta. E poi aggiustarsi, in un senso o nell’altro, in funzione dell’evoluzione dell’incontro, che avrebbe potuto profilarsi verso un pareggio probabilmente non sgradito ai dorici. Di Fabio ha invece preferito l’audacia..Non mi sento di dargli torto (+).

L’ORGOGLIO BIANCOROSSO, in ogni caso, e’ affiorato in tutto il suo ammirevole trasporto(+++). Da applausi! e comunque tale da condurre la Maceratese proprio ad un passo dall’impresa (+). Che si sarebbe potuta concretizzare nei primi due terzi della ripresa con la doppia occasione di Ambrosini e la traversa di Di Berardino. E’ invece finita all’incontrario.

I CAMBI. Meno felice (-) la mano Di Fabio nei rimpiazzi rispetto a Scoppito. Nel senso della loro incompletezza. Forse sarebbe stato il caso di aggiungere Ruffini (Romano) a Donzelli (Perfetti) ed a Santoni (Gabrielloni), dal 25’del secondo tempo. L’ex dorico, al di là della robusta motivazione personale, visto che non c’era nulla da difendere, avrebbe potuto dedicarsi completamente alla manovra: ampliandone il raggio per sfruttare opportunamente le fasce, su cui erano allocati due esterni quali il fresco Santoni ed Ambrosini. Si sarebbe così evitato il masochistico impatto frontale col reparto di mezzo avversario, nel frattempo passato “a quattro” e poco dopo privato di un elemento non da poco come l’infortunato Marfia. In più l’aggiunta delle ben note capacità balistiche di Ruffini, che  avrebbero provocare qualche brivido alla capolista.

Giulio Spadoni

Giulio Spadoni

LA QUALE, prima e dopo l’inferiorità numerica, è stata invece aggredita con fraseggi per lo più centrali, sterili perché soffocati dal gran traffico degli intermedi dell’una e dell’altra sponda, e quindi improduttivi (-). Senza problemi per Lori. Che ha così concluso da disoccupato un pomeriggio di precedente fatica. A differenza del suo collega Ferrara, per altre due volte costretto a raccattare irridenti palloni dorici in fondo alla sua rete.

L’INCREDIBILE GIUSTIFICAZIONE DEL SECONDO ASSISTENTE DELL’ARBITRO.Tale sig: Lovato, che, nelle battute conclusive, ha tolto un residuo filo di ossigeno ai biancorossi fermando Gabrielloni, in zona d’attacco, per un fuori gioco su una… rimessa con le mani di un suo compagno (-). Alle sacrosante osservazioni di Di Fabio e della Tardella, ha risposto piccato: ”La Maceratese non avrà mica perso per questo!?!”. E’ venuto da Vicenza per confermare che ai guardalinee può sfuggire anche quella che è la prima spiegazione nelle scuole calcio. Non esiste off-side nei calci d’angolo e nei falli laterali. Un viaggio che avrebbe potuto risparmiarsi. C’è solo da augurarsi che la sua arroganza non si traduca in un referto pesante per l’allenatore e la presidentessa maceratesi. Che significherebbe squalifiche.

SPADONI ALL’HELVIA RECINA(+). Non appena mi ha intravisto, ha messo le mani avanti prima che proferissi verbo. Precisando: ”Sono qui come spettatore.” “Allo stesso modo del recente incontro con la Tardella in un teatro di Ancona?”
“Sì, la dottoressa ti ha detto la verità quando te ne ha parlato.” Impermeabile, imperturbabile, ma anche con un indecifrabile sorrisetto ironico stampato sul faccione. Sono riuscito a strappargli soltanto: ”Io comunque a Macerata verrei molto volentieri. Perchè mi piace lavorare con gente seria e con una tifoseria a cui sono ancora legato da affetto e stima”. Tutto e niente, nel medesimo tempo. Fra poco però sapremo.



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