Un cammino lungo, intenso e affascinante che raggiunge il suo momento culminante. La scena pallavolistica si apre sulle final four di Coppa Marche, la manifestazione nata da una costola dei campionati regionali coinvolgendone tutte le partecipanti e nel tempo divenuta essa stessa un obiettivo stagionale forte ed ambito. “Il fatto che se ne celebri la quindicesima edizione conferma quanto la Coppa abbia acquisito una sua bellezza, identità e solidità – sottolinea il presidente della Fipav Marche Franco Brasili –; le formazioni di serie D vogliono dimostrare di non essere inferiori a livello tecnico, tant’è che per Offagna è un vanto esserci e misurarsi, mentre per quelle di serie C è un viatico prezioso verso il rush finale per la promozione o magari per riscattare risultati meno brillanti”. La kermesse ha preso il via nel mese di settembre, articolata in ciascun settore su sei gironi a sei squadre che hanno promosso agli ottavi le prime due e le quattro migliori terze; da quel momento il cammino ha assunto la vibrante formula delle sfide ad eliminazione diretta che oggi portano all’atto conclusivo quattro protagoniste con storie, caratteristiche e percorsi diversi ma con le medesime grandi speranze e motivazioni. “Le finali si inseriscono in un calendario fittissimo – spiega Brasili – in cui si è cercato di dare massima visibilità ai club ma senza precludere agli appassionati la possibilità di seguire la Lube. Si annuncia un ottimo spettacolo per la cui organizzazione la nostra gratitudine va al Montalbano volley del presidente Tittarelli, che da sempre si fa carico dell’ospitalità per ricordare un dirigente come Adrio Giacomini molto vicino al mondo giovanile e ai valori profondi dello sport. Grazie anche a Loreto, dove il volley femminile sta raggiungendo la stessa dignità che aveva il maschile. Quattro le location interessate dall’evento. Nel maschile, è tutto concentrato a Macerata, dove il supporto logistico è fornito dal Comitato Provinciale di Macerata e dalla Polisportiva Montalbano: in lizza ci sono i “padroni di casa” della Medea (quest’anno imbattuti ma mai arrivati ad alzare la Coppa), la Paoloni Appignano di coach Rosichini (la formazione più giovane con i suoi 18 anni), un club di grandi tradizioni come la Sabini Castelferretti e la sorprendente Paima Offagna, unica rappresentante della serie D ed unica che potrebbe portare a casa il trofeo avendo già vinto nel 2009 e nel 2012. Gli accoppiamenti delle semifinali sui due campi designati di Macerata (Colleverde e Itc via Cioci) pongono di fronte Medea-Offagna e Paoloni-Sabini. Sabato la finalissima tra le vincenti. Nel femminile, il programma è spalmato su tre sedi. Le gare di semifinale si giocano venerdì sera al PalaMenotti di Marina di Montemarciano e al PalaLiuti di Castelferretti, dove si confrontano rispettivamente Sacrata – Bcc Fano e Ekofarma Formetal – Torre; la finale si sposta a Loreto alle 20.30 di sabato. In questo caso si può dire che i valori siano quelli emersi anche in campionato perché Civitanova, Montecchio e Lucrezia occupano i primi tre posti della classifica della poule promozione mentre Torre è la società detentrice. La squadra più giovane è la Bcc Apav Calcinelli-Lucrezia (20 anni) che tra l’altra ha vinto le prime due edizioni della rassegna, quella in serie positiva da più tempo l’Ekofarma, la Sacrata è quella che è sempre stata un passo avanti a tutti, Torre l’outsider più libera di concentrare le energie su una competizione in cui potrebbe firmare uno storico tris.
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