Carlo Balelli: vita e avventure
di un fotografo d’arte

Il 6 marzo alla Biblioteca Statale sarà presentato il volume "Sguardi immortali" con i ritratti di Carlo, del padre Alfonso e del nonno Carlo senior fondatore nel 1851 del primo studio Balelli a Macerata
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La figlia Emanuela

La figlia Emanuela

di Donatella Donati

Di Carlo Balelli parliamo con la figlia Manuela, una signora gentile e riservata, minuta e giovane, mantenuta fresca e attiva anche per il suo amore per l’insegnamento agli scolari che prende ancora bambini a sei anni e lascia alle soglie della scuola media, dopo averli appassionati anche alla fotografia. Con il padre è vissuta diciotto anni e negli ultimi gli è stata molto vicina cercando di conoscere tutto della sua vita passata, 68 anni prima che lei nascesse. Scorrendo con lui migliaia di fotografie ha vissuto il suo passato a partire dagli anni della prima guerra mondiale quando fu chiamato a far parte della squadra dei fotografi di guerra. La documentazione più importante è negli archivi nazionali ma molto si trova  nei fondi donati dalla famiglia alla Biblioteca Comunale e a quella statale di Macerata. Saranno presenti nella grande mostra che si terrà a Roma per l’anniversario dell’ingresso in guerra dell’Italia nel 1915. A quel tempo il giovane Carlo era innamoratissimo di una coetanea, Erilda  Querci, figlia di un noto entomologo romano e lei stessa entomologa. Non  seppe aspettarlo e si sposò con un collega. Ma quando si rividero anni dopo l’amore li prese di nuovo.

Erilda Querci

Erilda Querci

Nel ritratto fotografico modernissimo, un anticipo dello stile alla Andy Warhol, Erilda esprime ancora il suo fascino. A sessanta anni, una vita sempre in movimento, decide di affidare durante le sue assenze l’apertura dello studio fotografico di via XX settembre a Macerata a una ragazza da poco diplomata che si intende di fotografia  e vuole impararne di più. Per lei è un colpo di fulmine, per lui una ventata di giovinezza. Quaranta anni di differenza non li spaventano e la nascita di Manuela otto anni dopo dà un’altra sferzata di giovinezza al padre che continua a usare l’obiettivo come il suo più importante terzo occhio. Insieme viaggiano e fotografano tanto che l’abbondanza degli scatti costituisce un patrimonio ancora da indagare. Il prossimo 6 marzo alla Biblioteca Statale, ora diretta dall’architetto milanese Fulvio Roberto Besana, sarà presentato il volume “Sguardi immortali”  che raccoglie i più bei ritratti di Carlo, del padre Alfonso e del nonno Carlo senior fondatore nel 1851 del primo studio Balelli a Macerata. A presentarlo sarà il professor Diego Mormorio della Università di Roma La Sapienza e ci saranno la moglie Giovanna, custode discreta e fedele della memoria di Carlo, la figlia Manuela che ringrazio per essere uscita dalla sua riservatezza e le giovanissime nipoti Virginia e Irene Sbrancia.

Maria Josè di Savoia

Maria Josè di Savoia

Lo studio Balelli a Macerata

Lo studio Balelli a Macerata

Gli sposi Balelli

Gli sposi Balelli



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