Dal senatore Mario Morgoni, membro della direzione nazionale del Partito Democratico, riceviamo:
«Spero che dopo aver eletto il segretario regionale il Partito Democratico (leggi l’articolo) si metta molto presto nella condizione di produrre idee, proposte e sopratutto si dimostri capace di dare concretezza ad un modo più serio, convincente e trasparente di fare politica. Perché io ritengo che la priorità non risieda in ciò che dobbiamo fare ma piuttosto in ciò che dobbiamo essere per recuperare autorevolezza e credibilità di fronte all’ opinione pubblica. Se non riscatteremo la mediocrità – ed uso un eufemismo – della politica, tutto ciò che diremo non troverà ascolto o verrà marchiato con il segno dell’ opportunismo e della convenienza.
In questo senso le primarie per eleggere il nostro segretario regionale sono state il simbolo, da una parte, dello stato di degrado del Partito, dall’ altra della strenua resistenza dei nostri militanti che nonostante siano stati chiamati in poco tempo per l’ ennesima volta, nonostante una situazione nazionale che ha creato interrogativi e dubbi e nonostante gli espliciti appelli di personaggi di primo piano a disertare il voto, stoicamente, come l’unico elettore di Offida testimonia, si sono presentati al voto chiedendoci ancora di
ascoltare la propria voce. In queste condizioni, la partecipazione di quasi 12.000 elettori al voto di domenica 16 ha dello straordinario e del commovente. Ciò che invece non commuove ma indigna è l’ atteggiamento di tanti dirigenti di primo piano, che non accontentandosi di avere fatto deragliare dal suo naturale corso il congresso pretendendo di violare una regola di non candidabilità la cui validità e’ stata riaffermata dagli organismi legittimati a pronunciarsi, hanno cominciato ad agire per sabotare e compromettere la partecipazione invitando, a volte con metodi spicci, a tenersi lontani dai seggi. Questo comportamento è disdicevole e scandaloso in particolare quando viene esibito da personaggi , cito un caso su tutti, Giulio Silenzi, che da questo Partito e dai suoi antenati, hanno ricevuto i massimi benefici in termini di potere, denaro, prestigio e sicurezza previdenziale. Non possono questi soggetti, prendere a spallate il Partito Democratico e dimostrare disprezzo per i tanti militanti che , non solo in questa occasione, ma quotidianamente spingono a fatica il carro gratuitamente e generosamente, un carro sul quale qualcuno e’ comodamente seduto. Questi comportamenti non possono essere ne’ sottovalutati ne’ archiviati come non può essere archiviata la questione del rispetto delle regole. Non si tratta di questione di forma , ma di dimostrare se la politica vuole sottrarsi alla logica del raggiro e della discrezionalità mettendo in campo rigore e linearità, o se resta prigioniera delle furbizie e dei giochetti che le hanno privato la dignità. Se non faremo chiarezza su questi aspetti , qualunque strada volessimo intraprendere, non arriveremo mai da nessuna parte».
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Ecco la classica dimostrazione di come due nullità riescano a conquistare un posto nella vetrina delle vanità parlando di come un partito defunto non riesca a farsi da solo i funerali ma debba ricorrere al lancio degli stracci da parte di gente che dovrebbe andare a lavorare nell’orto…..ora Morgoni e Silenzi potete andare a ramengo visto che ormai il vostro partito non esiste più.
Morgoni, il nuovo che avanza, saltato sul carro del vincitore, con il superuomo al governo del paese (che dice di rischiare in prima persona ma che mette a rischio l’intero PD) distruggeranno il partito democratico. Non sono stati gli appelli di Silenzi o altri ad allontanare la gente dal voto ma l’operazione fratricida di Renzi su Letta. Auguri al nuovo segretario, ne vedremo delle belle !!! Vogliamo scommettere che si rimangerà il veto al terzo mandato Spacca ?????
Sirenzi e Silenzi.
Forse Morgoni non ricorda che l’ex segretario Bersani fece cambiare lo statuto per permettere a Renzi di partecipare alle primarie, consapevole che esprimeva una parte del Pd. A livello regionale questa scelta non è stata fatta. Si può dissentire? Quali alternative propone per esercitare un dissenso? Ce le dica dall’alto del carro dove è comodamente seduto anche lui.
silenzi ha la sua roccaforte. Civitanova Marche, fino al 2017 si diverte…poi il de profundis.
Caro Salva Tore, ricordo benissimo che le regole furono cambiate per consentire a Renzi di partecipare. Invece nelle Marche nessuno ha chiesto il cambiamento delle regole prima che iniziasse la competizione. Quindi e’ del tutto legittimo dissentire ma non è consentito di ignorare o aggirare le regole quando la gara e’ in corso. Anzi, in questo modo la politica propone esempi deleteri di cui non si avverte certo il bisogno. Infine, e’ vero che oggi sono comodamente seduto sul carro ma sono anche orgoglioso di non avere perso la sana abitudine di spingerlo come ho sempre fatto per circa quarant’ anni.
@Morgoni . Silenzi è vero che sputa sul piatto dove si è sempre ingrassato raggirando e truffando come continua a fare (emblematico l’appalto per lo spazzamento ), Ma se voi dirigenti non lo buttate fuori, perché dobbiamo subirlo noi che non possiamo fargli niente. Morgoni ma uno che dice di non andare a votare e considerando che si votava solo per il vostro partito, può continuare a farne parte? Qualunque possa essere la ragione, ho sempre o quasi sentito dire che aizzare al non voto non sia permissibile in democrazia. Ma si può parlare di democrazia a Civitanova dove sindaco e vicesindaco non fanno altro che dare il lato peggiore di loro stessi. E poi silenzi dove ce l’ha il lato buono? Almeno il marcio quando è così evidente, toglietelo!
“non può essere archiviata la questione del rispetto delle regole”, giusto, come la regola che chi arriva quarto alle primarie diventa parlamentare ed il secondo e terzo no!
@Giacomo : se il secondo ed il terzo arrivato non hanno i requisiti anagrafici per accedere al Senato, allora scatta il quarto. Mi pare una ineccepibile applicazione della regola, o no ?
non mi pare che ci sia stata una regola che prevedeva questa cosa, come Lei sostiene da tempo, mentre altri candidati a quelle primarie sostenevano il contrario, personalmente non ho mai capito quale sia stato l’articolo del regolamento per le primarie che prevedeva questa cosa, magari sarà stata un’interpretazione utilizzata solo nelle Marche…
Comunque le auguro un buon lavoro per le Marche e per l’Italia tutta, dagli scranni del Senato
Forse il commentatore precedente ignora che il limite dei 40 anni per essere candidato al Senato è presente nella Costituzione Italiana. Quanto a Silenzi e Giannini, amministratori comunale e regionale Pd, credo, che dopo l’invito a boicottare le primarie del loro partito, ci siano gli estremi per un deferimento ai probiviri. A loro va aggiunta la segretaria Pd di Civitanova, Mirella Franco, che al congresso provinciale Psi ha parlato di un golpe in atto nel suo partito. Senza i soggetti sopra citati il Pd avrebbe poco da perdere, basta vedere come il partito è ridotto a Civitanova. Da anni con Silenzi al vertice è in corso un fuggi fuggi, con la sinistra civitanovese spezzettata in tante liste civiche. Politicamente Silenzi ha portato il Pd un vicolo cieco da cui non uscirà più, è contornato da alcuni “inutili idioti” disposti a credere alle “scantafaole” che egli racconta. Anche la consigliere provinciale Bruno che gli aveva assicurato l’elezione alle comunali lo ha abbandonato. Se si votasse ora, Silenzi con la miseria di voti di cui dispone e con una lista vera, non fatta di “riempiture” come nel 2012, rischierebbe l’elezione. Per la segreteria regionale Pd Silenzi e i suoi, orfani del candidato di Cuperlo, hanno tentato di forzare lo statuto del partito, proponendo Cerescioli, sindaco di comune capoluogo di provincia, perciò incandidabile. Silenzi e soci pretendevano che gli organi nazionali del partito varassero, con primarie in corso, regole apposite per le Marche. Tanto che sorge il fondato dubbio che l’operazione Ceriscioli sia stata architettata ad arte – nella prospettiva di una sconfitta certa – per poi contestare e rovesciare il tavolo. Del rinnovamento, o come si diceva un tempo della “rottamazione”, fa parte liberarsi dei rami secchi e Silenzi è tra questi, politicamente non ha più nulla da dire ed è dannoso al Pd. Egli amministra Civitanova, città non sua e che non conosce, contro i civitanovesi alla maggior parte dei quali, come noto, sta sui “marroni”.
Dico solo che c’è gente che pagherebbe per servire…. i banchieri ovviamente…
@Angelo Biondi, io non ignoro la nostra Costituzione, ma nemmeno il regolamento delle allora primarie. Comunque lasci stare tutto ciò, roba vecchia, e si goda i battibecchi astiosi contro Silenzi o chicchessia, questo sì che porta slancio ed idee nuove alla politica… di questo passo i problemi degli italiani saranno certamente tutti risolti!
Se il commentatore ricorda bene le primarie per i candidati al Parlamento, saprà che la lista era piena di giovani e Morgoni fu presentato al Senato perchè chi lo precedeva non aveva i requisiti, previsti appunto dalla Costituzione. Quanto al resto, se egli ritiene che i “problemi degli italiani” possano essere risolti da “fannulloni” della politica, che non sanno cos’è il lavoro per non averlo mai praticato, è libero di farlo, ma non è la mia opinione. Non penso che “idee nuove” per la politica possano essere portate da chi non conosce i problemi della gente e percepisce vitalizi, senza aver versato un centesimo di contributo. Provi questo signore, se non appartiene a quella cerchia, a percepire una pensione senza versamenti previdenziali. Non ci si può ergere a paladini, come di fatto fa questo singolare commentatore, di chi paralizza un partito ritenendolo cosa propria e porta impunemente ad amministrare Civitanova, in posizioni delicate, persone insulse che oltre ad ignorare la realtà cittadina non si riconoscono nemmeno nel partito che rappresentano. Riguardo alle primarie di domenica, si sono svolte secondo le regole stabilite dagli organi nazionali del partito, nessuno ha impedito di presentare candidature alternative nel rispetto di quelle norme. Chi invece pensa di piegare le regole al proprio tornaconto, altrimenti “sputtana” pubblicamente il partito, lo si fa accomodare alla porta, non sarà rimpianto da nessuno.
Si è vero queste primarie si sono fatte grazie alla “resistenza” sforzo degli iscritti che pur non votando, pur essendo privi di una mozione congressuale hanno aperto i seggi e adempiuto ai loro compiti affinchè le primarie si svolgessero. I suoi seguaci ON. senatore non solo non hanno “lavorato” nei seggi , ma non sono stati capaci di motivare le vostre “truppe renziane” motivarle e portarle al voto. Il calo dei votanti tra gli iscritti è stato il suo più grande insuccesso On. Senatore.