di Marco Ricci
Sebbene i dati non siano ancora ufficiali, è il tolentinate Francesco Comi il nuovo segretario regionale del Partito Democratico, con una percentuale finale che si aggirerà tra il 70 e l’80%. Soddisfatto in ogni caso del risultato lo sfidante Luca Fioretti il quale – tranne in provincia di Ascoli e Macerata – dovrebbe aver raccolto tra il 20 e il 30% delle preferenze, con un picco in provincia di Ancona.
Oltre al sindaco di Monsano, l’altro avversario politico di Francesco Comi era l’astensionismo degli iscritti e dei sostenitori del Pd, in particolare dopo gli inviti a boicottare le primarie aperte da parte di importanti dirigenti del partito vicini a Luca Ceriscioli, il sindaco di Pesaro escluso dalla competizione per incompatibilità, con tutta la lunga scia di polemiche che questo ha comportato negli ultimi giorni. In provincia di Macerata, lo ricordiamo, sia l’assessore regionale Sara Giannini che il vice sindaco di Civitanova, Giulio Silenzi, avevano invitato gli iscritti e i simpatizzanti a non presentarsi alle urne. Ma stando ai dati attuali, per l’elezione del segretario regionale hanno votato non meno di 11.000 marchigiani, con la provincia di Macerata che ha fatto registrare il picco più alto con 3473 votanti, cioè un migliaio in più rispetto ai tesserati che il Pd conta in tutta la provincia.
11.000 votanti non sono pochi, considerando come la maggior parte degli elettori di un qualsiasi partito non abbia probabilmente mai avuto la minima idea di chi sia stato il segretario regionale del partito che ha votato. Le primarie aperte inoltre sono state utilizzate dal Pd prima di ora per scegliere sindaci, segretari nazionali o parlamentari. Nomi noti e in qualche modo più vicini ai cittadini dei segretari regionali. Ma tornando ai numeri, sui quali senz’altro ha pesato l’esclusione di Cerescioli, va ricordato che lo strumento delle primarie aperte non era mai stato utilizzato nelle Marche per la scelta del segretario regionale. Dunque gli unici raffronti possibili – seppure impropri – sono quelli con le elezione dei segretari provinciali a cui parteciparono però solo gli iscritti Pd. In provincia di Macerata votarono in quell’occasione circa 2350 persone, sulle 2400 aventi diritto, un migliaio in meno di oggi. Nel maceratese i veri sconfitti sembrerebbero dunque ancora una volta i cuperliani, o chi di loro aveva invitato a non votare. Così, dopo aver visto Gianni Cuperlo scavalcato da Pippo Civati al momento della scelta del segretario nazionale, il loro invito a disertare oggi le urne non ha avuto un grande effetto, considerando proprio come il maceratese sia la provincia dove si è votato di più, pur se questo potesse essere un dato scontato considerando i natali di Comi. Nel complesso l’astensionismo ha pesato più nel pesarese e nell’anconetano.
Venendo ai risultati, in provincia di Macerata Francesco Comi ha ottenuto 2920 voti, per il 78% delle preferenze, contro i 477 voti di Luca Fioretti. Una sessantina sono risultate le schede bianche e le nulle. In provincia di Ascoli invece, secondo i primi dati ufficiosi, Comi avrebbe raccolto 1369 preferenze contro le 169 di Fioretti. Nel fermano dei circa 1900 votanti il 72% avrebbe espresso il suo voto per il consigliere regionale di Tolentino, contro il 27% di voti andati a Fioretti. In provincia di Ancona il sindaco di Monsano, pur sconfitto, ha ottenuto un risultato importante, raccogliendo 1024 preferenze contro le 1704 di Comi. C’è ancora incertezza sul dato del pesarese: i votanti sono stati circa 2000, con un 70% circa di preferenze per Comi e un 20% abbondante per Luca Fioretti.
Rimandendo in provincia di Macerata, nel capoluogo Comi ha ottenuto un risultato schiacciante, con 303 voti contro i 55 del suo avversario. A Tolentino, città del nuovo segretario regionale Pd, hanno votato quasi 500 persone, con oltre 420 preferenze andate a Francesco Comi. Percentuali simili, seppure con numeri assoluti più bassi, si sono registrate in tutta la provincia, con l’eccezione di Potenza Picena e in parte di Civitanova dove il neo segretario regionale del Pd ha vinto ma con percentuali minori. Fioretti dal canto suo ha superato Comi a Jesi e in altri comuni dell’anconetano oltre – ovviamente – a Monsano, dove è primo cittadino da lungo tempo.
La segretaria provinciale maceratese, Teresa Lambertucci, ha espresso per prima cosa soddisfazione per la vittoria di un candidato maceratese nella corsa alla segreteria regionale, sottolineando subito il buon numero di votanti registrato in provincia. “Vince il cambiamento – ci ha dichiarato – e io sono più che soddisfatta del dato maceratatese, con 1100 votanti in più rispetto a chi partecipò alla votazione per il segretario provinciale. Sconfitti sono stati gli appelli all’astensionismo fatti da notevoli dirigenti del partito – e qui l’ovvio riferimento era a Sara Giannini e a Giulio Silenzi – Sono numeri buoni – è andata avanti – considerando non solo i tempi contingentati con cui abbiamo dovuto fare i conti ma anche il clima di incertezza che si vive a livello nazionale. In ogni caso non posso che essere soddisfatta sia dell’affluenza che del risultato ottenuto da Comi. Adesso – ha concuso – è il momento di chiudere le polemiche e di mettersi a lavorare sulle questioni vere, sui temi del Partito Democratico e sui problemi che attanagliano i cittadini e la società, a partire dall’economia e dal lavoro.”
Molto soddisfatto del risultato è stato lo sfidante di Comi, Luca Fioretti, in qualche modo un outsider non avendo dietro di sè dirigenti del partito, ma che ha raccolto qualche migliaio di preferenze, andando così a superare di quasi un 10% il già buon risultato che i civatiani avevano ottenuto due mesi fa al momento della scelta del segretario nazionale. “Per noi è un bellissimo risultato – ha detto – considerato in quanto poco tempo abbiano messo in piedi questo percorso. E’ un risultato che ci da forza per il futuro, per costruire qualcosa di nuovo. Mi auguro a questo punto che anche Comi voglia costruire un partito davvero nuovo, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Voglio adesso sperare – ha concluso – che il nuovo segretario sia propenso ad una segreteria unitaria, perché è importante avere un partito unito che lavori bene e che riporti il Pd a quello che era qualche anno fa. Credo che Comi sia della mia stessa opinione e probabilmente ci incontreremo già domani.”
La parlamentare Irene Manzi era tra chi, assieme al sindaco di Macerata Romano Carancini, non aveva affatto gradito l’esclusione di Luca Ceriscioli dalla competizione elettorale. Sia la Manzi che Carancini si sono però presentati al seggio di Via Spalato. “Ho votato perché sono una parlamentare del Pd e ciò significa avere rispetto per le decisioni del mio partito, anche per la decisione che non condivido di non spostare la data delle primarie – ci ha dichiarato prima dello spoglio Irene Manzi – Ero e resto convinta che questa sarebbe stata la scelta migliore anche per rasserenare il clima all’interno del Partito. In ogni caso non ho espresso alcuna preferenza, non solo perché tra i candidati non era presenta la persona che avrei votato ma anche perché dagli altri due candidati mi sarei aspettata posizioni meno intransigenti. Credo – ha concluso la parlamentare – che Comi e Fioretti abbiano più pensato alle loro questioni personali che al bene del partito.”
Soddisfazione dal comitato Comi della provincia di Macerata che – al di là del successo del proprio candidato – ha sottolineato il dato politico dell’affluenza al voto. Un voto senza dubbio condizionato dall’esclusione di Luca Cerescioli, con tutte le polemiche che hanno visto gli ultimi giorni più parlare di ricorsi e di vizi di forma che di vera e propria politica. Un voto che senza dubbio ha provocato una notevole spaccatura nel Pd regionale e che non sarà facile ricomporre. Non è però detto – a questo punto – che la segreteria unitaria auspicata anche da Fioretti non veda al proprio interno anche coloro che avrebbero appoggiato Cerescioli. Tra poco più di un anno si vota in regione, e sarebbe drammatico per il Pd arrivare ad una scadenza così importante con un partito lacerato. L’elezione oggi di Francesco Comi riporta in ogni caso un maceratese ai vertici regionali, dopo Sara Giannini che fu segretaria Pd prima dell’uscente Palmiro Ucchielli.
I RISULTATI IN PROVINCIA DI MACERATA
SEGGIO | VOTANTI | COMI | FIORETTI | BIANCHE | NULLE |
Apiro | 39 | 37 | 1 | 0 | 1 |
Appignano | 76 | 72 | 3 | 1 | 0 |
Belforte/Camporotondo/Serrapetrona | 11 | 9 | 1 | 1 | 0 |
Sant’Angelo in Pontano | 5 | 5 | 0 | 0 | 0 |
Caldarola/Cessapalombo | 31 | 23 | 7 | 1 | 0 |
Camerino | 107 | 97 | 5 | 2 | 3 |
Castelraimondo | 45 | 29 | 12 | 4 | 0 |
Cingoli | 31 | 27 | 2 | 0 | 2 |
Civitanova 1 -Via Mameli | 72 | 41 | 31 | 0 | 0 |
Civitanova 2- San Marone | 60 | 54 | 6 | 0 | 0 |
Civitanova Marche 3-Fontespina | 41 | 28 | 13 | 0 | 0 |
Colmurano | 103 | 93 | 6 | 1 | 3 |
Corridonia/Petriolo | 108 | 93 | 13 | 2 | 0 |
Esanatoglia | 32 | 27 | 5 | 0 | 0 |
Gagliole | 25 | 18 | 5 | 2 | 0 |
Loro Piceno | 80 | 64 | 15 | 0 | 1 |
Macerata 1 – Via Spalato | 349 | 281 | 49 | 15 | 4 |
Macerata 2 – Piediripa | 28 | 22 | 6 | 0 | 0 |
Monte San Giusto | 40 | 26 | 14 | 0 | 0 |
Matelica | 53 | 48 | 3 | 0 | 2 |
Mogliano | 57 | 43 | 13 | 1 | 0 |
Montecassiano | 94 | 79 | 13 | 0 | 2 |
Montecosaro Centro | 22 | 18 | 4 | 0 | 0 |
Montecosaro Scalo | 7 | 6 | 1 | 0 | 0 |
Montelupone | 29 | 21 | 8 | 0 | 0 |
Morrovalle | 140 | 128 | 10 | 2 | 0 |
Pievebovigliana/Muccia/Pievetorina/Montecavallo/Fiordimonte/serravalle | 71 | 69 | 2 | 0 | 0 |
Penna San Giovanni/Monte San Martino | 24 | 24 | 0 | 0 | 0 |
Pioraco/Sefro/Fiuminata | 67 | 65 | 1 | 1 | 0 |
Pollenza | 28 | 17 | 11 | 0 | 0 |
Porto Recanati | 66 | 45 | 18 | 3 | 0 |
Potenza Picena | 228 | 147 | 80 | 1 | 0 |
Sarnano | 104 | 95 | 8 | 1 | 0 |
Ripe | 61 | 57 | 4 | 0 | 0 |
Recanati/Montefano | 275 | 223 | 41 | 1 | 0 |
San Ginesio/S.Angelo | 45 | 36 | 8 | 1 | 0 |
San Severino Marche | 112 | 104 | 5 | 2 | 1 |
Tolentino | 492 | 467 | 21 | 4 | 0 |
Treia | 101 | 98 | 2 | 1 | 0 |
Urbisaglia | 91 | 62 | 29 | 0 | 0 |
Visso/Ussita | 23 | 22 | 1 | 0 | 0 |
3473 | 2920 | 477 | 47 | 19 | |
86,0 | 14,0 |
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Non poteva andargli peggio. A Comi. E al PD.
vince il cambiamento??? COMI???????????? Terè, ma che te fumi?!?!?!?!?
Già Consigliere regionale, poi candidato Sindaco Tolentino, ora Segretario Provinciale (non ricordo ora gli incarichi precedenti)….
Nel 2015 si ricandiderà in Consiglio regionale oppure favorirà il ricambio, tornando ad essere un privato cittadino??
Se il raffronto con le primarie per la segreteria provinciale è ritenuto improprio, perchè rivolte solo agli iscritti, forse si potrebbe aggiungere quello delle ultime primarie aperte. In quella occasione in provincia di macerata votarono in 17.445 (vostro dato). Facendo due conti oggi siamo circa 80% in meno. Ad maiora!
Quest’anno va di moda un altro vintage
Congratulazioni per il grandissimo risultato!
Silenzi, non cominci a dare i numeri? Perché non si capisce bene se ha vinto l’astensionismo o l’affluenza. Nel caso avesse vinto l’astensionismo che di solito è indice di sconfitta è l’affluenza ad aver vinto o bisogna tener conto che se gli astenuti siano più degli affluenti e gli affluenti essendo maggiori alle previsioni siano i vincitori o siano perdenti essendo superiori agli astenuti in quando quest’ultimi non votanti vengono conteggiati tra i non affluenti ?
Bbella Frà !
A Civitanova hanno votato in totale 173 cittadini??!! Azz.. che rappresentanza! Ora come farà il PD ad aspirare al governo della Regione, con questa spaccatura anzi “tranciatura” interna?
Ancora si parla di cambiamento!?! Basta con proclami da prima Repubblica, almeno nelle Marche non ci credo alla svolta Comiana più che altro sembra Comica; intanto vediamo alle regionali che strada prenderemo:se ancora con l’Udc o con la SINISTRA. Speriamo che Renzi abbia veramente il coraggio di cambiare e non finisca impallinato da forze oscure che propendono per la conservazione della “specie”, vedo girare nomi interessanti (Boeri, Baricco, Guerra….),nuovi, freschi e discontinui rispetto al passato se non li inserisce già partiamo con il piede sbagliato e credo che rimarremo ancora impantanati.
Nel centrodestra è iniziata la stagione “dell’utile idiota”. Penso che stanno copiando anche a Sinistra!
Mostra del clientelismo bonsai.
Mi sfugge il significato di una scheda bianca o nulla alle primarie.
Comunque questa e’ l’ennesima dimostrazione di come il PD si presenti agli elettori (non solo tesserati) come partito strutturato e la sconfitta di coloro che avevano invitato al boicottaggio e’ la dimostrazione che i simpatizzanti di uno schieramento politico vogliono partecipare alle scelte, a partire dalla nomina dei responsabili.
Tutto ciò dovrebbe far meditare anche il centro destra.
auguri.
Ma cosa ha vinto? Perchè i Tolentinati non l’hanno eletto a proprio sindaco? Inoltre, rappresenterebbe il nuovo? Ma è da una vita che fa solo il politico.
Non vorrei essere qualunquista, ma, detto con il massimo rispetto si intende, non è ora che il Sig.Comi vada a lavorare. Tra le altre cose non credo debba nemmeno faticare a trovare una occupazione avendo un cuccia calda in un ente pubblico che lo attende. Le carriere in tutto il mondo funzionano così: se si è in fase ascendente si continua, se, come è il caso del nostro, non si è data prova di grandi capacità (quale miglior giudizio di quello dei tolentinati), perché non si molla. Se si ama la politica la si può fare anche senza sedere su qualche cadrega!
Per la legge dei grandi numeri (o miseri, vista l’affluenza), prima o poi un’elezione doveva pur vincerla.
Ecco i numeri reali:
nel 2007 il PD vantava oltre 20.000 tessere,
oggi 12.000,
il resto non conta…