Dopo la plateale protesta dei bagnini di stamattina tra Porto Potenza e Porto Recanati (leggi l’articolo) il presidente regionale Spacca rassicura sugli interventi a difesa della costa: “L’attenzione della Regione Marche per la salvaguardia della costa e la tutela gli operatori balneari danneggiati dalle fortissime mareggiate degli ultimi anni, è massima e dimostrata con fatti concreti. La Regione ha infatti stanziato per il litorale a sud di Porto Recanati 4,6 milioni di euro di risorse per interventi di ripristino. L’entità dei fondi è particolarmente elevata, proprio nella consapevolezza, mai venuta meno, che la nostra costa rappresenta un fattore ambientale ed economico di straordinaria importanza per le Marche”. Nello specifico 4,2 milioni di euro, derivanti dall’Accordo di programma sottoscritto a suo tempo dal presidente Spacca con l’allora ministro dell’Ambiente Prestigiacomo, sono stati stanziati per ripascimenti della zona sud, tra le più colpite dalle recenti mareggiate. I lavori saranno presto aggiudicati dal Comune di Porto Recanati, che ha già concluso la gara ed è in fase di aggiudicazione delle opere. A questa somma si aggiungono ulteriori 400.000 euro di stanziamenti regionali, risorse utilizzate per opere di manutenzione sui pennelli del tratto centrale del litorale di Porto Recanati. “L’impegno della Regione è quindi particolarmente concentrato su un tratto di costa, quello tra Porto Recanati e Porto Potenza Picena, devastato dalle recenti mareggiate”.
Sul tema è previsto un incontro lunedì 17 febbraio a Roma, tra l’assessore alla Difesa della Costa, Paola Giorgi – il presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi e le rappresentanze dei balneari con il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando. L’assessore porrà il problema della salvaguardia e del ripristino del litorale marchigiano devastato delle violenti mareggiate delle ultime settimane. “Centrale risulta la questione delle risorse necessarie per la tutela del territorio, dopo anni che lo Stato non investe adeguatamente in questo settore – afferma l’assessore – Le sole Regioni e i soli enti locali non possono intervenire con le esigue disponibilità di bilancio, penalizzate dal rispetto del Patto di stabilità. Al ministro chiederò di assumere provvedimenti adeguati alla gravità della situazione, a fronte di una stima di 100 milioni di euro necessaria per la difesa della costa marchigiana”. Giorgi esprime anche solidarietà agli operatori balneari che stanno manifestando a sostegno del proprio lavoro, compromesso dalla violenza del mare e dalle preoccupazioni per la direttiva Bolkestein, che mette a rischio il futuro delle piccole imprese (100mila gli addetti marchigiani interessati). Riferendosi alla manifestazione di Porto Recanati, Giorgi ripete che la Regione, con proprie risorse, ha in corso interventi: “Tutta la zona è ben monitorata e registra interventi significativi di rispristino e salvaguardia. Ma è evidente che, con le sole forze regionali, non è possibile giungere a una risoluzione del problema in tutti gli ambiti esposti alle mareggiate, che stanno assumendo sempre più caratteri di estrema violenza. Per questo al ministro Orlando chiederò un’attenzione maggiore da parte del Governo centrale, in quanto le comunità locali non possono essere abbandonate a se stesse nella gestione di un fenomeno che interessa tutta la costa e tutto il territorio nazionale”. Il presidente Sib (Sindacato italiano balneari) Marche, Enzo Monachesi, che sarà presente all’incontro col ministro Orlando, ringrazia “il presidente Spacca e l’assessore Giorgi per la costante opera di monitoraggio della situazione e per l’attenzione mostrato a favore dei balneari”.
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Se lo stanziamento per il litorale di Porto Recanati e Porto Potenza Picena e’ come quello del ponte sul fiume Fiastra di Corridonia i bagnini del posto debbono cercarsi un’altra spiaggia. Diceva Renato Rascel : CAMPA CAVALLO CHE L’ELBA CRESCE!
Gentile “pierre” (…), le risorse stanziate di cui si parla sono già state trasferite al Comune di Porto Recanati dalla Regione, sono due interventi distinti: un intervento di manutenzione e uno strutturale e il Comune ha già provveduto ad eseguire le gare di appalto dei lavori. Le risorse che la Regione ha stanziato per il Ponte di Corridonia sono reali, il problema sorge per una quota di circa 700mila euro che la Regione ha a disposizione ma la Provincia ha bloccato lo stanziamento in quanto oggi non può spendere per i vincoli legati al Patto di Stabilità. Per superare la problematica, grave, la Regione ha chiesto specificatamente al Governo che vengano esonerate dal Patto risorse oggi disponibili ma che non si possono spendere per i vincoli del patto stesso. Chiaramente per ottenere risultati rapidi e concreti tutta la filiera istituzionale si dovrebbe muovere con la stessa incisività. Paola Giorgi
Alcune considerazioni:
1) i lavori di mautenzione sono come gli ultimi mi sembre di 2 anni fà quando sono stati riversati in mare (zona scossicci) circa 60mila metri cubi di ghiaia presa da Cingoli? Era chiaro che il mare si sarebbe vendicato.
2) unico intervento risolutivo è scavare la sabbia mettere gli scogli e coprire con sabbia presa dal fondale marino. Il resto sono solo soldi buttati a mare
3) solo in italia si permette di costruire (anche in cemento) in riva al mare, alla faccia dell’ambiente…
Le spiagge servono a far lavorare e guadagnare i bagnini. La difesa delle spiagge va fatta utilizzando i soldi che lo Stato incassa dal canone di affitto agli stabilimenti.
Gentile Signora Paola , se mi dai i soldi e non li posso spendere e come se non me li dai, inutile girare sulle parola! Punto e basta.