L’Unione Sportiva Acli Marche, con il sostegno della Regione Marche, ha realizzato nel corso dell’anno 2013 il progetto “Lo sport dal fair play all’antirazzismo”. L’iniziativa è stata realizzata nel territorio delle province di Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Pesaro Urbino coinvolgendo circa 75 società sportive affiliate nel territorio regionale e ovviamente anche i quattro comitati provinciali dell’U.S. Acli Marche. “La nostra iniziativa – dicono i dirigenti dell’ente di promozione sportiva delle Acli – è stata rivolta ai giovani sportivi, ai rispettivi genitori, allenatori, tecnici e dirigenti e ha voluto porre in atto una serie di iniziative finalizzate a educare al valore della diversità, fornendo una serie di strumenti culturali che hanno aiutato a pensare in maniera critica, ripensando a ciò che è avvenuto in passato, verificando e rielaborando, quando è stato necessario, le false conoscenze che sono state acquisite nel tempo da più fonti. Gli ambiti di intervento sono stati l’antisemitismo con particolare attenzione all’informazione e sensibilizzazione sui temi dello sterminio messo in atto nel secolo scorso contro gli Ebrei (Shoah), il multiculturalismo e l’intolleranza razziale, la violenza e l’intolleranza in genere”. Il progetto è partito dalla consapevolezza che, fin dall’antichità, lo sport ha sicuramente rivestito un fondamentale ruolo di coesione sociale e di sviluppo dell’individuo, ma anche del collettivo, di avvicinamento tra i popoli tanto da essere considerato uno dei motori dell’evoluzione culturale dell’uomo. “Ai giorni nostri – concludono i dirigenti dell’U.S. Acli delle Marche – lo sport e la pace costituiscono un binomio connesso in maniera sempre più stretta perché, favorendo la reciproca conoscenza e il contatto tra popoli di diversa origine (si pensi ai campionati del mondo di calcio, alle Olimpiadi, etc) rafforza la convivenza pacifica e il necessario spirito di collaborazione. Esso è, dunque, un fondamentale mezzo di avvicinamento tra i popoli e non esiste forma di lotta più pacifica contro il razzismo, la xenofobia e l’esclusione sociale. Lo sport trasmette ai giovani valori e principi che sono alla base di sane competizioni sportive come ad esempio il rispetto per gli avversari di qualsiasi nazionalità siano”.
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