di Andrea Busiello
Una vera e propria mannaia addosso al Porto Potenza. Il giudice sportivo ha infatti sanzionato pesantemente la società e diversi tesserati per quanto successo nel campionato juniores. 500 euro di multa per la società “Per essere un proprio sostenitore, a fine gara, entrato nel terreno di gioco avvicinandosi all’arbitro, strattonando la divisa senza causare ulteriori conseguenze minacciandolo, venendo fermato ed allontanato dai dirigenti della squadra ospite. In campo avverso”. Anche l’allenatore Emanuele Ciabocco è stato fermato fino al 26 marzo 2014 “Per aver, al termine della gara, avvicinato l’arbitro protestando reiteratamente tentando di ostruire il rientro del direttore di gara con il corpo e con le mani senza causare conseguenze, insultandolo”. Il giudice sportivo ha sanzionato duramente anche alcuni calciatori: Luigi De Martino è stato fermato fino al 31/5/2015 “Per aver al termine della gara, attinto l’arbitro con sputi che lo colpivano al viso e nella parte anteriore della divisa, il calciatore si sfilava poi la maglietta con l’intento di nascondere il proprio numero continuando a lanciare sputi all’indirizzo dell’arbitro coperto da alcuni propri compagni”. Zeno Della Valle è stato fermato fino al 31/1/2015 “Per aver, al termine della gara, attinto l’arbitro con alcuni sputi che lo colpivano al viso e nella parte anteriore della divisa”. Infine, anche Giorgio Gennari è stato fermato fino al 31/8/2014 “Per aver al termine della gara colpito l’arbitro alle spalle con una gomitata spintonandolo senza peraltro causare conseguenze fisiche. In tale frangente il calciatore minacciava l’arbitro venendo trattenuto ed allontanato da alcuni propri compagni di squadra”.
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se invece di giocare a calcio, avessero praticato il tiro al piattello, quante persone sarebbero decedute sul campo di calcio? Poi lo chiamano – GIOCO – del calcio! che tristezza!
il problema è che questi bravi ragazzi a casa avrebbero dovuto ricevere un sacco di sberle, invece i genitori gli avranno detto: ciai ragiò coccu de babbu l’arbitru non capia un ……… si fatto ve a sputaglie!
i ragazzi si comportano come gli viene insegnato. I loro idoli sputano, scalciano, fanno risse e tutto si chiude con Poche giornate di squalifica e poi gli stessi autori vengono portati loro a modello. Qualcuno è persino diventato ambasciatore dell’Unicef.
Poi ci meravigliamo se loro li imitano giocando a fare i grandi?!?
il marcio è dentro di noi, peccato che in Italia si fa fatica a capirlo e si cerca sempre di addossare le colpe agli altri.
mi meraviglio che tutti commentate e magari nessuno si è documentato come sono andati effettivamente i fatti … Non per giustificare , ma solo per fare chiarezza. Questi ragazzi si allenano e sudano tutta la settimana e in piu’ vanno a scuola. Troppo facile sparargli addosso !!!!