Da Alessandro Savi, consigliere del Centro Democratico al Comune di Macerata, riceviamo:
«Di solito sono i casi di malasanità ad assurgere all’onore della cronaca, a colpire l’attenzione della popolazione. Per contro, vorrei sommessamente sottolineare la mia personale esperienza che, in un tempo difficile, contrassegnato da dolorosi tagli alla sanità (così come in tutti gli altri settori), è di segno opposto e, nel contempo, contribuire a stimolare una riflessione sulla vitale importanza della sanità pubblica, conquista sociale troppo spesso dimenticata o sottaciuta. Lo scorso novembre sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico all’intestino cosiddetto “salvavita”, intervento che solitamente richiede il posizionamento di una “stomia” da rimuovere successivamente tramite ulteriore intervento.
Il dottor Walter Antonelli, dirigente medico dell’Unità Operativa dell’ospedale di Macerata, ha ritenuto di procedere, dopo una accurata informazione finalizzata ad un consapevole consenso, ad intervenire in un tempo, resecando la parte malata e perforata con successiva anastomosi tra i due monconi. Tale scelta, oltre ad aver notevolmente abbreviato i tempi della mia convalescenza, rappresenta indubbiamente un esempio di coinvolgimento del paziente nella decisione terapeutica proposta. Un solo dubbio mi assale: da quando è stata diagnosticata la perforazione intestinale con l’indicazione di un trattamento chirurgico “indifferibile”, sono passate ben quattro ore per indisponibilità della sala operatoria, pur essendomi stato spiegato che le complicanze post-operatorie a cui potevo andare incontro, aumentavano proporzionalmente con il tempo d’attesa. Comunque ciò non mi impedisce di ringraziare tutto l’intero Dipartimento di Chirurgia: dal Direttore a tutti i Dirigenti medici, dal personale infermieristico alle OSS e tutti gli addetti e le addette del reparto che si sono prodigati con straordinaria competenza e tanta passione per rendere meno triste e dolorosa l’esperienza vissuta. Nell’attuale riordino sanitario regionale spero si creino i presupposti per dare una risposta pronta ed efficace alle numerose urgenze che ormai afferiscono a Macerata».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Mi associo alla tua lettera Alessandro, per aver vissuto recentemente una esperienza analoga alla tua anche se meno grave, così come la mia compagna meno di due anni fa per un cancro al retto. Due piccoli capolavori del dr. Patrizi. Credo che l’intero personale del Dipartimento di chirurgia maceratese sia da qualificare tra i migliori del nostro Paese per capacità e umanità che ho potuto riscontrare nel corso delle nostre degenze! Auguri sinceri Consigliere!!
Auguri di pronta ripresa,Alessandro. Ci rivedremo al più presto allo stadio.
Mi associo. Sette anni fa ho avuto un intervento a cuore aperto in Ancona che mi ha salvato la vita. Un trattamento da albergo a 5 stelle. Voglio sottolinearlo perchè, come dice Savi, siamo abituati ad enfatizzare alcuni casi negativi che possono accadere ma quanti migliaia di interventi a giorno vengono effettuati con successo?
Auguru ad Alessandro di pronta e completa riabilitazione!
Premessi i dovuti auguri di pronta ripresa ad un amico. Posso anche io testimoniare l’efficenza dell’ospedale di Macerata per motivi familiari accaduti da poco. Anzi devo dire che avendo sorella e cognato medici a Perugia si sono meravigliati della prontezza, dell’efficenza dell’ attrezzatura e della capacità dei medici.
Facciamo si che non ci venga portata via ANCHE questa eccellenza!
Approfitto anch’io dell’intervento del dottor Savi per ringraziare la chirurgia dell’ospedale di Macerata, in particolare il Dottot Gesuelli e il personale infermieristico, tutti molto professionali efficienti e simpatici.
mauro marconi
Mi associo ai commenti positivi precedenti che smentiscono le catastrofi esternate appena qualche giorno fa.