Rossi contro Iacopini: “A che titolo usa le sale del Municipio?”

CIVITANOVA - Il consigliere contesta la conferenza stampa del militante grillino che non ha cariche istituzionali: "Da quando un partito o una lista civica svolgono attività politica in Comune?"

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Pier Paolo Rossi

Pier Paolo Rossi

«A che titolo Iacopini tiene conferenze stampa in Comune?». A chiederselo è il consigliere Pier Paolo Rossi che contesta le modalità con le quali ieri il M5s ha incontrato la stampa presso la Sala dell’amicizia (leggi l’articolo): «Chi è il signor Iacopini? – domanda Rossi -Non mi sembra sia un dipendente comunale o un assessore o un consigliere comunale. Con quale arroganza Pierpaolo Iacopini, libero cittadino, dispone a proprio piacimento delle sale comunali? Non mi sembra di ricordare nessun tesserato di partito da destra a sinistra o simpatizzante di liste civiche tenere conferenze stampa in Comune. Da quando un partito, una lista civica o un movimento svolge attività politica nelle sale del Comune? Chi cerca il rispetto delle regole non ha regole? E’ vero che le porte del Comune devono essere “aperte” ai cittadini ma evidentemente il signor Iacopini ha scambiato il municipio per casa sua». Nel merito dell’oggetto della conferenza, ovvero l’alienazione degli immobili comunali Rossi aggiunge: “l’appartamento di via Garibaldi è arrivato alla seconda asta pubblica quindi il mercato non ha risposto al prezzo minimo precedentemente fissato e il ribasso d’asta è logica conseguenza, è improprio dunque parlare di svendita. Per quanto concerne l’immobile di Santa Maria Apparente vorrei evidenziare che si tratta invece di un edificio di circa 70 anni fa e che fino ad una quarantina di anni fa è stato adibito a scuola elementare: i servizi igienici siti ai pianerottoli della rampa di scala centrale non sono certo consoni ad una abitazione. L’immobile provvisto di una piccolissima corte è oltretutto situato praticamente al centro di un crocevia molto trafficato e l’ingresso principale proprio a ridosso della strada priva di marciapiedi. Nonostante ciò che lo stesso signor Iacopini afferma l’edificio di Santa Maria Apparente non è in grado di svolgere minimamente la funzione di civile abitazione senza la dovuta ed onerosa ristrutturazione in assenza della quale non è possibile ospitare delle famiglie».



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