53mila euro di multa per Angelo Sciapichetti, 118mila per Stefano Monachesi e 50mila per la Croce Verde: sono queste le cifre della maxi multa scattata in seguito ad un verbale di Direzione del lavoro, Inps e Inail che nei mesi scorsi hanno effettuato dei controlli nella sede della onlus in seguito ala un contenzioso aperto da tre dipendenti, poi licenziati (leggi l’articolo).
A dire la sua sulla notizia è lo stesso Angelo Sciapichetti. «Preso atto dell’irritualità con cui sono venuto a conoscenza, delle presunte contestazioni che sarebbero mosse al sottoscritto dall’ufficio del lavoro riguardante gli ultimi due anni di presidenza della Croce Verde conclusasi per quanto mi riguarda nel 2010, per dovere di informazione, vorrei ricostruire, qui sinteticamente, ma pronto ad entrare nel dettaglio quando verrà ritenuto necessario da chi di dovere, il contesto nel quale si sono svolti i fatti in questione e in cui il sottoscritto, insieme agli altri componenti del consiglio direttivo, è stato chiamato ad operare.
Avendo maturato una importante esperienza associativa e di volontariato nell’Avis provinciale e regionale (così dicono ) visti i legami storici esistenti a Macerata tra le due associazioni (I soci della Croce Verde nel 1950 fondarono l’AVIS comunale di Macerata),verso metà 2004, vengo chiamato da alcuni soci della Croce Verde per cercare di far fronte ad una situazione agonizzante che l’associazione stava attraversando, situazione ad onor del vero, simile a tutte le altre pubbliche assistenze delle marche, ma a Macerata resa ancora più drammatica da una grave crisi dirigenziale e associativa che, se non risolta, avrebbe portato alla definitiva chiusura dell’associazione.
La situazione che mi è stata consegnata appena eletto è stata la seguente: perdita di bilancio annuale di 212.000 euro corrispondenti a 580 euro al giorno; parco macchine praticamente da ricostruire avendo in media ogni macchina intorno ai 10 anni di vita con qualche milione di chilometri percorsi, un numero di dipendenti sproporzionato se raffrontato alle potenzialità operative dell’associazione e un numero di soci effettivi che prestavano servizio volontario ridotti a qualche unità. (quanto sopra è verificabile in ogni momento dai bilanci dell’ente e dalla presenza di decine di persone che potrei chiamare a testimoniare);ogni mattina c’era il rischio concreto di non far partire le ambulanze perché i fornitori di gasolio, minacciavano giustamente di non fare più rifornimento se non ci fossimo affrettati a pagare, le officine meccaniche dicevano di non riparare le macchine ferme in garage che quotidianamente avevano bisogno di manutenzione vista l’usura di ognuna di loro. Le ingiunzioni di pagamento erano quotidiane. Non l’ho mai detto, perché non è nel mio costume,e nel mio modo di fare (mia nonna contadina mi ha insegnato il detto:”fai del bene e scordati, fai del male e pensaci”) ma visto che sono stato ripetutamente chiamato in causa, voglio precisare che Il sottoscritto dal 2004 ha dovuto garantire in proprio presso gli istituti di credito gli scoperti,i prestiti bancari e i contratti di leasing a nome e per conto della Croce Verde, altrimenti si sarebbe chiuso e fermato tutto.
Per provare a dare un futuro all’associazione, occorreva quindi, innanzitutto risanare il bilancio facendo scelte urgenti e dolorose, coerenti con una associazione di volontariato, contenendo i costi comprimibili ed attivando nuovi servizi alla persona. Cosa che in sei anni abbiamo fatto, passando giorni e notti alla ricerca di un’idea o di una possibile soluzione o girando l’Italia per vedere come erano organizzate le altre consorelle come la nostra e i servizi che stavano effettuando. Da qui nasce l’idea dell’ampliamento delle attività, volgendo lo sguardo al servizio delle onoranze funebri, così come la Croce Verde di Reggio Emilia, di Pistoia, ecc, fanno da più di cinquanta anni, le Misericordie in Toscana da più di un secolo. Questa scelta ha costituito la svolta all’interno dell’Associazione che oggi, a seguito del successo che ha avuto, può garantire un futuro all’associazione stessa ma ha finito per essere un problema per il sottoscritto e per quelli che sono venuti dopo di me. Sono iniziate da subito nei miei confronti le intimidazioni verbali e scritte, gli avvertimenti, le lettere anonime, le incursioni nella mia vita privata, la visita “strana” presso la mia abitazione: tutti fatti di volta in volta denunciati e portati a conoscenza delle autorità competenti che hanno cambiato in qualche modo anche il mio modo di vivere e di pensare. Con l’avvio di quella attività è cambiato il clima nei confronti dell’Associazione, sempre più benevolo da parte della cittadinanza che ha capito, apprezza e ringrazia per la qualità e la bontà dei servizi offerti, sempre più minaccioso e tempestoso da parte di chi poteva avere nel settore interessi consolidati e non ha accettato il nostro “non arrenderci” neanche di fronte a minacce ripetute ed importanti.
In sei anni, al termine del mio secondo mandato, grazie al sacrificio di tanti volontari,ad una pace sociale interna che la Croce Verde di Macerata non aveva mai conosciuto precedentemente e al contributo di tutti abbiamo riportato il bilancio dell’associazione in pareggio e così è avvenuto negli anni successivi. Il parco macchine, grazie soprattutto all’aiuto della Fondazione è stato quasi totalmente rinnovato e i volontari sono ritornati a frequentare numerosi i corsi di formazione e quindi l’Associazione. Questi sono i fatti dimostrabili in qualsiasi momento.
Questo lo dico per amor di verità ma soprattutto per contestualizzare la vicenda in questione e per evidenziare il quadro in cui eravamo chiamati a prendere decisioni quotidiane importanti al fine di assicurare come abbiamo sempre fatto un servizio qualificato di emergenza sanitaria 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, servizio garantito, occorre mai dimenticarlo, soprattutto grazie ai tanti volontari che, per fortuna, non sono mai mancati. Su tutto il periodo del mio mandato, 2004-2010 sono comunque pronto in ogni momento, a fornire tutti i chiarimenti necessari in ogni sede. Infine, permettetemi una considerazione: le inchieste scattate a seguito dei licenziamenti di alcuni dipendenti (avvenuti quando il sottoscritto non solo non era più Presidente, ma non faceva più parte neanche del Consiglio Direttivo)erano due: una della Guardia di Finanza e una dell’Ufficio del Lavoro. Quella della Guardia di Finanza (avviata a seguito di accuse pesanti e infamanti) dopo mesi di indagini, si è conclusa senza nessun rilievo per l’associazione, constatando che tutto era in regola e fatto nella massima trasparenza; le conclusioni sono state notificate (quelle si) da tempo: come mai di quel verbale eccezion fatta per un’articolo pubblicato nella cronaca locale di un quotidiano a tiratura regionale non è stata data mai nessuna notizia non dico con la stessa solerzia ed enfasi con cui si è data alla vigilia di natale quella di cui stiamo parlando, ma facendone almeno menzione in qualche angolo di giornale da parte di quegli organi di informazione che avevano riportato la notizia, con tanto di foto dell’avvio delle indagini? Che fine ha fatto in quel caso il sacrosanto, condivisibile quanto in’alienabile “diritto di informazione? “Quanto al sottoscritto so di essere con la coscienza a posto e di aver fatto tutto il possibile per il bene di un’associazione gloriosa che meriterebbe, per i servizi che quotidianamente offre un’attenzione diversa, più oggettiva e forse meno “morbosa”; sono comunque pronto a rispondere dei miei errori, se ci sono stati, come tutti, in ogni sede, sapendo comunque di aver fatto ogni scelta, secondo coscienza e trasparenza nell’interesse supremo dell’associazione e nella situazione emergenziale che mi sono trovato a gestire. So anche in alcuni casi, di aver dato fiducia a persone che mi hanno chiesto, anzi, direi implorato di dar loro fiducia e forse ho sbagliato a concedergliela perché ne meritavano molto meno o non ne meritavano affatto ma questo è un problema che non può far parte della giustizia terrena, ma solo di quella giustizia divina alla quale prima o poi ognuno di noi dovrà rispondere.
Una cosa vorrei precisare: la cosa di cui più mi onoro nella vita è quella di essere stato donatore di sangue,i panni di dracula per i fatti della Croce Verde che qualcuno vorrebbe farmi indossare, non mi appartengono e se qualcuno pensa di imbastire direttamente o indirettamente intorno a questa vicenda una speculazione politica, (visto il clima che c’è nel Paese) fa del male non a me ma alla Croce Verde. La polemica politica chi vuole farla con me, può farla in altra sede, e su altri argomenti, lasci in pace per piacere, il mondo del volontariato e la Croce Verde».
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Sciapichetti…non se la prenda con il dito che indica la luna!! Il problema sta anche nel licenziamento dei dipendenti ma sono problemi che valuterà la magistratura del lavoro. QUi il problema è che forse quei contratti Co.Co.Pro. sono stati utilizzati per finalità ben diverse da quelle di realizzazione di un progetto. La legge vieta espressamente di subordinare il lavoro di un soggetto con CoCoPro a qualsiasi orario se non legato all’orario di apertura dell’azienda. L’assenza di orari è accompagnata dalla mancanza di vincoli di subordinazione. Il co.co.pro. non è un lavoratore dipendente e dunque, per definizione, non dipende dagli ordini né del datore di lavoro né dei dirigenti aziendali. Quindi se esistevano dei turni di lavoro uguali ed identici a quelli degli altri dipendenti ci potrebbe essere una elusione o sviamento del principi del contratto Co Co Pro. Poi lei queste cose da esperto di economia (visto che ha ricevuto in passato una consulenza per la giunta Spacca) dovrebbe saperle. Li ha stipulati lei i contratti di quei dipendenti? E’ stato lei ad indicare alla azienda a quale tipologia contrattuale dovevano essere sottoposte quelle persone?
Fiat Lux
Come sempre in questo Paese i giornalisti provano ad anticipare la magistratura innalzandosi a giudici supremi e si permettono di sputare sentenze. Penso che sia schifosa la campagna denigratoria che un quotidiano in particolare sta attuando contro il consigliere regionale Angelo Sciapichetti. La prudenza nei giudizi sarebbe quantomeno auspicabile anche perché le condanne si gridano in prima pagina mentre le scuse finiscono nei trafiletti delle pagine finali. Qui su CM oltre alle opinioni dei giornalisti siamo costretti a subire anche i giudizi (spesse volte anonimi) della cd piazza, ma ricordatevi che parliamo della stessa piazza che scelse Barabba e mandò Gesù in croce (e con questo non voglio fare parallelismi tra i protagonisti della vicenda in oggetto). Detto questo esprimo la mia solidarietà ad Angelo del quale conosco l’onestà e la rettitudine morale.
chi sceglie di buttarsi in politica deve mettere in conto il giudizio della piazza; non sara’ che ci dobbiamo affidare al popolo solo quando ci servono i voti per essere eletti?
Angelo, i miei migliori applausi….
E ti pareva che non ci andavano di mezzo i giornalisti e le loro testate….
Italia Italia…
Vorrei cmq far presente al Sig. Saiu che se a Macerata negli ultimi
tre anni si è mosso qualcosa ( vedi la Procura ) lo si deve a CM
che con i suoi articoli denuncia ha scosso un po’ l opinione pubblica .
Quindi non se la prenda se in qualche articolo rientra qualche suo conoscente come destinatario
di qualche multa.
quando Sciapichetti appare nelle foto di inaugurazioni, o in articoli su congvegni importantissimi é cronaca politica. quando invece si riportano notizie poco carine é sciacallaggio politico e mediatico…bah!
@cavecanem Ovviamente che decide di intraprendere un cammino politico e quindi pubblico deve mettere in conto il giudizio della piazza, ma per ciò che concerne il suo operato e la sua gestione della cosa pubblica. Guai a sostituire il prezioso lavoro della magistratura con quello degli additatori di piazza. Una volta dimostrata la colpevolezza allora si che la piazza potrà esprimere il suo giudizio che sarà auspicabilmente negativo.
@claudio solleone Vorrei invitarLa a leggere bene il mio commento da dove traspare in maniera chiara il mio attacco ad una testata giornalistica e non a CM che ha il pregio di dare spazio anche alle repliche di chi viene messo sotto accusa al contrario di quanto fa alcuna carta stampata che per continuare a vendere 10 copie fa esclusivamente opera di sciacallaggio. Sono solito essere prudente ed attendere che le indagini facciano il loro corso prima di puntare il dito e lo faccio sia che si tratti di conoscenti sia che si tratti di sconosciuti.
@luca sparapani Lo sciacallaggio c’è quando si danno per assodati dei fatti che non esistono e si cerca di trasformare mere ipotesi in realtà di fatto.
Detto questo, invito tutti a leggere con attenzione l’articolo di cui sopra, e ringrazio la redazione di CM per avere dato il giusto spazio di replica.
1+1= https://www.cronachemaceratesi.it/2013/09/30/fiori-darancio-per-maurizio-saiu-e-maria-sara-amati/381614/
@ luca sparapani 1+1 cosa? Francamente non riesco a comprendere cosa possa centrare il mio matrimonio con quanto da me dichiarato nei commenti di cui sopra. Capisco che quando non sia hanno argomentazioni si cerca di spostare l’argomento fuori dai binari. Se con il suo primo commento aveva detto poco con questo si è riuscito a superare arrivando a scrivere senza dire nulla.
Angelo,ci conosciamo da una vita, e ti voglio dire che non sei tu il problema,sei una brava persona!….Guardati attorno!!!
Sig Saiu
ma con chi crede di stare a epistolare??!
Rilegga meglio lei quello che ha scritto
“CM oltre alle opinioni dei giornalisti siamo Costretti a subire etc etc…
Si ravveda altrimenti quell 1+1 che a lei sembra non dire nulla
significherebbe invece dire molto …
( Ma porca miseria qua’ ognuno pensa che i commentatori abbiano tutti
l anello al naso – e non se ne po piu’ )
Le mansioni superiori mi sembra che al giorno d’oggi ci siano quasi dappertutto. Andate a chiedere ai ragazzi che fanno un qualsiasi stage. Tutti sanno ma fanno finta di non sapere. Una domanda mi sorge spontanea, ma questi ragazzi vedendo le (presunte) irregolarità solo adesso che non lavoravano più si sono resi conto che c’era qualcosa che non andava? Perchè le scelte erano 2: 1) essere complici di tutto ciò o 2) andarsene via. Mi sembra che gli abbia fatto comodo la 1.
Vorrei solo far notare una cosa… “non è stata ancora inviata alcuna notifica”
Facciamo finire le indagini e aspettiamo la sentenza definitiva, poi si potranno esprimere giudizi.
Ad oggi le operazioni aritmetiche (1+1) o gli ornamenti bovini (anelli al naso) restano solo dei simpatici commenti
magari la notifica non é ancora arrivata, non che non sia stata inviata. e comunque alle mie domande nessuno ha risposto ponendo anzi altre questioni insignificanti
Sciapichetti é vero, perche’ non risponde alle domande del primo commento del Sig. Sparapani? E poi perche’ anche come e’ moda tutt’ora si accettano convenzioni 118 a pochi soldi quando si sa gia’ in partenza che si rimettera’?
@ luca sparapani… forse la notifica è stata inviata all’indirizzo sbagliato?? forse direttamente a qualche giornale… ma le sembra giusto che alla fine del 2013 uno debba sapere certe notizie dai giornali? con quale diritto l’ispettorato del lavoro ed altri enti di tutto rispetto divulgano informazioni cosi’ importati prima di avere perlomeno l’accortezza di informare la parte interessata? con quale presunzione ci troviamo tutti noi a giudicare quando non siamo nemmeno sicuri di conoscere bene i fatti? almeno bisognerebbe aver letto qualcosa… che ne sappiamo noi dei cocopro e dei contratti..
la mia sensazione è che a perderci in tutta questa storia è la croce verde di macerata… che è stata presa e strumentalizzata per attaccare personalmente chi ne fa parte per 10001 motivi diversi che magari con l’ente neanche centrano piu’ di tanto e che non sto qui a giudicare se giusti o sbagliati. pero’ la croce verde non centra…!!!!
sciapichetti non si scandalizzi se la notizia della chiusura della guardia di finanza con un esito positivo per l’ente..non ha avuto riscontro. quando si fanno le cose bene… e si ottengono buoni risultati interessa veramente a pochi!! MI DISPIACE MA NON FA PROPRIO NOTIZIA!!!
Non si preoccupi che di co co pro ne capisco abbastanza. nessuno sta dubitando della onestà di Sciapichetti o degllr altre persone cojnvolte! sto semplicemente facendo notare che la multa si riferisce a circostanze ben diverse da quelle che sciapichetti menziona nella sua risposta. ho fatto delle domande e osservazioni cui nessuno ha saputo o voluto rispondere. poi sulla correttezza della notifica ai giornali possiamo discutere quanto vogliamo, ma resta il fatto che le sanzioni sono state comminate e quindi un minimo di fondamento esiste sulla questione co co pro.