Otto giornate di squalifica per Riccardo Buratti, giocatore del Collevario Calcio in Terza categoria. Questa la motivazione del giudice sportivo: “Dopo essere stato espulso per aver attinto l’arbitro con una spinta all’altezza della spalla, lo minacciava di morte avvisandolo che conosceva il suo indirizzo”.
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Da noi si pensa che questa sia una punizione dura, ma forse sarebbe meglio farsi consigliare dalla polizia polacca su come trattare gli eccessi che si verificano attorno al calcio. Secondo me si abbasserebbe la cresta fuori e dentro al campo, mentre le mani le alzerebbe qualche genitore a casa, se fosse costretto a ripagare i danni.